Aiuto !!!!!!!!!!x Un Temaaaaa
:(AIUTOOOOO!!!!!!Ciao a Tutti Perfavore Aiutatemi a fare questo tema entro 24/01 giovedi La traccia del tema e "I Ragazzi insidiati dal demone della Faccilità"
:O_o:|:cry
:O_o:|:cry
Risposte
eccoti qualche spunto:
Qualcuno ha parlato di "sindrome della scorciatoia", altri del "demone della facilità", per stigmatizzare una cultura, un comportamento diffuso, che tendono sempre più a scansare la fatica, le difficoltà, la sofferenza e i lavori "umili".
I giovani vedono la vita come un sentiero tutto in discesa, non come un cammino di fatica e sudore. Pochi sono disposti ad assumere la vita con le sue responsabilità. Ma crescere nella responsabilità è una delle urgenze più sentite oggi per dare senso, consistenza e identità alla nostra vita e contribuire alla vita sociale.
nel mondo dei giovani non si parla mai di responsabilità. Si direbbe che il termine viene vissuto come manipolante, ambiguo… Il farsi carico di se stessi, delle proprie azioni, delle scelte e delle decisioni che queste comportano non fa più modello stimolante. Al contrario. Fa pensare piuttosto a uomini fuori della storia presente, superati, individualisti o tormentati dal dover essere»
Prendere coscienza della necessità di assumere le nostre responsabilità e di diventare quindi uomini maturi (responsabilità = maturità) è importante: gli anni giovanili hanno questo compito. Ma per tagliare questo traguardo occorre impegnarsi seriamente nel lavoro della propria formazione. Ecco uno schema di esperienze da vivere, in base a cui rafforzare il nostro sensodi responsabilità.
- Capacità di sacrificio: essa matura nel ripetuto confronto con la serietà della vita e nella scoperta che le cose che contano sono acquisibili solo attraverso impegni seri, concreti, duraturi.
- Accettazione di sé: soprattutto mediante l’acquisizione di una corretta immagine di sé che porti a superare sia la depressione, facile nell’adolescenza, che l’autoesaltazione. Possono essere progettati confronti con gli amici, piccoli test, dibattiti centrati sugli orientamenti della vita, commenti ai fatti più drammatici che si verificano nel mondo, per favorire questa corretta immagine di sé.
- Serietà professionale: essa matura quando si riesce a controllare la leggerezza e la faciloneria nell’assumere o respingere responsabilità, nel mantenere la parola data, nel saper stare al proprio posto anche quando questo costa, nel rispettare gli altri con la puntualità, l’organizzazione, la disponibilità al cambio.
- Accettazione e confronto con il diverso da sé: significa tolleranza, capacità di dialogo, confronto sulle idee e non sulla emotività personale. Alla radice di questo atteggiamento sta l’accettazione della diversità come valore, dell’altro come persona da rispettare, anche se collocato ideologicamente in altre prospettive o proveniente da culture diverse dalla nostra.
- Disposizione al cambio: e cioè capacità di dialogare con gli altri, sospendendo il proprio giudizio e le proprie convinzioni.
- Che non si dica mai di te: «Di quello li non ti fidare: è un irresponsabile».
Qualcuno ha parlato di "sindrome della scorciatoia", altri del "demone della facilità", per stigmatizzare una cultura, un comportamento diffuso, che tendono sempre più a scansare la fatica, le difficoltà, la sofferenza e i lavori "umili".
I giovani vedono la vita come un sentiero tutto in discesa, non come un cammino di fatica e sudore. Pochi sono disposti ad assumere la vita con le sue responsabilità. Ma crescere nella responsabilità è una delle urgenze più sentite oggi per dare senso, consistenza e identità alla nostra vita e contribuire alla vita sociale.
nel mondo dei giovani non si parla mai di responsabilità. Si direbbe che il termine viene vissuto come manipolante, ambiguo… Il farsi carico di se stessi, delle proprie azioni, delle scelte e delle decisioni che queste comportano non fa più modello stimolante. Al contrario. Fa pensare piuttosto a uomini fuori della storia presente, superati, individualisti o tormentati dal dover essere»
Prendere coscienza della necessità di assumere le nostre responsabilità e di diventare quindi uomini maturi (responsabilità = maturità) è importante: gli anni giovanili hanno questo compito. Ma per tagliare questo traguardo occorre impegnarsi seriamente nel lavoro della propria formazione. Ecco uno schema di esperienze da vivere, in base a cui rafforzare il nostro sensodi responsabilità.
- Capacità di sacrificio: essa matura nel ripetuto confronto con la serietà della vita e nella scoperta che le cose che contano sono acquisibili solo attraverso impegni seri, concreti, duraturi.
- Accettazione di sé: soprattutto mediante l’acquisizione di una corretta immagine di sé che porti a superare sia la depressione, facile nell’adolescenza, che l’autoesaltazione. Possono essere progettati confronti con gli amici, piccoli test, dibattiti centrati sugli orientamenti della vita, commenti ai fatti più drammatici che si verificano nel mondo, per favorire questa corretta immagine di sé.
- Serietà professionale: essa matura quando si riesce a controllare la leggerezza e la faciloneria nell’assumere o respingere responsabilità, nel mantenere la parola data, nel saper stare al proprio posto anche quando questo costa, nel rispettare gli altri con la puntualità, l’organizzazione, la disponibilità al cambio.
- Accettazione e confronto con il diverso da sé: significa tolleranza, capacità di dialogo, confronto sulle idee e non sulla emotività personale. Alla radice di questo atteggiamento sta l’accettazione della diversità come valore, dell’altro come persona da rispettare, anche se collocato ideologicamente in altre prospettive o proveniente da culture diverse dalla nostra.
- Disposizione al cambio: e cioè capacità di dialogare con gli altri, sospendendo il proprio giudizio e le proprie convinzioni.
- Che non si dica mai di te: «Di quello li non ti fidare: è un irresponsabile».