Domanda per i verbi
Ma i verbi transitivi sono tutti attivi o passivi?
Miglior risposta
1) Verbi transitivi
Sono verbi che esprimono un'azione che passa direttamente dal soggetto all'oggetto: Marco (soggetto) legge (verbo transitivo) un libro (complemento oggetto). Il complemento oggetto a volte può mancare ma il verbo rimane transitivo: Mario legge. Un verbo transitivo può essere: attivo, passivo, riflessivo.
Il verbo è attivo quando il soggetto "agisce", compie l'azione: Luigi ama.
Il verbo è passivo quando il soggetto "patisce", subisce l'azione: Luigi è amato. Un verbo attivo si può rendere passivo in due modi:
mettendo prima del participio passato del verbo le voci dell'ausiliare essere (o, qualche volta, venire): Io amo (attivo) => Io sono amato (passivo); Io lodo => Io sono o Io vengo lodato;
mettendo prima del verbo (ma solo nella terza persona singolare e plurale) la particella pronominale si: Da parte di tutti si biasima (cioè: è biasimata, viene biasimata) la tua negligenza. In questo caso il si prende il nome di "particella passivante".
Ogni proposizione attiva può trasformarsi in passiva tramutando l'oggetto in soggetto: Carlo ama Maria (forma attiva) => Maria è amata da Carlo (forma passiva); e viceversa naturalmente.
Il verbo è riflessivo quando l'azione compiuta dal soggetto si "riflette", cioè ricade, sul soggetto stesso: Luigi si loda (cioè: Luigi loda se stesso). La forma riflessiva di un verbo transitivo si ottiene mettendo prima del verbo le particelle pronominali mi, ti, si, ci vi, si, con funzione di complemento oggetto:
attiva
io lavo
tu lavi
egli lava
passiva
io mi lavo (=io lavo me)
tu ti lavi (=tu lavi te)
egli si lava (=egli lava sè)
Le particelle pronominali si mettono invece dopo, fondendole col verbo, nell'imperativo presente (làvati), nel gerundio (lavandoti), nell'infinito (lavarti).
Si dice, inoltre, riflessiva apparente quella forma in cui le particelle mi, ti, si, ecc. non hanno funzione di complemento oggetto ma di complemento di termine, non hanno cioè il valore di: me, te, sè, ecc. ma di: a me, a te, a sè, ecc. Ad esempio:
Io mi lavo: qui mi ha valore d'oggetto (=io lavo me) e la forma è riflessiva;
Io mi lavo le mani: qui mi ha valore di complemento di termine (=io lavo le mani a me) e la forma è riflessiva apparente.
Puoi approfondire leggendo qui
http://www.esercizigrammatica.it/lezioni/analisigrammaticale.php
http://spazioinwind.libero.it/grammatica/grammatica/verbo.htm
ciao :hi
Sono verbi che esprimono un'azione che passa direttamente dal soggetto all'oggetto: Marco (soggetto) legge (verbo transitivo) un libro (complemento oggetto). Il complemento oggetto a volte può mancare ma il verbo rimane transitivo: Mario legge. Un verbo transitivo può essere: attivo, passivo, riflessivo.
Il verbo è attivo quando il soggetto "agisce", compie l'azione: Luigi ama.
Il verbo è passivo quando il soggetto "patisce", subisce l'azione: Luigi è amato. Un verbo attivo si può rendere passivo in due modi:
mettendo prima del participio passato del verbo le voci dell'ausiliare essere (o, qualche volta, venire): Io amo (attivo) => Io sono amato (passivo); Io lodo => Io sono o Io vengo lodato;
mettendo prima del verbo (ma solo nella terza persona singolare e plurale) la particella pronominale si: Da parte di tutti si biasima (cioè: è biasimata, viene biasimata) la tua negligenza. In questo caso il si prende il nome di "particella passivante".
Ogni proposizione attiva può trasformarsi in passiva tramutando l'oggetto in soggetto: Carlo ama Maria (forma attiva) => Maria è amata da Carlo (forma passiva); e viceversa naturalmente.
Il verbo è riflessivo quando l'azione compiuta dal soggetto si "riflette", cioè ricade, sul soggetto stesso: Luigi si loda (cioè: Luigi loda se stesso). La forma riflessiva di un verbo transitivo si ottiene mettendo prima del verbo le particelle pronominali mi, ti, si, ci vi, si, con funzione di complemento oggetto:
attiva
io lavo
tu lavi
egli lava
passiva
io mi lavo (=io lavo me)
tu ti lavi (=tu lavi te)
egli si lava (=egli lava sè)
Le particelle pronominali si mettono invece dopo, fondendole col verbo, nell'imperativo presente (làvati), nel gerundio (lavandoti), nell'infinito (lavarti).
Si dice, inoltre, riflessiva apparente quella forma in cui le particelle mi, ti, si, ecc. non hanno funzione di complemento oggetto ma di complemento di termine, non hanno cioè il valore di: me, te, sè, ecc. ma di: a me, a te, a sè, ecc. Ad esempio:
Io mi lavo: qui mi ha valore d'oggetto (=io lavo me) e la forma è riflessiva;
Io mi lavo le mani: qui mi ha valore di complemento di termine (=io lavo le mani a me) e la forma è riflessiva apparente.
Puoi approfondire leggendo qui
http://www.esercizigrammatica.it/lezioni/analisigrammaticale.php
http://spazioinwind.libero.it/grammatica/grammatica/verbo.htm
ciao :hi
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Risposte
i verbi transitivi sono sia attivi che passivi, infatti sono quelli che ammettono il complemento oggetto che nella forma passiva si trasforma in soggetto. quelli intransitivi invece possono essere solo attivi, infatti essendo privi di oggetto non possono essere volti alla forma passiva.
Aggiunto 2 minuti più tardi:
esempio, marco mangia la mela-> la mela è mangiata da marco
marco corre-> non può essere volto al passivo...
spero ti sia chiaro, ciao:hi
Aggiunto 1 minuto più tardi:
scusate, non avevo ancora visto la risposta di anny che è decisamente più dettagliata:)
Aggiunto 2 minuti più tardi:
esempio, marco mangia la mela-> la mela è mangiata da marco
marco corre-> non può essere volto al passivo...
spero ti sia chiaro, ciao:hi
Aggiunto 1 minuto più tardi:
scusate, non avevo ancora visto la risposta di anny che è decisamente più dettagliata:)