CONFRONTO TRA DANTE E CAVALCANTI

piccola stella93
gentilmente chiedo un aiuto per un tema: confrontare la poesia di Cavalcanti " voi che per li occhi mi passaste'l core" con le opere di Dante,con il suo pensiero e il 1° canto dell'inferno.GRAZIE MILLE. P.S. mi servirebbe entro martedì.piccola stella93.

Risposte
infinitosazio
-ljbbo

Francy1982
allora prima inquadrerei i due autori dal punto di vista poetico / storico e poi passerei ad analizzarne le differenze...

piccola stella93
vorrei un aiuto su come impostare l'argomento ( il confronto tra dante e cavalcanti). grazie

Francy1982
serve altro?

rosystella
allora in pratica sia Dante ke Cavalcanti fanno parte dello stilnovismo ma al contrario del primo Giudo vede l'amore come un'esperienza dolorosa, devastante e confinante con la morte, la sua + famosa poesia è Donna me Prega, il cui tema sarebbero 1 serie di domande a cui trova risposta usando la filosofia aristotelica.
Dante invece vede l'amore quasi come 1 salvezza divina, ed è x qst ke la sua Beatrice è 1 donna angelo, l'intermediario tra uomo e Dio, è 1 miracolo vivente, colei ke fa sì ke l'uomo abbandoni la vita ostile x dedicarsi completamante all'amore.


x qnt riguarda la seconda domanda Dante è 1 stilnovista, è l'esponente + importante tra gli stilnovisti, ma come già detto la pensa diversamente sull'amore. Comunque 1 altra differenza sta nel fatto ke Dante al contrario di Cino Da Pistoia, Cavalcanti o altri esponenti dello stilnovismo usa kome tema l'amore, anke in altri suoi componimenti, basti pensare ke il paradiso della divina commedia è dedicato a Beatrice!
assomiglianza elle 2 concezioni della donna tra Cavalcanti e Dante




Beatrice viene da Dante definita, nel sonetto "Tanto gentile e tanto onesta pare", in un modo straordinario, cioè come una "cosa venuta / di cielo in terra a miracol mostrare". "Cosa" è il termine dell'indefinibile, e le parole di Dante indicano che Beatrice fu, insieme, una donna realmente vissuta, una creatura celeste, un riflesso dell'ansia di ascesa spirituale(sarebbe l'elevazione spirituale che molti poeti stilnovisti tentano di raggiungere "mediante" la donna..) e di purificazione del poeta.
Beatrice donna appartiene alla sfera privata della vita di Dante, alla sua giovinezza fiorentina, agli anni della maturazione umana e poetica.Dante, all'inizio l'amò secondo i canoni dell'amor cortese, cantando la dolcezza del suo sguardo, "che 'ntender no la può chi no la prova", la bellezza del suo volto, la grazia e la modestia dei suoi gesti.
Presto, tuttavia, quell'amore acquisì un significato diverso, libero da ogni aggancio con la realtà terrena, stimolo ad una profonda introspezione umana e morale.Per Cavalcanti il discorso è invece diverso: Nel canzoniere di Guido Cavalvanti la tematica amorosa si fissa in un canone che risulta decisivo per lo stilnovista, per Dante e più in generale per il futuro della lirica d'amore, a partire da Petrarca. Temi e tradizione della poesia provenzale e siciliana vengono riorganizzati da Cavalcanti secondo un consapevole interesse filosofico, come già aveva fatto Guininzelli, assunto infatti a modello. Alla sovrabbondanza di trovate retoriche e stilistiche si sostituiscono la compattezza la coerenza e l'organicità della ricerca letteraria, favorite da un unitario consapevole profilo filosofico. Inoltre si affermano un o stile ed un lessico specifici e quasi tecnici. Dal punto di vista del lettore diviene insufficiente la formazione impartita dalle tradizionali scuole di retorica: si richiede ora un adeguato aggiornamento intorno al dibattito filosofico e scientifico in corso. Tema unico della poesia di cavalcanti è l'amore vissuto come esperienza tragica. L'esperienza dell'amore non può essere sottoposta al controllo razionale; può essere. al massimo conoscenza. Così la passione amorosa al tempo stesso una condizione di eccezionale intensità vitale e una minaccia di disgregazione dell'io. Il canzoniere di Cavalcanti è formato da poco più di cinquanta componimenti; le forme prevalenti sono il sonetto e la ballata, seguiti dalla canzone. L'amore è dunque rappresentato come una minaccia dell'individuo stesso, un eccesso e una disavventura. Ne risultano inevitabilmente trasformati i temi del saluto e della lode: L'incontro con l'amata sembra portare distruzione più che salvezza(e questa è la fondamentale differenza!).

SPERO DI ESSERTI STATA DI AIUTO CIAO


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