Commento08484

roberta1333
[o]Mi serve un commento personale
della novella "La patente" di Luigi Pirandello,grazie in anticipo a tutti

Miglior risposta
Annie__
Ecco a te una relazione ben fatta
https://www.skuola.net/appunti-italiano/luigi-pirandello/recenzione-la-patente-pirandello.html

Oppure, leggi qui:

La patente è una delle opere teatrali di Pirandello più note e riuscite. Anche questa come molte delle sue commedie e atti unici, nasce dalla rielaborazione di una precedente novella, dallo stesso titolo, scritta nel 1911. L'atto unico è del 1917 e nel 1954 ci sarà anche la trasposizione cinematografica di questo stesso testo, resa memorabile dall'interpretazione di Totò nei panni del protagonista, Rosario Chiarchiaro, un pover'uomo, onesto lavoratore, additato dai suoi concittadini come jettatore, solo per una serie di circostanze fortuite..

Ritorna anche in questa, come in quasi tutte le opere di Pirandello, il tema del
rapporto tra vita e forma, e del carattere enigmatico che sempre assume la realtà, perchèciascuno di noi, guardandola con i propri occhi la vede in maniera diversa...Proprio per questo, come c'insegna lo scrittore siciliano nella Commedia "Così è (se vi pare)", non esiste una sola verità ma tante, perchè ognuno si costruisce la propria!
L' atto unico "la patente" rappresenta il dramma dell'uomo costretto in una "forma" in cui non si riconosce e nella quale gli altri lo hanno calato. Chiàrchiaro è costretto ad indossare la "maschera" dello jettatore a causa della stupidità e della cattiveria dei suoi concittadini, che lo credono responsabile di attirare la mala sorte. L'uomo all'inizio cerca di ribellarsi e di reagire alle voci che sente diffondersi sul suo conto; poi, preda della disperazione, accetta la maschera che gli hanno attribuito e non cerca più di liberarsene: non tenta, infatti, di uscire da quella forma, vuole, invece, renderla sostanza, vuole che sia la sua identità! L'ignoranza e la superstizione
hanno rovinato la vita di Chiàrchiaro,che è stato licenziato a causa della sua fama, ed egli decide di calarsi definitivamente nel ruolo di jettatore perchè solo così potrà
continuare a provvedere al sostentamento della propria famiglia: tutti gli altri dovranno pagargli una tassa per tenere lontano lui e i suoi influssi malefici! perciò non sarà più jettatore per diceria, ma jettatore patentato dal regio tribunale, grazie alla patente da lui stesso richiesta! Alla paradossale logica di Chiarchiaro dovrà infatti arrendersi anche il giudice D'Andrea, l'unico altro personaggio di rilievo dell'opera (gli altri sono minori).
I pregiuduzi sociali, l'ignoranza e la superstizione sono al centro di quest'opera di Pirandello non a caso ambientata in Sicilia, dov'erano più radicati. E' vero che si era agli inizi del Novecento e che da allora molta acqua è passata sotto i ponti. Però non ne è passata poi tanta, invece, dagli anni in cui a subire la stessa sorte di questo grottesco e pietoso personaggio parandelliano era la bravissima Mia Martini, emarginata per lo stesso motivo dal mondo della musica e dello spettacolo. E stava per capitare lo stesso anche anche ad un altro valido artista come Marco Masini. La natura degli uomini sembra essere sempre la stessa e Pirandello era un profondo conoscitore dell'animo umano! Ci sono autori che diventano dei classici, anche per questo, oltre che perchè il senso profondo delle loro opere, il messaggio in esse contenuto, sopravvive attraverso i secoli, è attuale sempre e per tutti perchè i loro scritti hanno qualcosa da insegnarci ancora oggi, in due parole è "universalmente valido"!
fonte http://www.ciao.it/La_patente__Opinione_1169191

Questo commento mi sembra buono: aiutati con questo per fare un commento con le tue parole :) :hi
Miglior risposta
Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.