5 maggio (23247)

bebe
ciao ragazzi avrei bisogno di un autino devo fare l'analisi del 5 Maggio ma ho problemi tecnici xk ho un libro mongolo....qualcuno ha qualche cosa help me!!!!!!

Risposte
kiaramu
io stavo cercando il commento più l'analisi xò nn troppo complicato qualcuno mi potrebbe aiutare grazie mille :D

bebe
grazie mille

IPPLALA
Il lessico non è molto alto. Questo perchè il testo è scritto di getto appena saputa la notizia della morte del condottiero. Ci sono tantissimi enjambements perchè l'idea della morte e la sospensione del giudizio si protrae per tutto il componimento.
Strutturalmente è un ode, presenta diciotto strofe di sei settenari ognuna. Il primo, il terzo e il quinto verso sono sdruccioli e non rimati, il secondo, quarto e sesto verso sono tronchi e rimati. c'è una rete fissa di assonanze spoglia orba, percossa, allitterazioni immobile immemore - allitterazione della m - rime interne, anafore e gerundi. I gerundi sono importanti infatti per la sospensione del giudizio e per la vaghezza generale del componimento.
Ci sono un sacco di punteggiature che rendono il ritmo del componimento molto lento e vengono usati molti passati remoti "ei fu" "ei provò" "ei si nomò" "e sparve" "disperò" appunto perchè Manzoni si rende conto che si è perso un grande punto di riferimento che non tornerà.


Non mi viene più in mente niente... puoi andare avanti anche da sola

bebe
grazie purtroppo queste cose le avevo gia ...tipo sul lessico e sintassi...mi sono spiegata male sorry!!!!

IPPLALA
Se vuoi ti aiuto io. ti serve tutta l'analisi??

Il cinque maggio è una delle odi civili più importanti scritte dal Manzoni insieme a "marzo 1821". E' scritta di getto dopo aver saputo della morte di Napoleone la cui notizia arrivò solo dopo circa un mese in Italia.
Ciò che è più importante sottolineare è che Manzoni qui non è un poeta ma è uno storico.
Già nella "lettera a Monsier Chauvet sull'unità di luogo e di tempo nella tragedia" Manzoni aveva espresso ciò che per lui è il vero poetico e vero storico.
Il 5 maggio non è altro che la RICOSTRUZIONE STORICA DELLA VITA DI NAPOLEONE: "dall'altare alla polvere". Quindi lui non esprime nessun giudizio nei confronti di questo personaggio, anzi l' "ei fu" iniziale rappresenta proprio la sospensione manzoniana del giudizio di un oppressore; lui decide di non dare un giudizio, non dice che Napo è stato un personaggio negativo o positivo. Lascia quel giudizio ai posteri. Manzoni quindi si limita solo a ricostruire la vita di Napoleone e a rappresentare il VERO STORICO, ecco perchè è uno storico e non un poeta. Si ricalca il tema della provvidenza PROVIDA SVENTURA già espresso nell'Adelchi (coro atto IV - morte di Ermengalda). La provvidenza non allude e non esclude l'azione umana; entra in azione dopo che l'uomo ha compiuto la sua vita e non mentre ed è capace di riscattare un oppressore e renderlo oppresso come ha fatto con Ermengalda che è diventata oppressa, nonostante sia nata in un popolo di oppressori (longobardi).
Così Napoleone: attraverso la provvidenza lui riscatta la sua vita; da oppressore è diventato un oppresso.

Dreke90
cosa ti serve del 5 maggio??

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