Ciao Ragazzi Mi Servirebbe Il Riassunto ''La Guerra Con Gli Occhi Di Amal''

Fabricio98
Grazie Per Il Vostro Aiuto Necessito Del Riassunto ''La Guerra Con Gli Occhi Di Amal'' :hi

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wade.97
La guerra con gli occhi di Amal
La Repubblica, 6 settembre 2005



La Repubblica, 6 settembre 2005



Lunedì 17 marzo 2003 - Nel nome di Dio il misericordioso, il compassionevole. Mi chiamo Amal. Ho una famiglia felice composta di nove persone: tre fratelli, Alì, soldato a Mosul; Mohammed, che fa l' intagliatore, e Mahmoud, che è uno studente. Poi ci sono cinque sorelle: Fatima, che aiuta mia madre in casa; Zainab; Amal; e le mie due sorelle gemelle, Duaa e Hibba. Sono molto orgogliosa di mia madre perché è una bravissima donna, che lavora per procurarci il cibo perché mio padre è morto quando era giovane, durante il Ramadan del 1996, in un incidente automobilistico.
Non vogliamo che ci sia la guerra in Iraq, la terra della civiltà e dei profeti. La guerra sarà una tortura. Mia madre piange, ha paura per noi. Stiamo facendo provviste di acqua, perché temiamo che mancherà, assieme all' energia elettrica. Mia madre ha cotto nel forno molto pane, così che non ce ne manchi durante la guerra. Continuiamo a chiederci perché esistono i conflitti ? Perché?

Martedì 18 marzo 2003 Ore 7: 00. Sono andata a scuola con mia sorella Zainab, ma ho scoperto che c' erano soltanto poche ragazze. Le famiglie sono spaventate e nessuno sembra sapere dove andare. Le mie sorelle, Duaa e Hibba, a mezzogiorno sono andate alla scuola elementare, perché la loro scuola fa i turni con un' altra e usano lo stesso edificio. A mezzogiorno e mezza sono tornate, dicendo che non c' era scuola. La mamma mi ha detto di pregare Dio che Bush non dia inizio alla guerra. La guerra non ha pietà dei bambini, né dei vecchi, e nemmeno degli animali; uccide tutto ciò che incontra sulla sua strada. Che colpe hanno per morire così? Cosa hanno fatto di male le donne o i vecchi? Alcuni dicono che l' attacco comincerà alle 2 del mattino. Abbiamo paura. Ti prego Dio, fa che non accada!

19 marzo 2003 Di primo mattino, Bush ha iniziato ad attaccare l' Iraq. Stavamo dormendo. La mamma si è svegliata e ha iniziato a gridare: «La guerra è iniziata!» Mio fratello Mahmoud si è svegliato e aveva l' aria spaventata, e così le piccole Duaa e Hibba, che hanno cominciato a piangere. Ore 6.00: il quartier generale del presidente è stato colpito. Dopo circa cinque minuti ci siamo tutti riuniti in casa. I bambini erano spaventati dal rumore dei bombardamenti. La notte era silenziosa quando Bush, mezz' ora dopo, ha colpito di nuovo. 20 marzo 2003 Alle 9 di sera ha suonato l' allarme e gli aerei americani sono penetrati in Iraq, la corrente elettrica è andata via. Ti prego Signore, salvaci, i nostri cuori sono pieni di terrore. Alla radio non dicono tutta la verità. Diventeremo come la Palestina o resteremo come siamo adesso? Per quanto tempo sarà così?

21 marzo 2003 Il notiziario dice che gli americani hanno occupato Bassora ed altre zone, come Zubair e Um Qasr. Ieri anche Mosul è stata occupata e presto sarà la volta di Bagdad. Alle 8.10 ha suonato la sirena dell' allarme aereo e noi siamo andati nel corridoio: mentre eravamo lì a parlare, un missile è passato proprio sopra la nostra casa. Alle 9 il bombardamento è diventato così intenso che tutti ci siamo messi a piangere dalla paura. Tremava tutta la casa, allora, spaventati, siamo corsi fuori e siamo entrati nella casa accanto. Mentre scrivo, la casa accanto sta tremando. Mia madre piange e implora Dio di fermare la guerra.

23 marzo 2003 Alle 5.30 ho visto un aereo sorvolare la nostra casa. Ha sparato tre missili e le esplosioni erano fortissime. Poi, alle 6.25, abbiamo visto alla televisione i morti americani. Fatima piangeva per i morti; altri erano prigionieri che venivano dal Texas. Perché? Qual è la colpa di quei soldati uccisi? Che colpa hanno le loro famiglie, le madri costrette a piangere per i loro figli?

29 marzo 2003 Oggi è il nono giorno di guerra. Alle 6 di mattina ci siamo svegliati sotto un bombardamento fortissimo. Gli americani hanno iniziato ad attaccarci all' 1.20. I bambini erano fuori a giocare ma, quando è iniziato il bombardamento, sono corsi dentro chiamando la mamma, con gli occhi pieni di terrore. Mia madre ha detto loro di non aver paura, così si sono calmati e si sono raccolti tutti in una stanza. Verso le 3.30 del pomeriggio era tutto tranquillo, ma non sapevamo che cosa ci avrebbe portato quel silenzio. Alle 6.32, l' America ha iniziato di nuovo a bombardare Baghdad ed ha continuato fino alle 7.40.

1 aprile 2003 Oggi inizia un nuovo mese. Non sappiamo cosa succederà. Oh Dio, fa che questo sia un mese benevolo con gli iracheni. Al mattino abbiamo seguito il notiziario alla televisione. All' 1.15, però, è andata via l' energia elettrica e non sappiamo quando tornerà. Ore 7.20: è tornata l' elettricità e ho visto in televisione le persone colpite nel sud. Ho visto bambini morti, uno senza una mano. Avevano cinque o sei anni e i ragazzi avranno avuto 16 o 17 anni ed erano feriti alle gambe. Cosa avevano fatto di male? Perché ci sono questi combattimenti? Dio, abbi pietà dei nostri morti.

3 aprile 2003 Oggi è il quindicesimo giorno di guerra. Ore 10:10. In televisione ho visto i soldati americani che entrano nelle case. Ho visto catturare e legare le mani di uomini, donne e bambini, a Bassora, nel distretto di Abu-al Kashib. Qualcuno dice che gli americani sono entrati a Baghdad. Abbiamo paura. Dio, perché questa tortura? Ti prego Dio, salvaci!... Ho guardato dalla finestra ma non c' è nessuno. Il cielo è buio e non sappiamo cosa ci succederà. Mentre scrivo, le lacrime mi scorrono dagli occhi. Sono terrorizzata. 6 aprile 2003 Um Mohammed è venuta a dirci che gli americani stanno atterrando a Bagdad e il rumore delle armi è davvero molto forte. Abbiamo paura. Alle 4.23 abbiamo sentito un aereo e Um Mohammed ha detto che nessuno deve salire sul tetto perché stanno arrivando gli americani. Questa notizia ci ha spaventato.

7 aprile 2003 Abbiamo sentito alla radio che gli iracheni hanno fatto esplodere il Ponte Sospeso, a Bagdad, per fermare le truppe americane. Alle 3.05 abbiamo sentito dei colpi di arma da fuoco e degli aerei che sorvolavano la nostra casa. Ogni volta ripetevamo: Dio è il più grande, Dio è il più grande. Alle 3.23 abbiamo sentito uno scambio di colpi di arma da fuoco tra iracheni e americani. Abbiamo tanta paura, siamo terrorizzati. Al notiziario abbiamo sentito dire che gli americani hanno occupato il palazzo presidenziale di Baghdad. Cosa succederà ora? Non lo sappiamo. E' buio, e nel cielo si stanno sollevando colonne di fumo. Tutti hanno paura e piangono per questa grande distruzione e per il dolore.

8 aprile 2003 Alle 10.05 hanno ricominciato a bombardare, poi c' è stato silenzio per circa cinque minuti. Non sappiamo cosa accadrà. Forse è davvero una grande catastrofe. Alle 11.30 la casa ha tremato ed è quasi crollata. La paura e il panico che abbiamo provato sono indescrivibili. Abbiamo pensato che fossero i nostri ultimi istanti di vita, che stavamo per morire. Ma Dio ci ha salvati. Ogni volta che c' è silenzio, ho più paura. Perché dopo il silenzio non si sa cosa succederà. Alle 10.15 siamo saliti sul tetto. Stavamo scrutando il cielo quando ho visto un fascio di luce. Ho domandato cosa fosse e Um Mohammed ha risposto: « E' una luce che gli americani usano per illuminare i bersagli che vogliono colpire». Poi nel cielo sono comparse altre luci. Alle 12. 20 sono andata a dormire perché ero molto stanca.

9 aprile 2003 Ci siamo svegliati al suono delle notizie trasmesse dalla radio del nostro vicino, Um Mohammed. Faceva caldo e abbiamo sentito il rumore degli aerei nel cielo, poi altri e altri ancora. Ho sentito il frastuono dei carri armati sulla strada davanti alla nostra casa. Hanno attraversato Karrada. Perciò Baghdad è caduta. grz vota cm migliore

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