E' per domani, rispondete prestoo (98235)

Michele.99
Dunque, mi servirebbe 4 commenti delle poesie di Bertolt Brecht. Chi risponde metto come domanda preferita.
Sul muro c'era scritto.
Chi sta in alto dice.
Generale, il tuo carro armato.
La guerra che verrà.

Mi servirebbero 1 commento per ogni poesia,grazie mille, rispondete, è per domani

Risposte
Ot-Sofietta-Ot
scusa l'avevo scordata :D va bene quella di anny?

Annie__
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

La pesia sembra essere una lode alla tecnologia e in particolare alle macchine da guerra del suo tempo,ma il poeta mette sempre in chiaro alal fine di ogno strofa che senza l'uomo la macchina non può funzionare. Le macchine hanno difetti perchè si possono rompere e non sono automatiche (se avesse conosciuto le moderne "bombe intelligenti"!!!), hanno il difetto di dipendere dall'uomo e anche l'uomo non è perfetto, perchè ha il brutto vizio di pensare.
I generali hanno pensatoc he macchine perfette fossero quelle che facevano esattamente ciò che l'uomo comandava loro, ma per fortuna l'uomo non è un macchinario, ogni tanto (anche se non sempre) usa il proprio libero arbitrio, decide ciòc he è giusto o sbagliato.
Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto.

la poesia è molto breve e spiccano due verbi:
- vogliono, alla 3 persona plurale e
- è caduto alla terza singolare. L'opposizione sottolinea che chi ha scritto su quel muro aveva preso le distanze dalla scelta di attaccare un altro popolo, era forse un uomo pacifico, mite, che però, come ricorda l'ultimo verso, è morto.
proprio luic he non si sentiva coinvolto nella scelta bellica ci ha rimesso la vita. Come ricorda il famoso detto "Armiamoci e partite" a volte è facile per i governanti fomentare la battaglia, tanto non rischiano mai in prima persona!
SE posso ti faccio le altre...

Michele.99
Generale, il tuo carro armato.
Questa non sai fare?

Ot-Sofietta-Ot
SUL MURO C'ERA SCRITTO

Brecht con questa poesia vuol significare che chi desidera la guerra è come se già fosse morto: la guerra è la negazione della propria umanità, è l'autodistruzione dell'uomo. Chiunque sia così stupido da voler fare la guerra, è tanto stupido da non volere altro che la propria morte.

Bertolt Brecht, fermo oppositore del potere esercitato attraverso la forza, condanna per questo motivo non solo la guerra di Hitler (compone le sue poesie nel periodo nazista), ma anche l’idea stessa della guerra, della violenza e del desiderio di sopruso sugli altri. Egli, rivolgendosi soprattutto alle classi sociali più povere, cerca di convincere la gente a non appoggiare la guerra, a non fidarsi, perché non sono i potenti a morire, ma le prime vittime del massacro sarebbero proprio i più deboli. Due poesie contengono questi pensieri del poeta: “Sul muro c’era scritto” e “Chi sta in alto dice”; la prima è una condanna contro la gente che appoggia la guerra, la seconda è un inno diffidatorio: non farsi convincere dalle belle parole dei potenti, perché saranno solo loro a trarre profitto da un conflitto e non il soldato che, se non muore, viene dimenticato e lasciato a se stesso, senza nessun riconoscimento.

LA GUERRà CHE VERRA'
Siamo di fronte ad una delle poesie senz'altro più famose di Bertolt Brecht, musicata poi da Paul Dessau. Sin dall'inizio della guerra civile spagnola, la Germania nazista aiuta il putsch militare di Franco, al pari dell'Italia di Mussolini; particolarmente massiccio fu il contributo dell'aviazione nazista e fascista. Hitler invia in Spagna la tristemente famosa Legione Condor, squadriglia aerea che mette a punto la tecnica di attacco del bombardamento a tappeto. Sono le prove generali della II guerra mondiale; ne fa le spese per prima la città basca di Guernica, il 27 aprile 1937, che viene rasa al suolo. Oltre 2000 vittime. Da Guernica nasce il dipinto di Pablo Picasso. E nasce anche questa poesia di Brecht, che denuncia l'opera di morte della Germania hitleriana.

CHI STA IN ALTO DICE:
Nei versi di questa poesia capiamo che la guerra è un male che si ripercuote dall'inizio dei tempi.Inoltre le popolazioni ne sono sempre rimaste vittima.Si possono anche individuare delle figure retoriche come un chiasma, una diafora ed una catafora

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