Correzione analisi novella Boccaccio - Saggio breve

christian.cantanna
Salve ragazzi, vi prego potreste correggere quest'analisi di una novella del Decameron sotto forma di saggio breve nel miglior modo possibile ?
Volendo potete anche spostare le frasi e proporre un finale. Vi prego di correggermi soprattutto la punteggiature perchè per il poco tempo non sono riuscito a scrivere un tema di senso compiuto ahahah

Tema : Analisi novella Frate Cipolla

La divertente novella intitolata “Frate Cipolla” fa parte della raccolta di novelle della sesta giornata raccontate a turno dai dieci giovani fiorentini. Essa, facendo parte delle novelle della sesta giornata, ha come tema principale le avventure di colui che, con battute pronte e perspicaci, riesce a uscire da ogni tipo di situazione critica come nel caso dell’irriverente Fra’ Cipolla che, con la sua eloquenza e lungimiranza, riesce a ribaltare la tragica scomparsa della “sacra” piuma a proprio vantaggio.
Nella novella, nonostante la grande folla presente per ammirare la reliquia, vi sono pochi personaggi importanti davvero. Vi sono i due più cari amici del protagonista che, agli occhi del lettore, vengono presentati come personaggi secondari rispetto al protagonista; di questi: Giovanni e Biagio, non vengono descritte le caratteristiche fisiche bensì quelle psicologiche e comportamentali […].

I due giovani si presentano come figure dedite allo scherno di loro cari amici tanto da infiltrarsi segretamente nell’albergo del protagonista; essi, nonostante siano carri amici di Frate Cipolla, sembrano essere molto uniti in quanto, da ciò che si deduce nella novella dalla riga 25 alla riga 37, i due ragazzi si muovono in perfetta coordinazione e complicità come viene detto nel verso 33-34 : “Biagio doveva intrattenere con le parole il servo del frate e Giovanni doveva cercare tra le cose del frate questa piuma”. Vi è poi una comparsa che, in realtà, viene solo nominata in pochi passaggi del testo; egli è il servo del protagonista: Guccio. Di questi ci viene illustrato […].

Solo uno è il vero protagonista della novella: Frate Cipolla. Di tutti gli altri personaggi è naturalmente colui di cui disponiamo maggiori informazioni. Citando il testo: “Era piccolo di statura, dai capelli rossi e lieto nel viso e il migliore compagnone del mondo. Oltre a ciò, pur non essendo colto, era un ottimo oratore ed era parente o amico di quasi tutti quelli della contrada”. Frate Cipolla, in realtà, rappresenta il clero dell’epoca medievale in cui viveva lo stesso Boccaccio; egli è corrotto e un grande truffatore a tal punto da spacciare per sacra una comunissima piuma di pappagallo prima e dei grossolani carboni dopo al fine di avere delle rendite dalla folla di credenti. Il frate, come già detto in precedenza, è anche un individuo eloquente, furbo e perspicace poichè dopo appena un momento di esitazione e bestemmia, riesce a uscire immune dalla difficile situazione e a ribaltarla a proprio vantaggio raggiungendo in ogni caso il suo scopo come possiamo ben notare nelle righe 61-92. La truffa, naturalmente, non può che avvenire nel tipico paesino medievale intrinseco di fede e moralità cristiana dove nessuno mai metterebbe in dubbio le parole di un frate servo di Dio e di una persona conosciuta, rispettata e imparentata con tutti. A Certaldo, piccolo ma ricco borgo, ogni persona è disposta volentieri a donare qualcosa ai poveri ogni anno perché chiesto da Dio. La novella è ambientata in Agosto e, dalle indicazioni temporali, possiamo intendere come gli eventi narrati siano a cadenza annuale come per esempio: “Una volta all’anno; per molto tempo; è vostra abitudine; ogni anno; l’anno seguente”.
La novella “Frate Cipolla” fa parte della vasta raccolta di cento novelle presenti nell’imponente opera di Giovanni Boccaccio intitolata: “Decameron”. Quest’opera scritta tra il 1348 e il 1353, narra la quotidianità di un gruppo di sette ragazze e tre ragazzi che, per sfuggire alla peste nera, scappano da Firenze e si rifugiano in campagna dove ogni giorno, dopo giochi e balli, nel pomeriggio, viene narrata una novella a testa seguendo un preciso tema dettato da un ‘re’ eletto fra di essi. Nelle novelle i temi maggiormente toccati sono la “Fortuna” intesa come caso, e l’amore che a volte possono portare ad un lieto fine e a volte no. Nel Decameron vengono anche esaltati i pregi e i difetti della classe sociale a cui apparteneva Boccaccio: i mercanti. Si presuppone come opera atta a dare sollievo alle donne vittime d’amore che, essendo escluse dalle normali attività di sfago, potevano sfogarsi con la lettura.


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AntonellaS.
Usi troppe volte la.parola novella
Togli importanti davvero e lascia solo importanti
Non si dice né riga né verso ma.RIGO
Hai detto due volte che la novella fa parte del Decameron, l hai scritto sia all'inizio che verso la fine
Complessivamente l'analisi va bene, forse dovresti rivedere la conclusione che boh sembra appiccicata lí così, e quando cambi argomsnto vai a capo.
Un saluto!!
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