Consigli pratici per la stesura di un saggio breve

francycafy93
ciao a tutti... domani ho compito di italiano.. vorrei avere qualche consiglio pratico per la stesura..
la struttura del saggio breve è la seguente???
ambito
destinazione editoriale
titolo
tema
tesi
argomenti a sostegno della tesi
confutazione degli argomenti a sostegno della tesi
conclusione
inoltre vorrei sapere se nella conclusione devo esprimere anche un mio commento personale...
quando tratto gli argomenti a sostegno della tesi e riporto delle frasi prese dalla documentazione che mi viene data devo scriverle tra virgolette e dire tratto da pinco pallino??
help

Risposte
Ali Q
Sono contenta di averti potuto aiutare. Ti faccio tanti auguri per domani! Ciao!

francycafy93
grazie... AliQ mi sei stata di grande aiuto.. speriamo che vada bene il compito.. :)

Ali Q
Per il futuro, ti dico che all'epoca in cui facevo la scuola superiore -giacchè tra articoli di giornali e saggi brevi non ci capivo più nulla e stavo impazzendo- mi comprai un testo (un librettino, per la verità, formato tascabile) che aveva una titolo pressappoco simile a "Saggio breve e articolo di giornale: guida al tema d'italiano e alla tipologia b". Non costava tanto e mi è stato sempre tanto tanto utile. Mi ha chiarito le idee in più di un'occasione. Vedi se riesci a procurartene uno simile, che sicuramente esiste. Nel mio libretto si parlava anche di come eseguire il tema storico. Quando preparavo la maturità ho benedetto il giorno in cui l'ho comprato, puoi credermi.

Detto questo, ti aiuto per domani.
Non farti ingannare dal fatto che l'articolo di giornale e il saggio breve fanno parte della stessa tipologia (la b): sono due generi di scrittura diversi tra loro, che poco hanno a che fare l'uno con l'altro.
Il saggio breve è nato come versione evoluta e riveduta del vecchio tema di italiano, che era lunghissimo e spesso disorganico e mal strutturato proprio a causa della lunghezza.
Il saggio breve è dunque un tema. Un tema "compatto". O meglio una "relazione", nel corso della quale si discute su di un argomento.
L'autore, scelto l'argomento da discutere, lo analizza e lo sviluppa nel corso di questo saggio. Il saggio breve, a differenza dei vecchi temi, è corto, e questo perchè estremamente compatto nella sua forma, ben strutturato, organico. E' una trattazione oggettiva di un qualcosa.
Ma non così oggettiva da non permettere opinioni, commenti...ma tutte oggettive e non personali.
Sono considerazioni che l'autore sviluppa e analizza, ma che vengono fuori dai documenti che ha a disposizione.
Nei libri di letteratura esistono degli esempi che potrebbero aiutarti, come alcuni trattati del '400 (che all'epoca andavano di moda) che mostrano cosa si intende per "saggio". Cerca nel tuo libro di testo -per esempio i trattati dell'Alberti- che ti fanno vedere che, sebbene l'autore sostiene una tesi, la discute e la commenta, tuttavia utilizza uno stile molto oggettivo.
Proprio perchè la struttura del saggio deve essere compatta, è importante avere ben chiare le FASI DELLA TRATTAZIONE.
Esse soono quelle che hai scritto tu, a cui aggiungo prima una PREMESSA. La premessa serve all'autore per raccogliere le idee, dire qual è il suo scopo nel corso della trattazione, quali risultati si aspetta di ottenere...e serve anche al lettore per inquadrare bene ciò che si accinge a leggere.
Poi ci sono:
tesi;
argomenti a sostegno della tesi;
confutazione degli argomenti a sostegno della tesi.
Attenzione, però! Non è detto che gli argomenti della tesi compaiano dopo l'esposizione della tesi stessa: spesso una tesi, per essere definita, ha bisogno del supporto in concomitanza degli argomenti a sostegno o confutazione. Il "gioco" di entrambi (pro e contro) permette spesso all'autore di sviluppare la sua trattazione, di analizzare bene la situazione.
Le citazioni dai giornali non devono riportare una didascalia precisissima, così come l'uso o meno delle virgolette dipende dal contesto che dà loro l'autore.
Ti faccio un esempio (invento di sana pianta). Saggio breve sul "libro": "Il libro è da sempre un compagno fedele per coloro che hanno il tempo di ricercare il sapere custodito tra le sue pagine, di sognare tra le mille avventure che esso può raccontare...eppure questo compagno così antico e prezioso rischia di essere dimenticato. Secondo i dati dell'ISTAT, sempre meno persone dedicano a quest'amico silenzioso meno tempo e meno denaro. Gli stessi studi dell'Università del Massachussetts, condotti dal professor Brown, rivelano che anche tra gli universitari le ore dedicate alla lettura non prettamente scolastica rasentano la sola mezz'ora al giorno....." Una cosa del genere.
Esposto tutto quanto, ecco che arriva il momento da parte dell'autore di "tirare le somme". Sentiti i vari pareri, espresse le varie idee, possiamo arrivare ad un dunque? Sì, no...dipende.
L'autore trae una conclusione, ma non è la sua personale: direi piuttosto che è la logica conclusione che si può trarre dalle testimonianze.
Quindi non concluderà mai con una frase tipo "Secondo me il libro è ancora uno strumento valido di sapere, dal momento che io stesso leggo moltissimo..."
Si conclude invece con: "Malgrado i dati preoccupanti delle statistiche, questo non significa necessariamente che il libro soccomberà o che questa sua epoca di tramonto sia destinata a terminare con un epilogo. Più probabile è invece che continuerà a sopravvivere tra quei suoi non più tanto numerosi fedeli..."
Non so se ti sono stata utile e ti ho chiarito le idee, ma ho fatto del mio meglio. Certe cose sono spesso più facili a farsi che a dirsi. Ciao!

Annie__
visiona questo minicorso
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/saggio-breve.html
oppure qui
http://www.alepalma67.com/saggio.htm
http://www.atuttascuola.it/didattica/suggerimenti_per_la_stesura_del.htm
potrebbero esserti utili
ciao :hi

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