Analisi poesia

zaimina
aiutatemi a trovare le figure retoriche di questa poesia

D’un alto monte onde si scorge il mare
miro sovente io, tua figlia Isabella,
s’alcun legno spalmato in quello appare,
che di te, padre, a me doni novella.

Ma la mia adversa e dispietata stella
non vuol ch'alcun conforto possa entrare
nel tristo cor, ma, di pietà rubella,
la calda speme in pianto fa mutare.

Ch’io non veggo nel mar remo né vela
(così deserto è l infelice lito)
che l’onde fenda o che la gonfi il vento.

Contra Fortuna alor spargo querela,
cd ho in odio il denigrato sito,
come sola cagion del mio tormento.

Risposte
zaimina
per caso PIETà RUBELLA potrebbe essere un ossimoro?

Billottis
Legno spalmato (v.3)= Nave : metonimia ( sostituzione di una parola con un'altra che è legata alla prima da un rapporto logico; in questo caso il collegamento è scrivere materia legno invece che l'oggetto la nave )
La mia adversa e dispietata stella= la mia sorte sfortunata/sfortuna (v.5): si può considerare come una perifrasi (giro di parole usato in sostituzione di un termine singolo)
Enjambementai vv.1-2, 5-6, 9-10-11 (le frasi finiscono nel verso seguente rendendo più scorrevole la lettura della poesia)
"Ma..."(v.5) "...,ma,..." (v.7) è un'iterazione (ripetizione )
Ch'io... Così... Che... Contra... C'... Come (dal verso 9 al 14) è un'alliterazione (ripetizione del suono C all'inizio di ogni parola) Anche salda speme è un'alliterazione

P.S: spero di esserti stata d'aiuto ;) E molto probabilmente ce ne saranno delle altre di figure retoriche ma non le avrò notate ^^"

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