ATTUALITÀ: Saggio breve
Globalizzazione e alimentazione: industrializzazione e fame (saggio breve).
Non so proprio come iniziare. Spero che voi mi possiate dare una mano..!! È davvero URGENTE, mi serve entro questo mercoledì 02 Aprile, perché giovedì 03 devo consegnarlo..!! Grazie.
P.S. Per il titolo finale provvederò io! Forse chiedo troppo, ma ho davvero bisogno di una mano!
Ancora grazie..!!
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Articolo di giornale:
Titolo: Fondi umanitari non sempre adatti alle linee dei paesi sottosviluppati
Il grande benessere occidentale ha fatto si che negli ultimi decenni, si è passato da una vera e propria mancanza di cibo ad un exploit di benessere che ha determinato che l'occidente si senta vicino ai paesi poveri in cui mancano i prodotti primari necessari al sostentamento e quindi ha iniziato ad esportare alimenti sotto forma di aiuti umanitari. Dibattito dell'ultimo periodo è quello in relazione alla comparsa di nuove malattie in queste regioni, e il punto in questione è proprio se queste malattie sono state causate dall'alterazione della dieta e dalla variazione dei dogmi alimentari. Naturalmente non si può dare per scontato e come punto di massima questo fattore, poichè sarebbe limitativo, basti pensare che oltre al cibo, anche tantissimi occidentali si sono recati in queste regioni per dare sostegno, per dare conforto e per cercare di rendere autonomi questi territori. Bisogna allora chiedersi, tutte queste introduzioni occidentali, sono un fattore positivo o negativo? Naturalmente positivo, sia a livello sanitario, basti pensare al gran numero di vaccinazioni effettuate da Medici senza Frontiere, e basti pensare a tutte le vite salvate grazie all'esportazione di generi alimentari, senza di cui il numero di vittime sarebbe stato sicuramente superiore. In conclusione, c'è sicuramente un pro e un contro, ma bisogna continuare con questi aiuti poichè queste regioni, afflitte dalle guerre, dalle malattie locali e dalla fame, non riuscirebbero a risollevarsi senza l'aiuto occidentale
Titolo: Fondi umanitari non sempre adatti alle linee dei paesi sottosviluppati
Il grande benessere occidentale ha fatto si che negli ultimi decenni, si è passato da una vera e propria mancanza di cibo ad un exploit di benessere che ha determinato che l'occidente si senta vicino ai paesi poveri in cui mancano i prodotti primari necessari al sostentamento e quindi ha iniziato ad esportare alimenti sotto forma di aiuti umanitari. Dibattito dell'ultimo periodo è quello in relazione alla comparsa di nuove malattie in queste regioni, e il punto in questione è proprio se queste malattie sono state causate dall'alterazione della dieta e dalla variazione dei dogmi alimentari. Naturalmente non si può dare per scontato e come punto di massima questo fattore, poichè sarebbe limitativo, basti pensare che oltre al cibo, anche tantissimi occidentali si sono recati in queste regioni per dare sostegno, per dare conforto e per cercare di rendere autonomi questi territori. Bisogna allora chiedersi, tutte queste introduzioni occidentali, sono un fattore positivo o negativo? Naturalmente positivo, sia a livello sanitario, basti pensare al gran numero di vaccinazioni effettuate da Medici senza Frontiere, e basti pensare a tutte le vite salvate grazie all'esportazione di generi alimentari, senza di cui il numero di vittime sarebbe stato sicuramente superiore. In conclusione, c'è sicuramente un pro e un contro, ma bisogna continuare con questi aiuti poichè queste regioni, afflitte dalle guerre, dalle malattie locali e dalla fame, non riuscirebbero a risollevarsi senza l'aiuto occidentale
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