Giacomo Leopardi (73307)

Bababu
L'infinito e A Silvia sono due bellissime liriche di Giacomo Leopardi...Mi aiutate a fare un confronto tra le due?? NON DAL PUNTO DI VISTA SINTATTICO E STRUTTURALE ma sulla base del SIGNIFICATO, DEL MESSAGGIO CHE ESPRIMONO E DELLA CONCEZIONE DEL POETA NEI CONFRONTI DELLA VITA ( NATURA SPERANZA ILLUSIONI ecc)
Come definisce la natura nell'una e poi nell'altra? e perchè??


Questa domanda non centra ma ve la faccio io... Voi quale preferite tra le due liriche e perchè?

Io preferisco L'infinito perchè solo leggendola mi sembra di perdermi tra le parole e mi vien da immaginare, come leopardi, spazi infiniti e indeterminati di cui non riesco a farmi un immagine precisa... come se fosse un vuoto che non mi spaventa ma mi libera e mi rilassa.. non so spiegarvi a parole quello che provo, quali sensazioni ma per lo meno sono piacevoli ;)

Voi che ne pensate?
Grazie a tutti :D

Risposte
Francy1982
Potresti continuare dicendo che la poesia scritta a Silvia è un ricordo, non è realistica, ma ha una funzione evocativa, che mette in risalto il dato interiore. In entrambe le poesie si parla della giovinezza in A Silvia è la donna che diventa
simbolo della giovinezza e probabilmente Leopardi scrive questa poesia prendendo spunto dalla morte della figlia del suo cocchiere, Teresa Bocci. Silvia è un pretesto per parlare della giovinezza che è l’età in cui si comincia a pensare all’amore; che è l’età dei sogni e delle speranze per il futuro. Speranze che cadranno nell’età adulta, anche gli aggettivi che si riferiscono a Silvia si riferiscono alla giovinezza.
A differenza di A Silvia ne L'infinito si parla di un’avventura dell’animo che nasce da un’esperienza concreta,: Leopardi scrive questo idillio sul monte Tabor a Recanati. Una siepe gli impedisce la vista del paesaggio, e così si immagina uno spazio immenso. Non si parla di giovinezza, ma più del tempo e in questo idillio è composto da quindici versi non in rima. “L’infinito” può essere suddiviso in due parti: la prima comunica un senso di inquietudine (interminati spazi, sovrumani silenzi, il cor non si spaura), mentre la seconda comunica un senso di appagante dolcezza (sempre caro, profondissima quiete, il naufragar m’è dolce in questo mar).
Nella poesia sono presenti tre temi: lo spazio infinito, il tempo e il silenzio.

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