Confronto poesie
Ciao a tutti...sul libro c'è un esercizio la cui è questa:
La natura autunnale ha ispirato spesso i poeti. Ricerca alcune poesie incentrate su questa stagione e confrontale con la lirica di Pascoli.
Praticamente devo confrontare due poesie con questa poesia di Pascoli:
Novembre
Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno; solo, alle ventate
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.
Vorrei confrontarla con queste altre due poesie:
San Martino - Giosuè Carducci
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Ottobre - V. Cardarelli
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Vi prego aiutatemi...Grazie Ciao :hi
La natura autunnale ha ispirato spesso i poeti. Ricerca alcune poesie incentrate su questa stagione e confrontale con la lirica di Pascoli.
Praticamente devo confrontare due poesie con questa poesia di Pascoli:
Novembre
Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno; solo, alle ventate
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.
Vorrei confrontarla con queste altre due poesie:
San Martino - Giosuè Carducci
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Ottobre - V. Cardarelli
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Vi prego aiutatemi...Grazie Ciao :hi
Risposte
E' giusta!
Corretto nel tuo post dimmi se va bene! ciau
Grazie Francy...Ciao :hi
ok vado a pranzo e poi lo rileggo a dopo rapp!
Adesso con queste informazioni scrivo un tema e dopo lo posto...grazie...Ciao :hi
Ecco il tema:
Le tre poesie, “Novembre” di Pascoli, “San Martino” di Carducci e “Autunno” di Cardarelli hanno molte caratteristiche in comune, una delle quali è riscontrabile già dai titoli: tutte e tre trattano l’argomento dell’autunno. Il tono della prima poesia è più triste, l'autunno qui è descritto come la stagione in cui cadono le foglie, in cui la natura si deteriora e questo presagisce il tema di morte, infatti, Novembre è il mese dei morti. In San Martino invece il tono è più scoppiettante: la poesia non evoca scenari vuoti e tristi, ma qui compaiono anche delle figure umane accanto a naturali: l'aria, in San Martino, non è silenziosa, ma si sentono le "urla", lo "scoppiettare dello spiedo" e infine si ode anche "il cacciatore" che apre la porta "fischiettando". Inoltre in San Martino l'odore del vino rallegra le anime, nessun tono allegro invece permea "Novembre", che evoca il mese dei defunti e porta in sé la tristezza della morte e della sofferenza a cui la natura è compartecipe. In San Martino i pensieri sembrano volersene via come quegli "stormi di uccelli neri che volano nel cielo".
Ancora molte sono le analogie e le differenze che "Novembre" ha con la terza poesia da me scelta, “Ottobre”, qui Carducci paragona l'arrivo dell'autunno alla morte di qualcosa e in questo caso della bella stagione. E' proprio il tema della morte che l'accomuna alla poesia del Pascoli in cui la morte torna perché, come detto prima, novembre è il mese dei defunti, in cui anche la natura prende parte alla tristezza dei famigliari: gli alberi perdono le foglie, e la natura appassisce e tutta la terra sembra mettersi i vestiti del lutto e rattristarsi:
"secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno".
"la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio".
C'è, infine da aggiungere che il Carducci parla di una tristezza, quella dell'autunno, che è annunciata già in anticipo: "nel vento d'agosto, nelle piogge di settembre torrenziali e piangenti", mentre Pascoli sta vivendo e osservando il novembre, nel momento stesso in cui lo vive!
Francy please puoi ricontrollare se l'ultimo pezzo è giusto? Io l'ho cambiato perchè parlando della prima e terza poesia tu hai messo la seconda. :D
Ecco il tema:
Le tre poesie, “Novembre” di Pascoli, “San Martino” di Carducci e “Autunno” di Cardarelli hanno molte caratteristiche in comune, una delle quali è riscontrabile già dai titoli: tutte e tre trattano l’argomento dell’autunno. Il tono della prima poesia è più triste, l'autunno qui è descritto come la stagione in cui cadono le foglie, in cui la natura si deteriora e questo presagisce il tema di morte, infatti, Novembre è il mese dei morti. In San Martino invece il tono è più scoppiettante: la poesia non evoca scenari vuoti e tristi, ma qui compaiono anche delle figure umane accanto a naturali: l'aria, in San Martino, non è silenziosa, ma si sentono le "urla", lo "scoppiettare dello spiedo" e infine si ode anche "il cacciatore" che apre la porta "fischiettando". Inoltre in San Martino l'odore del vino rallegra le anime, nessun tono allegro invece permea "Novembre", che evoca il mese dei defunti e porta in sé la tristezza della morte e della sofferenza a cui la natura è compartecipe. In San Martino i pensieri sembrano volersene via come quegli "stormi di uccelli neri che volano nel cielo".
Ancora molte sono le analogie e le differenze che "Novembre" ha con la terza poesia da me scelta, “Ottobre”, qui Carducci paragona l'arrivo dell'autunno alla morte di qualcosa e in questo caso della bella stagione. E' proprio il tema della morte che l'accomuna alla poesia del Pascoli in cui la morte torna perché, come detto prima, novembre è il mese dei defunti, in cui anche la natura prende parte alla tristezza dei famigliari: gli alberi perdono le foglie, e la natura appassisce e tutta la terra sembra mettersi i vestiti del lutto e rattristarsi:
"secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno".
"la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio".
C'è, infine da aggiungere che il Carducci parla di una tristezza, quella dell'autunno, che è annunciata già in anticipo: "nel vento d'agosto, nelle piogge di settembre torrenziali e piangenti", mentre Pascoli sta vivendo e osservando il novembre, nel momento stesso in cui lo vive!
Francy please puoi ricontrollare se l'ultimo pezzo è giusto? Io l'ho cambiato perchè parlando della prima e terza poesia tu hai messo la seconda. :D
Ta le prime due:
Il tono della prima poesia è più triste l'autunno e il cadere delle foglie infatti presagiscono un tema di morte, Novembre è il mese dei morti, in San Martino invece il tono è più scoppiettante, il panorama qui non dà l'idea di vuoto, ma è più vissuto: ci sono anche delle figure umane e non solo naturali, l'aria non è silenziosa come nella prima poesia ma in SM si sentono La nebbia agli irti colli
piovigginando sale, le urla, lo scoppiettare dello spiedo, il cacciatore che apre la porta fischiettando.
Inoltre in SM l'odore del vino che rallegra le anime, nulla di allegro invece abbiamo in Novembre che auspica il mese dei morti. Inoltre nella prima sembra che i pensieri stanno giungendo mentre in SM i pensieri sembrano volersene via come quegli stormi di uccelli neri che volano nel cielo!
Prima e seconda:
Ottobre paragona l'arrivo dell'autunno alla morte di qualcosa e in questo caso della bella stagione, e il tema della morte lo accomuna con Novembre in cui il tema della morte torna perché novembre è il mese dei morti, in cui anche la natura prende parte questo scenario: gli alberi perdono le foglie, a natura appassisce...In entrambe le poesie compare solo l'elemento naturale, la terra in entrambe le poesie sembra mettersi i vestiti del lutto e rattristarsi:
"secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno".
"la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio".
Nella seconda però la tristezza dell'autunno è annunciata in anticipo: "nel vento d'agosto, nelle pioggie di settembre torrenziali e piangenti", nella prima invece il poeta sta vivendo e osservando quel periodo nel momento stesso in cui accade!
Ciao ti ho fatto un'analisi veloce spero vada bene, ciau
Il tono della prima poesia è più triste l'autunno e il cadere delle foglie infatti presagiscono un tema di morte, Novembre è il mese dei morti, in San Martino invece il tono è più scoppiettante, il panorama qui non dà l'idea di vuoto, ma è più vissuto: ci sono anche delle figure umane e non solo naturali, l'aria non è silenziosa come nella prima poesia ma in SM si sentono La nebbia agli irti colli
piovigginando sale, le urla, lo scoppiettare dello spiedo, il cacciatore che apre la porta fischiettando.
Inoltre in SM l'odore del vino che rallegra le anime, nulla di allegro invece abbiamo in Novembre che auspica il mese dei morti. Inoltre nella prima sembra che i pensieri stanno giungendo mentre in SM i pensieri sembrano volersene via come quegli stormi di uccelli neri che volano nel cielo!
Prima e seconda:
Ottobre paragona l'arrivo dell'autunno alla morte di qualcosa e in questo caso della bella stagione, e il tema della morte lo accomuna con Novembre in cui il tema della morte torna perché novembre è il mese dei morti, in cui anche la natura prende parte questo scenario: gli alberi perdono le foglie, a natura appassisce...In entrambe le poesie compare solo l'elemento naturale, la terra in entrambe le poesie sembra mettersi i vestiti del lutto e rattristarsi:
"secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno".
"la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio".
Nella seconda però la tristezza dell'autunno è annunciata in anticipo: "nel vento d'agosto, nelle pioggie di settembre torrenziali e piangenti", nella prima invece il poeta sta vivendo e osservando quel periodo nel momento stesso in cui accade!
Ciao ti ho fatto un'analisi veloce spero vada bene, ciau