Amicizia (42200)
il gruppo rafforza l'amicizia e da forza a chi vi appartiene. A volte rende incapace di affrontare le cose da soli
Risposte
L’amicizia è qualcosa di assolutamente importante durante il periodo adolescenziale in cui cambiano i rapporti con la propria famiglia e i ragazzi cercano fra i coetanei uno “specchio vivente” per trovare conforto e sentirsi più sicuri di sé. Da un questionario svolto nelle classi 1°b, 2°a e 2°b di un liceo su 35 ragazze e 31 ragazzi risulta che: il 43% delle ragazze un gruppo fisso, il 37% pochi amici e il 4% si incontra quasi solamente con l’amica del cuore. Per i ragazzi invece risulta che il 54,8% frequenta un gruppo di pochi amici, il 29% una compagnia fissa e solo il 3,2% dichiara di uscire solo con l’amico del cuore o con nessuno. Alla domanda con chi ti confidi solitamente il 71,4% delle ragazze ha risposto con l’amica del cuore, l’8,2% con un gruppo ristretto di persone mentre solo il 2,8% dice di sfogarsi solo con il proprio ragazzo o con nessuno.Per i maschi invece il 29% dichiara di non parlare dei propri problemi con nessuno, il 22% con l’amico del cuore e il 12,9% con un gruppo ristretto o con i genitori. In una terza domanda l’80% delle femmine e il 77% dei ragazzi dichiara di credere nell’amicizia fra i due sessi. Nell’amicizia si cerca di assumere un identità comune nel proprio gruppo, di essere uguali ai propri amici, per non essere respinti. In realtà perché un gruppo funzioni e sia vivo bisognerebbe essere piuttosto complementari.
il gruppo rafforza perchè ci si sente fra persone che la pensano come noi e ci proteggerebbero se ne avessimo bisogno, dà forza perchè ci fa sentire branco, con le spalle protette. L'appartenenza ci fa sentire meno soli e più disposti a rischiare, perchè si rischia insieme.
Il gruppo rafforza l'amicizia non ne sono sicuro, preferisco pensare che il gruppo si forma dopo aver consolidato un'amicizia, altrimenti in molti non c'è nè il tempo nè l'intimità per legarsi profondamente ad una persona.
l'altra faccai della medaglia è che, se si è abituati a confondersi col gruppo, fare delle scelte da soli è più rischioso e ci spaventa di più. Col gruppo, anche se si sbaglia, si sa che si cade in piedi, da solo invece la responsabilità del fallimento è solo nostra. Inoltre, se uno è timido o tendenzialmente gregario è portato a seguire i più estroversi e a comprtarsi per omologazione, senza far emerger il proprio io e la propria iniziativa personale.
Il gruppo rafforza l'amicizia non ne sono sicuro, preferisco pensare che il gruppo si forma dopo aver consolidato un'amicizia, altrimenti in molti non c'è nè il tempo nè l'intimità per legarsi profondamente ad una persona.
l'altra faccai della medaglia è che, se si è abituati a confondersi col gruppo, fare delle scelte da soli è più rischioso e ci spaventa di più. Col gruppo, anche se si sbaglia, si sa che si cade in piedi, da solo invece la responsabilità del fallimento è solo nostra. Inoltre, se uno è timido o tendenzialmente gregario è portato a seguire i più estroversi e a comprtarsi per omologazione, senza far emerger il proprio io e la propria iniziativa personale.