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fligus95
commento sui primi 5 canti dell'inferno??

Risposte
Francy1982
Veronicaa, devi scrivere la fonte da cui prendi i testi...

veronica<3
Il Poeta intona il grande tema della pietà come in un "crescendo", dalle martellate terzine della rappresentazione iniziale di Minosse, via via attraverso la descrizione della bufera (con le musicalissime riprese: e come li stornei.... e come i gru..., che preannunciano l’apparizione delle due anime affannate: quali colombe...) e la rassegna delle ombre dei lussuriosi, fino all’orchestrazione del dialogo con Francesca e alla catastrofe dell’ultimo verso. E, d’altra parte, smorza in eguale misura il tema dell'inesorabilità delle pene infernali, del loro atroce automatismo, per creare, intorno alle parole della donna, una atmosfera più mite, di raccolto dolore, di quasi fraterna sollecitudine. Per quello che riguarda infine la partecipazione del Poeta, in quanto personaggio, all’episodio, notiamo come l’elemento che, nella tragedia di Paolo e Francesca, ne acuisce la compassione fino a fargli perdere i sensi, non è tanto la cronaca di amore e di morte dei due adulteri, quanto, attraverso e oltre questa cronaca, il destino umano in tutta la vastità dei suoi significati, la nostra imperfezione (non la sola fragilità di Francesca, in quanto donna), l’imperscrutabile mistero del nostro rapporto con Dio, il dramma del bene e del male, della salvezza e della perdizione. La vicenda suggerisce, nell’atto in cui rivive nella coscienza di Dante, un continuo, appassionato riferimento della dimensione dell’uomo a quella dell’Essere che lo trascende. L’episodio che ha reso immortale il quinto canto deve essere riportato alla sua problematicità originaria, visto nella pluralità di prospettive che gli derivano dal suo riflettersi nell’animo del personaggio-autore. Nel canto, quindi, Dante mette l'accento su due diversi tipi d'amore,da un lato l'amore stilnovistico nel quale è svolta la concordanza d'amore e gentilezza d'animo ma soprattutto la concezione dell'amore che è intima con lo spiritualismo religioso, facendo della donna lo strumento d'elevazione a Dio e riconoscendo nella contemplazione delle sue bellezze la potenza che i mistici attribuivano alla contemplazione del creato, opera di Dio che i due protagonisti non sono riusciti a tenere separati, l'amore che eleva, simbolo dell'anima nobile che nn necessita di corrispondenza, e l'amore dei sensi, in cui passione e desiderio diventano fonte d'ogni virtù. Si tratta dell’amor cortese che esalta anche il rapporto fuori dal matrimonio. Francesca e Paolo non sono totalmente colpevolizzati da Dante poiché egli si riconosce in Parte in questa categoria e non riesce, o non vuole, colpevolizzare la loro fragilità, la vera e unica colpa, che appartiene a tutto il genere umano e il destino che contrasta la voglia di vivere ed amare con il dovere.

Aggiunto 3 ore 19 minuti più tardi:

ok..grazie dell'informazione francy!scusa ma sono nuova e non lo sapevo!grazie

celo8
un per favore non ci stava???:D:D scherzo dai, tu prova a mettere il tuo, noi lo correggiamo:P il commento è un po' personale!!!

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