Analisi racconto di Dino Buzzati
Ciao! Ho provato ad analizzare questo racconto di Dino Buzzati ("La polpetta").
Potete dirmi se va bene o se ci sono errori? Grazie! :)
TRAMA
Il racconto La polpetta, tratto dal romanzo Le notti difficili di Dino Buzzati, racconta la triste vicenda di un uomo, un settantaquatrenne professore di chimica in pensione, che vive con la figlia, il cognato e i tre nipoti adolescenti. L’anziano si trova nel suo piccolo studio, dove è solito dedicare un paio di ore della sua giornata per stilare la parte di chimica e matematica dell’Enciclopedia Peduzzi. E’ una domenica mattina, l’uomo è stanco, quando nota un pacchetto bianco sulla scrivania. Il protagonista non sa a chi chiedere informazioni sul contenuto del pacco. Decide di scartare la carta e con sua grande meraviglia vede che il contenuto è una polpetta decorata e molto invitante. Rimane stupito, non capisce chi gli possa aver fatto un tale dono. La carta del regalo gli ricorda le macellerie di lusso e gli spacci in centro, che vedeva da bambino. L’anziano si sente stanco e decide di passeggiare per i lunghi corridoi della sua casa, dove poco dopo, sente le voci dei suoi nipoti. Si ferma e dai discorsi dei ragazzi capisce che la polpetta era stata mandata da loro e che essa contiene cianuro. I suoi stessi nipoti vogliono la sua morte. A questo punto l’uomo si sente inutile e di peso per la famiglia; torna nel suo studio e dopo una riflessione su quanto i suoi nipoti assomiglino a lui da giovane, inizia a mangiare il dolcetto e a morire, come desiderano i suoi ragazzi, che fino alla fine chiama “cari”.
TEMPO
Nel racconto non è specificata l’epoca storica in cui è ambientata la vicenda, tutto si svolge in pochi minuti di una domenica mattina di pioggia, intorno alle ore 11.00. La storia è raccontata in ordine cronologico, salvo due flash-back, in cui il protagonista ricorda gli anni della sua giovinezza. Nella prima analessi il protagonista paragona la carta del pacchetto della polpetta, con la carta del cibo degli spacci in centro, di quando era bambino. Nella seconda analessi invece ricorda il rumore dei passi di quando era bello, giovane e sicuro, prima della guerra.
SPAZIO
Nel racconto lo spazio è reale, tutta la vicenda si svolge in una grandissima casa borghese. Gli spazi descritti sono due: lo studio del protagonista e l’ampio corridoio dove lo stesso di rilassa camminando avanti e indietro. Questi due luoghi sono descritti come grigiastri e cupi, proprio come la vita dell’anziano. A rendere più freddo e tenebroso lo spazio è la pioggia, che scivola sulle grandi finestre. Guardando dai vetri del suo studio, il protagonista, descrive le sei finestre che vede sempre, ma al di là delle quali non sa chi ci abiti. Questo sottolinea la solitudine dell’anziano.
AMBIENTE SOCIALE
L’anziano fa parte di una famiglia agiata della media borghesia. Lui è un ex professore di chimica, mentre il cognato, il signor Gianni Tredescalzi, è un dottore di scienze economiche. La loro posizione sociale è identificabile grazie ai lavori dei due uomini e alla descrizione della grandissima casa.
Potete dirmi se va bene o se ci sono errori? Grazie! :)
TRAMA
Il racconto La polpetta, tratto dal romanzo Le notti difficili di Dino Buzzati, racconta la triste vicenda di un uomo, un settantaquatrenne professore di chimica in pensione, che vive con la figlia, il cognato e i tre nipoti adolescenti. L’anziano si trova nel suo piccolo studio, dove è solito dedicare un paio di ore della sua giornata per stilare la parte di chimica e matematica dell’Enciclopedia Peduzzi. E’ una domenica mattina, l’uomo è stanco, quando nota un pacchetto bianco sulla scrivania. Il protagonista non sa a chi chiedere informazioni sul contenuto del pacco. Decide di scartare la carta e con sua grande meraviglia vede che il contenuto è una polpetta decorata e molto invitante. Rimane stupito, non capisce chi gli possa aver fatto un tale dono. La carta del regalo gli ricorda le macellerie di lusso e gli spacci in centro, che vedeva da bambino. L’anziano si sente stanco e decide di passeggiare per i lunghi corridoi della sua casa, dove poco dopo, sente le voci dei suoi nipoti. Si ferma e dai discorsi dei ragazzi capisce che la polpetta era stata mandata da loro e che essa contiene cianuro. I suoi stessi nipoti vogliono la sua morte. A questo punto l’uomo si sente inutile e di peso per la famiglia; torna nel suo studio e dopo una riflessione su quanto i suoi nipoti assomiglino a lui da giovane, inizia a mangiare il dolcetto e a morire, come desiderano i suoi ragazzi, che fino alla fine chiama “cari”.
TEMPO
Nel racconto non è specificata l’epoca storica in cui è ambientata la vicenda, tutto si svolge in pochi minuti di una domenica mattina di pioggia, intorno alle ore 11.00. La storia è raccontata in ordine cronologico, salvo due flash-back, in cui il protagonista ricorda gli anni della sua giovinezza. Nella prima analessi il protagonista paragona la carta del pacchetto della polpetta, con la carta del cibo degli spacci in centro, di quando era bambino. Nella seconda analessi invece ricorda il rumore dei passi di quando era bello, giovane e sicuro, prima della guerra.
SPAZIO
Nel racconto lo spazio è reale, tutta la vicenda si svolge in una grandissima casa borghese. Gli spazi descritti sono due: lo studio del protagonista e l’ampio corridoio dove lo stesso di rilassa camminando avanti e indietro. Questi due luoghi sono descritti come grigiastri e cupi, proprio come la vita dell’anziano. A rendere più freddo e tenebroso lo spazio è la pioggia, che scivola sulle grandi finestre. Guardando dai vetri del suo studio, il protagonista, descrive le sei finestre che vede sempre, ma al di là delle quali non sa chi ci abiti. Questo sottolinea la solitudine dell’anziano.
AMBIENTE SOCIALE
L’anziano fa parte di una famiglia agiata della media borghesia. Lui è un ex professore di chimica, mentre il cognato, il signor Gianni Tredescalzi, è un dottore di scienze economiche. La loro posizione sociale è identificabile grazie ai lavori dei due uomini e alla descrizione della grandissima casa.
Miglior risposta
Secondo me è ben fatta questa analisi, va benissimo così, non aggiungerei e modificherei nulla. Ottimo lavoro :)
Ciao Laura!
Ciao Laura!
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