CERCO AIUTO SU MONTALE
Ciao, qualcuno di voi saprebbe fornirmi o dirmi dove posso trovare l'analisi della poesia di Montale intitolata "Dicono che la mia sia una poesia d'inappartenenza"?
Risposte
Dicono che la poesia che scrivo io, non mi appartiene. (questo perchè Montale non voleva fare il poeta, è arrivato a farlo quasi per caso).
Ma siccome era per te, scritta per te (probabilmente si riferisce alla madre o alla moglie), allora di qualcuno è (anche se non mia è di colei per cui l'ho scritta).
Era di te che sei morta con il corpo (forma), ma nell'anima(essenza) esisti (ha scritto più poesie per la madre e per la moglie morte).
(stacco dal senso): dicono che la poesia al suo culmine magnifichi (o debba farlo) il Tutto in fuga (l'Infinito, il senso totale del destino che però sfugge alla comprensione dell'uomo, come sfugge il senso della morte).
Negano (sempre i critici o gli amici che dicono che la sua poesia è d'inappartenenza) che la testuggine sia più veloce del fulmine (verso con due accezioni:
-ironica, come per dire che se dicono che la mia poesia non mi appartiene, allora è come se dicessero che la tartaruga va più veloce del fulmine
- inoltre è vero che la tartaruga va veloce quanto il fulmine poichè stare fermi o andare non sono due attii diversi, si può andare restando! si riferisce sempre all'anima che permane nonostante la madre o la moglie siano morte!)
Così meglio intendo il tuo lungo viaggio imprigionata tra le bende e i gessei (potrebbe essere la moglie perchè è morta in seguito ad una caduta dalle scale e quindi una rottura multipla del corpo e di conseguenza la gessatura).
Eppure, nonostante tutto non sono lieto, nonostante io sappia che anche se non sono solo e siamo comunque in due (cioè: due o uno siamo comunque una sola cosa).
praticamente alla fine arriva a dire che sì, lo sa che la morte è solo del corpo, che anche se se ne è andata via lei permane, che sa che sono una cosa sola, ma che comunque non è lieto, non è tranquillo, ma sempre inquieto perchè non si dà pace di questa morte.
PRESA DA: https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080403114653AArFEwj
Ma siccome era per te, scritta per te (probabilmente si riferisce alla madre o alla moglie), allora di qualcuno è (anche se non mia è di colei per cui l'ho scritta).
Era di te che sei morta con il corpo (forma), ma nell'anima(essenza) esisti (ha scritto più poesie per la madre e per la moglie morte).
(stacco dal senso): dicono che la poesia al suo culmine magnifichi (o debba farlo) il Tutto in fuga (l'Infinito, il senso totale del destino che però sfugge alla comprensione dell'uomo, come sfugge il senso della morte).
Negano (sempre i critici o gli amici che dicono che la sua poesia è d'inappartenenza) che la testuggine sia più veloce del fulmine (verso con due accezioni:
-ironica, come per dire che se dicono che la mia poesia non mi appartiene, allora è come se dicessero che la tartaruga va più veloce del fulmine
- inoltre è vero che la tartaruga va veloce quanto il fulmine poichè stare fermi o andare non sono due attii diversi, si può andare restando! si riferisce sempre all'anima che permane nonostante la madre o la moglie siano morte!)
Così meglio intendo il tuo lungo viaggio imprigionata tra le bende e i gessei (potrebbe essere la moglie perchè è morta in seguito ad una caduta dalle scale e quindi una rottura multipla del corpo e di conseguenza la gessatura).
Eppure, nonostante tutto non sono lieto, nonostante io sappia che anche se non sono solo e siamo comunque in due (cioè: due o uno siamo comunque una sola cosa).
praticamente alla fine arriva a dire che sì, lo sa che la morte è solo del corpo, che anche se se ne è andata via lei permane, che sa che sono una cosa sola, ma che comunque non è lieto, non è tranquillo, ma sempre inquieto perchè non si dà pace di questa morte.
PRESA DA: https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080403114653AArFEwj
Intanto sposto in Italiano :)