Articolo di giornale (nativi digitali)
Ciao a tutti! Per domani devo fare un articolo di giornale sui nativi digitali. Ho fatto l'introduzione ma non so come andare avanti. Mi aiutereste? Grazie!!! :)
Produrre un semplice articolo di giornale (articolo di fondo con opinione) da pubblicare sul giornalino scolastico.
Argomento: I NATIVI DIGITALI
Documenti: articoli* + esperienze personali
Struttura: argomentativa (l’antitesi è facoltativa)
Sintassi: semplice
massimo 2 colonne
Ormai da alcuni anni esistono i nativi digitali.
Le nuove generazioni nascono e crescono tra la tecnologia. Esse apprendono tramite videogiochi, cellulari e web. Gli adulti non possiedono queste competenze e abilità e faticano a riconoscere come tali.
I nativi sono esperti naturali di tecnologia e sono in grado di svolgere più attività contemporaneamente.
*
Documento 1
Il termine Homo Zappiens identifica una generazione che ha avuto nel mouse, nel Pc e nello schermo una finestra di accesso al mondo. Questa generazione mostra comportamenti di apprendimento differenti dalle generazioni precedenti; in particolare, apprendere attraverso schermi, icone, suoni, giochi, navigazioni virtuali e in costante contatto telematico con il gruppo dei pari significa sviluppare comportamenti di apprendimento non lineari.
Documento 2
La campanella suona, gli studenti si siedono e, joypad della PS3 alla mano, iniziano una sfida a Little Big Planet. Siamo alla Quest to Learn di New York, una scuola superiore (per ora di primo, in futuro anche di secondo grado) dove al posto dei libri di testo si usano i videogame, Alcuni sono disegnati ad hoc, talvolta dagli studenti stessi, altri sono normali videogiochi sfruttati in maniera particolare.
L'idea di fondo è che i videogiochi immergono gli studenti in problemi complessi, risolvendo i quali non solo si acquisiscono le conoscenze base, ma anche abilità trasversali. Per esempio quella di pensare in maniera innovativa, cooperare, prevedere i possibili sviluppi di una situazione.
In Being, Space and Place, per dirne una, gli studenti devono impersonare un soldato spartano che deve valutare le forze ateniesi e stabilire una strategia d'azione. Nel farlo, secondo le aspettative dell'insegnante, dovrebbero imparare storia, geografia e politica pubblica. In The Way of Things Work, invece, diventando ingegneri incaricati di costruire una piramide, dovrebbero acquisire competenze di matematica, geografia e storia delle religioni.
I videogiochi avrebbero anche un altro pregio: coinvolgono e mantengono gli studenti concentrati sulle lezioni per ore. Ai videogame si aggiungono anche altri strumenti di apprendimento, per esempio Being Me, un social network chiuso, o lo SmalLab, uno spazio fisico dove, grazie a videocamere motion capture e proiettori digitali, si creano scenari con cui interagire.
Gli studenti alla fine dell'anno devono superare gli stessi test dei loro coetanei delle altre scuole. Con una sola differenza: al posto del voto, in pagella, c'è il livello raggiunto.
Produrre un semplice articolo di giornale (articolo di fondo con opinione) da pubblicare sul giornalino scolastico.
Argomento: I NATIVI DIGITALI
Documenti: articoli* + esperienze personali
Struttura: argomentativa (l’antitesi è facoltativa)
Sintassi: semplice
massimo 2 colonne
Ormai da alcuni anni esistono i nativi digitali.
Le nuove generazioni nascono e crescono tra la tecnologia. Esse apprendono tramite videogiochi, cellulari e web. Gli adulti non possiedono queste competenze e abilità e faticano a riconoscere come tali.
I nativi sono esperti naturali di tecnologia e sono in grado di svolgere più attività contemporaneamente.
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Documento 1
Il termine Homo Zappiens identifica una generazione che ha avuto nel mouse, nel Pc e nello schermo una finestra di accesso al mondo. Questa generazione mostra comportamenti di apprendimento differenti dalle generazioni precedenti; in particolare, apprendere attraverso schermi, icone, suoni, giochi, navigazioni virtuali e in costante contatto telematico con il gruppo dei pari significa sviluppare comportamenti di apprendimento non lineari.
Documento 2
La campanella suona, gli studenti si siedono e, joypad della PS3 alla mano, iniziano una sfida a Little Big Planet. Siamo alla Quest to Learn di New York, una scuola superiore (per ora di primo, in futuro anche di secondo grado) dove al posto dei libri di testo si usano i videogame, Alcuni sono disegnati ad hoc, talvolta dagli studenti stessi, altri sono normali videogiochi sfruttati in maniera particolare.
L'idea di fondo è che i videogiochi immergono gli studenti in problemi complessi, risolvendo i quali non solo si acquisiscono le conoscenze base, ma anche abilità trasversali. Per esempio quella di pensare in maniera innovativa, cooperare, prevedere i possibili sviluppi di una situazione.
In Being, Space and Place, per dirne una, gli studenti devono impersonare un soldato spartano che deve valutare le forze ateniesi e stabilire una strategia d'azione. Nel farlo, secondo le aspettative dell'insegnante, dovrebbero imparare storia, geografia e politica pubblica. In The Way of Things Work, invece, diventando ingegneri incaricati di costruire una piramide, dovrebbero acquisire competenze di matematica, geografia e storia delle religioni.
I videogiochi avrebbero anche un altro pregio: coinvolgono e mantengono gli studenti concentrati sulle lezioni per ore. Ai videogame si aggiungono anche altri strumenti di apprendimento, per esempio Being Me, un social network chiuso, o lo SmalLab, uno spazio fisico dove, grazie a videocamere motion capture e proiettori digitali, si creano scenari con cui interagire.
Gli studenti alla fine dell'anno devono superare gli stessi test dei loro coetanei delle altre scuole. Con una sola differenza: al posto del voto, in pagella, c'è il livello raggiunto.
Miglior risposta
Prova a prendere spunti da qui:
- http://www.progettosteadycam.it/pagine/ita/approfondimenti_dettaglio.lasso?id=458
- http://genitoricrescono.com/tema-del-mese-nativi-digitali/
Ciao Laura!
- http://www.progettosteadycam.it/pagine/ita/approfondimenti_dettaglio.lasso?id=458
- http://genitoricrescono.com/tema-del-mese-nativi-digitali/
Ciao Laura!
Miglior risposta