Commento di 'Quando chi sta in alto' e 'Ecco gli elmi dei vinti' di Bertolt Brecht.
Ehy,dovrei fare il commento delle poesie 'Quando chi sta in alto' e 'Ecco gli elmi dei vinti' di Bertolt Brecht. Qualcuno ha degli appunti? Anche commenti già fatti vanno bene. :dozingoff
Risposte
hahaha, vabbhè!! :) scusami
lascia stare,grazie lo stesso ^^
hahaha!! Allora non so!! Cercò di trovare ancora altro! :)
Aggiunto 3 minuti più tardi:
Ecco gli elmi dei vinti,
abbandonati in piedi,
di traverso o capovolti.
E il giorno amaro in cui voi siete stati vinti
non e’ quando ve li hanno tolti,
ma fu quel primo giorno in cui ve li siete infilati
senza altri commenti,
quando vi siete messi sull’attenti
e avete cominciato a dire si’.
credo che Bertolt Brecht volesse esprimere, contrarietà verso la guerra, e l'oppressione sociale
spero ti basti perchè non ho trovato niente...
al massimo ti posso dire che...
io percepisco dalla poesia che sono stati obbligati i soldati, ad arruolarsi e a dire "si signore"...
e poi ovviamente si sono pentiti un po' tutti, sia i soldati che parenti e amici varii...
poi modifica tu le mie parole...
ciaooooooooo
Fonte yahoo answer
il spero ti basti nn l'ho scritto io ma ho copiato così come era la risposta dalla fonte
Aggiunto 38 minuti più tardi:
Questo va bene?? Fammi sapere :)
Aggiunto 3 minuti più tardi:
Ecco gli elmi dei vinti,
abbandonati in piedi,
di traverso o capovolti.
E il giorno amaro in cui voi siete stati vinti
non e’ quando ve li hanno tolti,
ma fu quel primo giorno in cui ve li siete infilati
senza altri commenti,
quando vi siete messi sull’attenti
e avete cominciato a dire si’.
credo che Bertolt Brecht volesse esprimere, contrarietà verso la guerra, e l'oppressione sociale
spero ti basti perchè non ho trovato niente...
al massimo ti posso dire che...
io percepisco dalla poesia che sono stati obbligati i soldati, ad arruolarsi e a dire "si signore"...
e poi ovviamente si sono pentiti un po' tutti, sia i soldati che parenti e amici varii...
poi modifica tu le mie parole...
ciaooooooooo
Fonte yahoo answer
il spero ti basti nn l'ho scritto io ma ho copiato così come era la risposta dalla fonte
Aggiunto 38 minuti più tardi:
Questo va bene?? Fammi sapere :)
già letto anche quello........ pff.....
in sostanza Brecht era contro il regime nazista...il fratello morì durante la guerra...con il "quando a chi sta in alto" si riferisce ai vertici nazisti...Brecht fu costretto a fuggire dalla Germania...e la sua poesia e le sue opere teatrali condannarono sempre il regime...poi immagina perdere un fratello!!!...
Fonti:
yahoo answer
Il contenuto delle opere di Bercht è perciò spesso una denuncia ,una protesta: contro il nazismo, contro la guerra, contro lo sfruttamento degli uomini, lui è dalla parte della povera gente, di chi va a morire nelle guerre, e dalla parte di chi sta in basso.
Tuttavia Brecht sa che le trasformazioni radicali non sempre sono possibili, quindi molte volte dobbiamo adattare il nostro comportamento alle circostanze, ciò che conta e non perdere di vista la meta, il mondo nuovo che dobbiamo costruire per noi, ma soprattutto per coloro che verranno. Brecht vuole che il lettore o lo spettatore siano continuamente indotti a riflettere sulla realtà, a esaminarla criticamente. La sua poesia tende a interpretare la realtà partendo da un contenuto concreto (esperienze personali o fatti di cronaca)per ricavarne significati generali sulla condizione dell’uomo e della società.
SUL MURO C'ERA SCRITTO
Brecht con questa poesia vuol significare che chi desidera la guerra è come se già fosse morto: la guerra è la negazione della propria umanità, è l'autodistruzione dell'uomo. Chiunque sia così stupido da voler fare la guerra, è tanto stupido da non volere altro che la propria morte.
Bertolt Brecht, fermo oppositore del potere esercitato attraverso la forza, condanna per questo motivo non solo la guerra di Hitler (compone le sue poesie nel periodo nazista), ma anche l’idea stessa della guerra, della violenza e del desiderio di sopruso sugli altri. Egli, rivolgendosi soprattutto alle classi sociali più povere, cerca di convincere la gente a non appoggiare la guerra, a non fidarsi, perché non sono i potenti a morire, ma le prime vittime del massacro sarebbero proprio i più deboli. Due poesie contengono questi pensieri del poeta: “Sul muro c’era scritto” e “Chi sta in alto dice”; la prima è una condanna contro la gente che appoggia la guerra, la seconda è un inno diffidatorio: non farsi convincere dalle belle parole dei potenti, perché saranno solo loro a trarre profitto da un conflitto e non il soldato che, se non muore, viene dimenticato e lasciato a se stesso, senza nessun riconoscimento.
LA GUERRà CHE VERRA'
Siamo di fronte ad una delle poesie senz'altro più famose di Bertolt Brecht, musicata poi da Paul Dessau. Sin dall'inizio della guerra civile spagnola, la Germania nazista aiuta il putsch militare di Franco, al pari dell'Italia di Mussolini; particolarmente massiccio fu il contributo dell'aviazione nazista e fascista. Hitler invia in Spagna la tristemente famosa Legione Condor, squadriglia aerea che mette a punto la tecnica di attacco del bombardamento a tappeto. Sono le prove generali della II guerra mondiale; ne fa le spese per prima la città basca di Guernica, il 27 aprile 1937, che viene rasa al suolo. Oltre 2000 vittime. Da Guernica nasce il dipinto di Pablo Picasso. E nasce anche questa poesia di Brecht, che denuncia l'opera di morte della Germania hitleriana.
CHI STA IN ALTO DICE:
Nei versi di questa poesia capiamo che la guerra è un male che si ripercuote dall'inizio dei tempi.Inoltre le popolazioni ne sono sempre rimaste vittima.Si possono anche individuare delle figure retoriche come un chiasma, una diafora ed una catafora
Ciao
Fonti:
yahoo answer
Spero di esserti stato d'aiuto
Fonti:
yahoo answer
Il contenuto delle opere di Bercht è perciò spesso una denuncia ,una protesta: contro il nazismo, contro la guerra, contro lo sfruttamento degli uomini, lui è dalla parte della povera gente, di chi va a morire nelle guerre, e dalla parte di chi sta in basso.
Tuttavia Brecht sa che le trasformazioni radicali non sempre sono possibili, quindi molte volte dobbiamo adattare il nostro comportamento alle circostanze, ciò che conta e non perdere di vista la meta, il mondo nuovo che dobbiamo costruire per noi, ma soprattutto per coloro che verranno. Brecht vuole che il lettore o lo spettatore siano continuamente indotti a riflettere sulla realtà, a esaminarla criticamente. La sua poesia tende a interpretare la realtà partendo da un contenuto concreto (esperienze personali o fatti di cronaca)per ricavarne significati generali sulla condizione dell’uomo e della società.
SUL MURO C'ERA SCRITTO
Brecht con questa poesia vuol significare che chi desidera la guerra è come se già fosse morto: la guerra è la negazione della propria umanità, è l'autodistruzione dell'uomo. Chiunque sia così stupido da voler fare la guerra, è tanto stupido da non volere altro che la propria morte.
Bertolt Brecht, fermo oppositore del potere esercitato attraverso la forza, condanna per questo motivo non solo la guerra di Hitler (compone le sue poesie nel periodo nazista), ma anche l’idea stessa della guerra, della violenza e del desiderio di sopruso sugli altri. Egli, rivolgendosi soprattutto alle classi sociali più povere, cerca di convincere la gente a non appoggiare la guerra, a non fidarsi, perché non sono i potenti a morire, ma le prime vittime del massacro sarebbero proprio i più deboli. Due poesie contengono questi pensieri del poeta: “Sul muro c’era scritto” e “Chi sta in alto dice”; la prima è una condanna contro la gente che appoggia la guerra, la seconda è un inno diffidatorio: non farsi convincere dalle belle parole dei potenti, perché saranno solo loro a trarre profitto da un conflitto e non il soldato che, se non muore, viene dimenticato e lasciato a se stesso, senza nessun riconoscimento.
LA GUERRà CHE VERRA'
Siamo di fronte ad una delle poesie senz'altro più famose di Bertolt Brecht, musicata poi da Paul Dessau. Sin dall'inizio della guerra civile spagnola, la Germania nazista aiuta il putsch militare di Franco, al pari dell'Italia di Mussolini; particolarmente massiccio fu il contributo dell'aviazione nazista e fascista. Hitler invia in Spagna la tristemente famosa Legione Condor, squadriglia aerea che mette a punto la tecnica di attacco del bombardamento a tappeto. Sono le prove generali della II guerra mondiale; ne fa le spese per prima la città basca di Guernica, il 27 aprile 1937, che viene rasa al suolo. Oltre 2000 vittime. Da Guernica nasce il dipinto di Pablo Picasso. E nasce anche questa poesia di Brecht, che denuncia l'opera di morte della Germania hitleriana.
CHI STA IN ALTO DICE:
Nei versi di questa poesia capiamo che la guerra è un male che si ripercuote dall'inizio dei tempi.Inoltre le popolazioni ne sono sempre rimaste vittima.Si possono anche individuare delle figure retoriche come un chiasma, una diafora ed una catafora
Ciao
Fonti:
yahoo answer
Spero di esserti stato d'aiuto
grazie ;)
Allora aspetta che vedo se trovo altro ;)
hey, già quelli li avevo letti :dontgetit e ho già scritto qualcosa del genere sul quaderno. grazie lo stesso comunque.
Quando chi sta in alto: la poesia chiaramente vuole essere una critica al potere e al modo in cui comunica con le persone comuni, che potere non hanno , ma che come dice lo scrittore "la gente comune sa"; Essi sanno di non poter avere fiducia di chi "sta in alto" e di non credere a ciò che questi dicono, ma addirittura sanno che si avvererà il contrario, per questo se chi è in alto annuncerà la pace tutti di aspetteranno la "guerra" e il contrario per quando chi è in alto annuncerà la guerra...
fonte: https://forum.skuola.net/italiano/commento-a-poesia-di-bertold-brecht-29812.html
Ecco gli elmi dei vinti: Si è vinti non solo nel momento della sconfitta, ma nel momento in cui si accettano supinamente le decisioni altrui, senza domandarsi se siano giuste o sbagliate, nel momento in cui ci si conforma all'opinione comune, senza formarsene una propria.
fonte: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090609025448AANzyPW
Aggiunto 22 secondi più tardi:
Ciaooo :hi
fonte: https://forum.skuola.net/italiano/commento-a-poesia-di-bertold-brecht-29812.html
Ecco gli elmi dei vinti: Si è vinti non solo nel momento della sconfitta, ma nel momento in cui si accettano supinamente le decisioni altrui, senza domandarsi se siano giuste o sbagliate, nel momento in cui ci si conforma all'opinione comune, senza formarsene una propria.
fonte: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090609025448AANzyPW
Aggiunto 22 secondi più tardi:
Ciaooo :hi