Che cos'è il rispetto e come applicarlo

Michelemasiaossi
Tema su cos'è il rispetto è come applicarlo?
Il rispetto è una cosa che proviamo reciprocamente per gli altri e anche per noi, il rispettare gli altri non vuol dire darli solo e sempre ragione, ma correggerli dove peccano. Vuol dire anche accettare anche le loro opinioni: opinioni politiche, punti di vista scelte religiose.

Il rispetto è anche nel capire che non ci sono razze e quindi siamo tutt uguali, più o meno belli, intelligenti, ricchi o per la nostra posizione nella società.

Ora il rispett è quasi una cosa obbligatoria ma per me bisogna meritarlo.

Il miglior modo per mettere in pratica il rispetto è:trattare tutti quanti allo stesso modo (chi se lo merita),senza privilegi visto che siamo tutti uguali ovvero trattarci come amici e non come nemici!

1'B SPANO SASSARI 2019/2020 regna

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Matlurker
Per citare Gian Maria Volontè: "L'Italiano non è solo "italiano", ma è il ragionare, prima di tutto".

Un tema può essere svolto seguendo una traccia personale, soggettiva. Ma bisogna giustificare ciò che si scrive. Il tema, cioè, non deve essere semplicemente una lista di buone intenzioni e buoni sentimenti. Nessun docente apprezza un tema solo perché legge che lo studente afferma di essere un bravo ragazzo.

Inoltre, a meno che non si abbiano presi i voti in seminario, non sta a noi decidere se gli altri "peccano", né tanto meno "correggerli".
Il rispetto non è una "cosa". Ma "una cosa che proviamo" potrà essere, ad esempio, un sentimento, se vi è empatia; un concetto, se si vuole rimanere impersonali.

La punteggiatura deve fondere la logica del respiro con le regole grammaticali. Un periodo lunghissimo, senza punteggiatura lascerebbe chi legge in apnea. Ma una frase, quando è conclusa, termina con un punto. Tuttavia frasi corte manifestano pensieri corti, e dice molto sull'impegno speso nella stesura del tema.

Una rilettura è obbligatoria: se le frasi non ci suonano bene, questo è un valido campanello d'allarme. Qualcosa, da qualche parte, evidentemente sta richiamando la nostra attenzione.

Chi svolge un tema senza utilizzare un vocabolario, per cercare la definizione esatta delle parole, o è genio precoce della semiotica oppure è semplicemente pigro.

Il punto esclamativo ha le sue ragioni di esistenza, tra le quali non si annoverano i tentativi di enfatizzare concetti che devono, invece, essere espressi esplicitamente. Il tema serve anche a questo, d'altronde.

Nel tema bisogna introdurre, in qualche modo, ciò che abbiamo appreso sino a quel momento, sia a scuola che fuori. Ad esempio facendo esempi. Se sono fatti storici, meglio. Se si riportano opinioni di persone che hanno raggiunto una notorietà nella materia di cui tratta l'opinione citata, ancora meglio. Ciò che invece è da evitare, è proprio l'esprimere le proprie opinioni. Il tema non è un diario e le opinioni che un ragazzo crede di avere in base a limitate, per forza di cose, conoscenze non interessano nessuno. Ciò che interessa sapere è ciò che ha appreso lo studente. Le opinioni se le formerà in seguito, quando avrà raggiunto un certo grado di maturità.

Cosa è successo quando non si manifestava rispetto per gli altri? Periodi storici esemplari di mancato rispetto possono essere i sentimenti antisemitici prima della Seconda Guerra Mondiale. Oppure il mancato rispetto delle opinioni religiose nell'Inghilterra del XVII secolo, che portarono alla fondazione di alcuni Stati nell'America settentrionale. E via discorrendo.
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