Figure retoriche della poesia desolazione del povero poeta senti
raga qualcuno mi sa dire le figure retoriche della poesia di corazzini "desolazione del povero poeta sentimentale" e di gozzano "la signorina felicita"???fatemi sapere al più presto grazie
Risposte
è un po' lungo da leggere ma a pag. 19 c'è quello che ti serve:
http://www.biagiocarrubba.it/public/work/Guido%20Gozzano%20la%20signora%20felicita%20per%20alunni.pdf
http://www.biagiocarrubba.it/public/work/Guido%20Gozzano%20la%20signora%20felicita%20per%20alunni.pdf
Ho trovato il messaggio della poesia:
Corazzini non perda la fiducia nella poesia fino alla sua morte; dopo la malattia, ciò che cambia nel poeta è il diverso rapporto con la vita: egli si sente un dolce e pensoso fanciullo che prega, confortato dall’aver cercato, e trovato, Dio.
Figure retoriche:
Le figure retoriche hanno una grande importanza in questa poesia, perché proprio dalla domanda retorica iniziale della poesia dipende la comprensione della poesia stessa perché il poeta sa già che lui è un vero poeta e il confronto con d’Annunzio è solo un pretesto per dare l’incipit alla poesia. E la bellezza della poesia conferma il genio poetico di Corazzini. Le altre figure retoriche sono: la personificazione del Silenzio, l’anafora, la similitudine, la metafora, come nella V strofa: “Io mi comunico del silenzio, cotidianamente, come di Gesù./ E i sacerdoti del silenzio sono i romori,/ poi che senza di essi io non avrei cerato e trovato il Dio.”
Corazzini non perda la fiducia nella poesia fino alla sua morte; dopo la malattia, ciò che cambia nel poeta è il diverso rapporto con la vita: egli si sente un dolce e pensoso fanciullo che prega, confortato dall’aver cercato, e trovato, Dio.
Figure retoriche:
Le figure retoriche hanno una grande importanza in questa poesia, perché proprio dalla domanda retorica iniziale della poesia dipende la comprensione della poesia stessa perché il poeta sa già che lui è un vero poeta e il confronto con d’Annunzio è solo un pretesto per dare l’incipit alla poesia. E la bellezza della poesia conferma il genio poetico di Corazzini. Le altre figure retoriche sono: la personificazione del Silenzio, l’anafora, la similitudine, la metafora, come nella V strofa: “Io mi comunico del silenzio, cotidianamente, come di Gesù./ E i sacerdoti del silenzio sono i romori,/ poi che senza di essi io non avrei cerato e trovato il Dio.”