Devo fare un saggio breve

pannacotta
Mi potete fare vedere come lo avreste fatto voi? Io non so dove metterci mano. Allora, devo fare un saggio breve che parli della "ricerca della felicità". I documenti sono: il testo della canzone di Modugno "Nel blu dipinto di blu", il testo della canzone "Father and son", il quadro di Massimo Piccirillo intitolato "Felicità" e le poesie "L'infinito", "A Silvia", "Il passero solitario" e "A se stesso" di Giacomo Leopardi. Questi sono i documenti:Nel blu, dipinto di blu

Domenico Modugno

Penso che un sogno così non ritorni mai più;
mi dipingevo le mani e la faccia di blu,
poi d’improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito…

Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.
E volavo, volavo felice più in alto del sole ed ancora più su,
mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù,
una musica dolce suonava soltanto per me…

Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.

Ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perché,
quando tramonta, la luna li porta con sé.
Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli,
che sono blu come un cielo trapunto di stelle.

Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.
E continuo a volare felice più in alto del sole ed ancora più
su,
mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu,
la tua voce è una musica dolce che suona per me…

Volare… oh, oh!…
Cantare… oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.
Nel blu degli occhi tuoi blu,
felice di stare quaggiù,
con te!

FATHER AND SON
TRADUZIONE in italiano

Non è il momento di cambiare
Rilassati, prenditela con calma
Sei ancora giovane, questa è la colpa tua
C'è ancora così tanto da imparare
Trovati una ragazza, sistemati
Se vuoi, puoi sposarti
Guardami, sono vecchio
Ma sono felice

Una volta ero come te ora
E so che non è facile
Restare calmi quando hai trovato
Qualcosa da fare
Ma prenditi il tuo tempo, pensa molto
Penso a tutto quello che hai
Per te il domani sarà ancora qui
Ma i tuoi sogni potrebbero non esserlo

Come posso provare a spiegarti
Quando lo faccio lui si allontana di nuovamente
Ed è sempre stato così
La stessa vecchia storia
Dal momento in cui potevo parlare
Mi fu ordinato di ascoltare
Ora c'è una strada ed io lo so
Che devo scappare
Lo so che devo scappare

Non è il momento di fare un cambiamento
Basta sedersi e prenderla con calma
Sei ancora giovane, ed è questa la tua colpa
Devi passare ancora molto
Trovati una ragazza, sistemati
Se vuoi, puoi sposarti
Guardami, io sono vecchio
Ma io sono felice

Tutte le volte che ho pianto
Tenendomi dentro tutte le cose che sapevo
Ed è difficile, ma è più difficile
Ingnorarle
Se avessero ragione io sarei d'accordo
Ma loro conoscono sé stessi, non me
Ora c'è una strada e io lo so
Che devo scappare
Lo so che devo scappare

L'infinito (Leopardi)

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

A Silvia (Leopardi)

Silvia 1, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale 2,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi 3,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?
Sonavan le quiete
stanze, e le vie dintorno 4,
al tuo perpetuo canto,
allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno.
Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte 5,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni 6 del paterno OSTELLO
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela 7.
Mirava il ciel sereno,
le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno 8.
Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi?
Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
da chiuso morbo 9 combattuta e vinta,
perivi, o tenerella. E non vedevi
il fior degli anni tuoi;
non ti molceva il core
la dolce lode or delle negre chiome,
or degli sguardi innamorati e schivi;
né teco le compagne ai dì festivi
ragionavan d’amore.
Anche peria fra poco
la speranza mia dolce: agli anni miei
anche negaro i fati
la giovanezza. Ahi come,
come passata sei,
cara compagna dell’età mia nova,
mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? Questi
i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi
onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell’umane genti?
All’apparir del vero
tu, misera, cadesti 10: e con la mano
la fredda morte ed una tomba ignuda
mostravi di lontano.

Il passero solitario (Leopardi)

D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.

Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede la sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra
. Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.

Tu solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni nostra vaghezza
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia voto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? Che di me stesso?
Ahi pentiromi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.

A se stesso (Leopardi)

Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T'acqueta omai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l'infinita vanità del tutto.

Miglior risposta
maryanp86
sulla struttura del saggio breve leggi qui:
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/saggi-brevi/saggio-breve-caratteristiche.html

Come inizio potresti giocare sui due desideri che da sempre hanno contraddistinto l'essere umano: volare ed essere felici. C'è una relazione? La canzone volare potrebbe essere un inno alla felicità? Pensaci su e cerca di fare una bozza, così poi la guardiamo insieme.
:)
Miglior risposta
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