Aiuto poesia Umberto Saba

ShesTheOne
Salve a tutti a scuola abbiamo letto la poesia di Umberto Saba "A mia moglie" e per casa dobbiamo trovare anafore,iperbati e ossimori...
Inoltre dobbiamo trovare i termini del lessico letterario e di quello quotidiano legato al mondo animale
Qualche anafora sono riuscita a trovarla e anche qualche termine del lessico letterario, ma le altre cose no =(
Qualcuno sarebbe tanto gentile da potermi aiutare :)

Aggiunto 17 ore 40 minuti più tardi:

Tu sei come una giovane
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell'andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba.
È migliore del maschio.
È come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio.
Così se l'occhio, se il giudizio mio
non m'inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun'altra donna.
Quando la sera assonna
le gallinelle,
mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali
ti quereli, e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.
Tu sei come una gravida
giovenca;
libera ancora e senza
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo
volge, ove tinge un rosa
tenero la tua carne.
Se l'incontri e muggire
l'odi, tanto è quel suono
lamentoso, che l'erba
strappi, per farle un dono.
È così che il mio dono
t'offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore.
Ai tuoi piedi un santa
sembra, che d'un fervore
indomabile arda,
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via
segue, a chi solo tenti
avvicinarsi, i denti
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre
di gelosia.
Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
s'alza,
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest'arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere;
questo che a me, che mi sentiva ed era
vecchio, annunciavi un'altra primavera.
Tu sei come la provvida
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l'accompagna.
E così nella pecchia
ti ritrovo, ed in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun'altra donna

Beh l'anafora che ho trovato nel testo è "Tu sei Come"
Grazie in anticipo per l'aiuto =)

Aggiunto 6 ore 11 minuti più tardi:

L'Ho scritta sopra...

Aggiunto 1 minuti più tardi:

l ho scritta sopra l'anafora ke ho trovato...

Aggiunto 4 ore 48 minuti più tardi:

Grazie mille sei stato gentilissimo =) =)

Risposte
coltina
metti il testo con le tue anafore che ti aiuto volentieri

Aggiunto 9 ore 32 minuti più tardi:

Tu sei come una giovane
una bianca pollastra. pollastra è colloquiale
Le si arruffano al vento enjambement
le piume, il collo china enjambement
per bere, e in terra raspa; raspare è colloquiale
ma, nell'andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba incedere è letterario per avanzare, camminare
pettoruta e superba.
È migliore del maschio.
È come sono tutte enjambement 4 versi ripetuti anche alla fine
le femmine di tutti enjambement
i sereni animali
che avvicinano a Dio.
Così se l'occhio, se il giudizio mio enjambement
non m'inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun'altra donna.
Quando la sera assonna
le gallinelle, gallinella colloquiale
mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali enjambement
ti quereli, e non sai querelare è letterario ti quereli è in iperbato
che la tua voce ha la soave e triste enjambement
musica dei pollai. musica dei pollai è una sinestesia musica è in iperbato
Tu sei come una gravida enjambement
giovenca;
libera ancora e senza enjambement ancora è in iperbato
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo enjambement
volge, ove tinge un rosa enjambement volge è in iperbato
tenero la tua carne.
Se l'incontri e muggire
l'odi, tanto è quel suono enjambement l'odi è in iperbato
lamentoso, che l'erba enjambement
strappi, per farle un dono.
È così che il mio dono enjambement
t'offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi, iperbato (ha sempre neglo occhi....)
e ferocia nel cuore.dolcezza e ferocia è un parallelismo
Ai tuoi piedi una santa enjambement
sembra, che d'un fervore iperbato di sembra
indomabile arda, arda è letterario per possiede, ha.
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via enjambement
segue, a chi solo tenti enjambement
avvicinarsi, i denti enjambement
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre
di gelosia.
Tu sei come la pavida enjambement pavida è letterario per timorosa
coniglia. Entro l'angusta enjambement angusta è letterario per stretta
gabbia ritta al vederti
s'alza, iperbato 8si aza ritta a vederti)
e verso te gli orecchi enjambement
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui enjambement
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest'arte. arte è letterario per capacità e abitudine
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere;
questo che a me, che mi sentiva ed era enjambement
vecchio, annunciavi un'altra primavera.
Tu sei come la provvida enjambement provvida è letterario
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l'accompagna.
E così nella pecchia pecchia è lettarario
ti ritrovo, ed in tutte enjambement
le femmine di tutti enjambement
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun'altra donna

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