Descrizione personaggi
mi scrivereste la descrizione dei personaggi di "tancredi e ghismunda" del decameron di Boccaccio?
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Ghismunda è un'eroina tragica, dotata di nobiltà d'animo e di appassionato carattere ma anche di fermo raziocinio. Il suo lungo discorso con cui replica alle accuse del padre è una dimostrazione serrata e coerentemente argomentata di alcune teorie fondamentali dell'ideologia boccacciana.
È un personaggio esemplare: ogni suo gesto, ogni sua parola sono infatti il risultato di una scelta, di un progetto in cui confluiscono passione e intelligenza. Perché questo personaggio (che è un modello) abbia risalto, Boccaccio introduce un antagonista, Tancredi,
Particolare attenzione merita anche il padre, il principe Tancredi. Viene subito presentato come «signore assai umano e di benigno ingegno». Come si giustifica allora la sua crudeltà?
E inoltre: come spiegare il suo comportamento incerto e contraddittorio (ordina di uccidere Guiscardo ma fa fatica a nascondere le lacrime quando gli viene condotto davanti il prigioniero, manda il cuore dell'amante alla figlia ma piange dinanzi a lei e infine finisce per pentirsi di quello che ha fatto e fa seppellire insieme i due amanti)?
La critica ha avanzato un'ipotesi di tipo psicologico: Tancredi, rimasto vedovo molto presto, concepisce, senza esserne consapevole, una passione incestuosa per la figlia: per questo, pur essendo vedova, non vuole farla sposare di nuovo e condanna a morte Guiscardo che sente come rivale. Proprio a causa di tale inconscia passione morbosa, egli è preso da sentimenti contrastanti che non riesce a dominare: di qui il carattere contraddittorio del suo comportamento.
ciao, spero che ti sia utile...
saluti, victor :hi :hi
È un personaggio esemplare: ogni suo gesto, ogni sua parola sono infatti il risultato di una scelta, di un progetto in cui confluiscono passione e intelligenza. Perché questo personaggio (che è un modello) abbia risalto, Boccaccio introduce un antagonista, Tancredi,
Particolare attenzione merita anche il padre, il principe Tancredi. Viene subito presentato come «signore assai umano e di benigno ingegno». Come si giustifica allora la sua crudeltà?
E inoltre: come spiegare il suo comportamento incerto e contraddittorio (ordina di uccidere Guiscardo ma fa fatica a nascondere le lacrime quando gli viene condotto davanti il prigioniero, manda il cuore dell'amante alla figlia ma piange dinanzi a lei e infine finisce per pentirsi di quello che ha fatto e fa seppellire insieme i due amanti)?
La critica ha avanzato un'ipotesi di tipo psicologico: Tancredi, rimasto vedovo molto presto, concepisce, senza esserne consapevole, una passione incestuosa per la figlia: per questo, pur essendo vedova, non vuole farla sposare di nuovo e condanna a morte Guiscardo che sente come rivale. Proprio a causa di tale inconscia passione morbosa, egli è preso da sentimenti contrastanti che non riesce a dominare: di qui il carattere contraddittorio del suo comportamento.
ciao, spero che ti sia utile...
saluti, victor :hi :hi
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