Analisi di un sonetto di Alfieri
Ciao a tutti :)
Mi servirebbero le metafore e le antitesi presenti nel sonetto "Uom di sensi e di cor libero nato" di Alfieri e se qualcuno riesce a farla, mi servirebbe anche l'analisi. Ma soprattutto sono alla ricerca delle metafore e delle antitesi.
Mi servirebbero le metafore e le antitesi presenti nel sonetto "Uom di sensi e di cor libero nato" di Alfieri e se qualcuno riesce a farla, mi servirebbe anche l'analisi. Ma soprattutto sono alla ricerca delle metafore e delle antitesi.
Risposte
Prima di tutto, vi ringrazio per la risposta.
La libertà vagheggiata, secondo voi, è da intendersi come qualcosa di politico o come qualcosa che ha a che fare con la solitudine?
La libertà vagheggiata, secondo voi, è da intendersi come qualcosa di politico o come qualcosa che ha a che fare con la solitudine?
Ciao Dmitry91,
ne approfitto per aiutarti con una breve analisi.
Il sonetto, composto nell'anno 1795, è tutto incentrato sulla lotta alla tirannide, tema di fondo di molte opere alfieriane; quello che ci viene presentato è il tipico antitiranno alfieriano, in questo caso lo stesso Alfieri, animato da un'esigenza assoluta, nonché quella della libertà.
Tutto ciò che concerne la ricerca bramosa del potere, una viltà umana che Alfieri vuole denunciare, indigna questo "uom, di sensi, e di cor, libero nato", tale da indurlo a mettersi sempre in prima linea e con "ignudo il volto" per combattere con tutte le sue forze.
Da qui aggiungi tu ciò che ritieni opportuno! :)
A presto :hi
ne approfitto per aiutarti con una breve analisi.
Il sonetto, composto nell'anno 1795, è tutto incentrato sulla lotta alla tirannide, tema di fondo di molte opere alfieriane; quello che ci viene presentato è il tipico antitiranno alfieriano, in questo caso lo stesso Alfieri, animato da un'esigenza assoluta, nonché quella della libertà.
Tutto ciò che concerne la ricerca bramosa del potere, una viltà umana che Alfieri vuole denunciare, indigna questo "uom, di sensi, e di cor, libero nato", tale da indurlo a mettersi sempre in prima linea e con "ignudo il volto" per combattere con tutte le sue forze.
Da qui aggiungi tu ciò che ritieni opportuno! :)
A presto :hi
Ciao Dmitry,
provo a darti una mano:
- "ignudo il volto, e tutto il resto armato": è un'antitesi perché contrappone il volto ignudo al resto del corpo che è armato;
- "non men che dalle schiave alme proterve...": è un'antitesi, perché si riferisce sia ad anime vili che allo stesso tempo sono pronte a servire e che sono anche arroganti ed insolenti.
Spero possa bastare,
Ciao,
Giorgia :)
provo a darti una mano:
- "ignudo il volto, e tutto il resto armato": è un'antitesi perché contrappone il volto ignudo al resto del corpo che è armato;
- "non men che dalle schiave alme proterve...": è un'antitesi, perché si riferisce sia ad anime vili che allo stesso tempo sono pronte a servire e che sono anche arroganti ed insolenti.
Spero possa bastare,
Ciao,
Giorgia :)
Uom, di sensi, e di cor, libero nato
fa di sé tosto indubitabil mostra.
Or co' i vizj e i Tiranni ardito ei giostra
ignudo il volto, e tutto il resto armato:
Or, pregno in suo tacer d'alto dettato
sdegnosamente impavido s'inchiostra;
L'altrui viltà la di lui guancia innostra;
Né visto è mai dei dominanti a lato.
Cede ei talor, ma ai tempi rei non serve;
aborrito e temuto da chi regna,
non men che dalle schiave alme proterve.
Conscio a sé di se stesso, uom tal non degna
l'ira esalar che pur in cor gli ferve;
ma il suo sol aspetto a non servire insegna.
Aggiunto 1 minuto più tardi:
Le antitesi proprio non riesco ad individuarle...mentre le metafore credo che siano al verso 4, s'inchiostra e innostra. Scusami per il disturbo, se riesci puoi anche farmi una breve analisi? Grazie mille!
fa di sé tosto indubitabil mostra.
Or co' i vizj e i Tiranni ardito ei giostra
ignudo il volto, e tutto il resto armato:
Or, pregno in suo tacer d'alto dettato
sdegnosamente impavido s'inchiostra;
L'altrui viltà la di lui guancia innostra;
Né visto è mai dei dominanti a lato.
Cede ei talor, ma ai tempi rei non serve;
aborrito e temuto da chi regna,
non men che dalle schiave alme proterve.
Conscio a sé di se stesso, uom tal non degna
l'ira esalar che pur in cor gli ferve;
ma il suo sol aspetto a non servire insegna.
Aggiunto 1 minuto più tardi:
Le antitesi proprio non riesco ad individuarle...mentre le metafore credo che siano al verso 4, s'inchiostra e innostra. Scusami per il disturbo, se riesci puoi anche farmi una breve analisi? Grazie mille!
Ciao Dmitry,
se magari posti il testo della poesia, possiamo darti una mano per individuare qualche figura retorica. Intanto prova a trovarle tu, riportale insieme al testo sul topic e noi ti aiutiamo volentieri nell'analisi del testo.
Ciao,
Giorgia.
se magari posti il testo della poesia, possiamo darti una mano per individuare qualche figura retorica. Intanto prova a trovarle tu, riportale insieme al testo sul topic e noi ti aiutiamo volentieri nell'analisi del testo.
Ciao,
Giorgia.