Cos'è il mito per foscolo??

nico 93
il mito per foscolo

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Sara♥96
Per Foscolo il mito ha un valore emblematico ( di esempio e segno di verità profonde, capace di incarnare valori universali ). Pensiamo al mito di Ulisse < A Zacinto > che ritorna alla sua Itaca, al mito di Ettore < Dei Sepolcri > che difende la patria troiana fino all'ultimo, sacrificando la sua vita contro il volere del fato o ancora al mito di Elettra la ninfa amata da Giove, che dopo la sua morte inaugura il culto delle tombe nella città di Troia. Al mito delle Grazie < Le Grazie > che portano tra gli uomini la civiltà e le arti belle sottraendoli dallo stato di barbarie. Il mito non viene solo rievocato da Foscolo nelle forme originarie in cui era custodito dal mondo classico ( greco e romano ) ma viene ricreato e attualizzato, sovrapponendosi alla vicenda storica ( i morti di Maratona) ed essendo recuperato dalla celebrazione artistica, che ne fa il poeta. In questo senso anche la poeisa di Foscolo come quella di Omero diverrà assimilabile al mito, in quanto capace di rievocare eternamente vicende eroiche ed esemplari per tutta l'umanità. Ah sí! da quella religïosa pace un Nume parla: e nutria contro a' Persi in Maratona ove Atene sacrò tombe a' suoi prodi, la virtú greca e l'ira. Il navigante che veleggiò quel mar sotto l'Eubea, vedea per l'ampia oscurità scintille balenar d'elmi e di cozzanti brandi, fumar le pire igneo vapor, corrusche d'armi ferree vedea larve guerriere cercar la pugna; e all'orror de' notturni silenzi si spandea lungo ne' campi di falangi un tumulto e un suon di tube e un incalzar di cavalli accorrenti scalpitanti su gli elmi a' moribondi, e pianto, ed inni, e delle Parche il canto. Il richiamo al Nume ( la divinità ) che ha ispirato la battaglia dei Greci contro i Persiani a Maratona , ci parla di una religiosità patria che vede l'intervento degli Dei finalizzato alla difesa della propria terra. Il canto delle Parche ( le divinità della vita e della morte ) sanziona infine - con un accenno alto e pietoso allo stesso tempo - al compianto dovuto ai caduti in battaglia. La rievocazione del mito della città di Troia operato da Foscolo nella parte finale del carme, ci fa capire come sia profonda la sua ammirazione per la cultura greca e quanto intensi ed integrati siano i valori di cui si fa portatrice. Attorno alla memoria della città ruota innanzitutto la leggenda di Elettra, la ninfa compagna di Giove, che, non immortale, avrà comunque il dono di un'altra forma di eternità: quella costituita dal culto riservato alle divinità protettrici della città. Anche Cassandra la profetessa ha un ruolo importante. Dotata anch'essa di una mente divina, capace di prevedere le sciagure della sua terra, sa anche infondere la speranza di continuità della stirpe troiana esortando a conservare il culto dei defunti. Tra le macerie di Troia, la città violata dal fato di morte, ma destinata ad essere comunque ricordata dagli uomini di tutti i tempi, si aggira infine Omero, il sacro poeta dalla mente pura, capace di immortalare i gesti più valorosi e sfortunati. Ettore, l'eroe ucciso in battaglia dal valoroso Achille, capace di sacrificarsi in un gesto di estrema dedizione alla sua terra, avrà il compianto eterno degli uomini e sarà modello di vita per lo stesso Foscolo. E' in questi versi che si nota la profonda sostanza del mito per il poeta di Zante. Esso è vicenda che confonde natura umana e natura divina

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