Commento gli ignavi

loliaury
commento sugli ignavi di dante alighieri

Risposte
Francy1982
Gli ignavi nella Divina Commedia
Il termine Ignavo deriva dal latino ignavus: significa dunque persona inattiva, pigra. Certo ignavo non è colui che è pigro fisicamente, ma chi non ha una volontà forte, chi non è in grado di fare autonomamente scelte di vita.
In genere chi è ignavo è anche pauroso, timoroso delle conseguenze che possono derivare dal proprio comportamento; talvolta è solo un opportunista che preferisce adeguarsi alla linea vincente. Dante nel terzo canto non chiama questi peccatori ignavi ma setta d'i cattivi e per indicare il più famoso di loro usa la frase colui che fece per viltade il gran rifiuto evidenziando il tratto dominante della sua personalità: la viltà.
Un particolare tipo di ignavo potrabbe essere infine l'omertoso, che solidarizza con i malviventi per paura di pendere una posizione.

Gli ignavi nella letteratura
La letteratura è piena di ignavi, il più famoso dei quali è senza dubbio Don Abbondio, il parroco motore della vicenda narrata ne I promessi sposi.
Egli adotta varie strategie di sopravvivenza nella consapevolezza i essere "come un vaso di terra cotta costretto a viaggiare in compagna di molti vasi di ferro" riuscendo quasi simpatico ai lettori.
Il Manzoni però ci fà rifletter quanto siano nocivi gli ignavi alla società.
(tatto dai nostri appunti)

coltina
commento di che genere? personale ? di attualità? tecnico?

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