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Ciao ho bisogno di qualcuno che mi spieghi il significato di “con troppe parole in un viavai frenetico” pezzo di poesia E SE NON PUOI LA VITA CHE DESIDERI grazie mille
Risposte
Ciao, credo tu ti riferisca a questa poesia:
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo per quanto sta in te:
non sciuparla nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano gioco balordo
degli incontri e degli inviti
fino a farne una stucchevole estranea.
Kostantinos Kavafis
Il messaggio è proprio quello che ci colpisce dalla maggior parte delle parole chiave che il poeta usa:
non sciuparla
commercio con la gente
troppe parole e in un viavai frenetico.
balìa del quotidiano gioco balordo
stucchevole estranea.
L’autore invita se stesso e l’uomo in generale a considerare quotidianamente ogni intimo desiderio del proprio io, desiderio intrinseco al proprio modo di essere e di sentire senza lasciarsi fuorviare dalle mille distrazioni accattivanti di ogni giornata che viviamo: è facile nel rapporto con gli amici, con i familiari o in situazioni che noi stessi abbiamo scelto, come le situazioni professionali o ludiche, è facile lasciarsi trascinare e “perdere minuti, ore preziose per un benessere solo momentaneo, legato a quel momento particolare di relax e soddisfazione. Trascorso quel momento, quella mattinata, quella giornata nulla però è rimasto del nostro vero progetto di vita, nulla abbiamo costruito del nostro desiderio di essere quel tipo di persona che sentiamo vera e autentica dentro di noi. Una scelta sbagliata riguardo agli studi scolastici, una scelta fuorviante riguardo ad un fidanzato o a degli amici, o riguardo all’acquisto di qualcosa e il gioco è fatto: siamo mille miglia lontano da noi stessi ed è questo
il commercio con la gente di cui parla il poeta, il viavai frenetico, il gioco balordo di tutti i giorni. Lo chiama gioco e il gioco ci piace, ne veniamo attirati, lo scegliamo per divertirci: è proprio lì la difficoltà di dire no e continuare per una direzione più faticosa, ma più diretta verso la realizzazione del proprio Io.
Il messaggio del poeta è simile a quello del filosofo Seneca quando nella sua opera DE BREVITATE VITAE si rivolge ad un amico e gli consiglia di guardare bene dentro di se per capire qual è la strada giusta verso una vita vissuta appieno; una vita molto breve, a detta di Seneca; una vita che si snoda in ore, giornate, settimane che una volta trascorse non tornano più.
Particolare attenzione, a mio parere, è la frase: per quanto sta in te. Non significa banalmente “per quanto riesci a fare”, bensì “ cercando tutto ciò che sta dentro di te e che può farti da guida nello scegliere in modo appropriato la strada da percorrere.
Spero di esserti stata d’aiuto.
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo per quanto sta in te:
non sciuparla nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano gioco balordo
degli incontri e degli inviti
fino a farne una stucchevole estranea.
Kostantinos Kavafis
Il messaggio è proprio quello che ci colpisce dalla maggior parte delle parole chiave che il poeta usa:
non sciuparla
commercio con la gente
troppe parole e in un viavai frenetico.
balìa del quotidiano gioco balordo
stucchevole estranea.
L’autore invita se stesso e l’uomo in generale a considerare quotidianamente ogni intimo desiderio del proprio io, desiderio intrinseco al proprio modo di essere e di sentire senza lasciarsi fuorviare dalle mille distrazioni accattivanti di ogni giornata che viviamo: è facile nel rapporto con gli amici, con i familiari o in situazioni che noi stessi abbiamo scelto, come le situazioni professionali o ludiche, è facile lasciarsi trascinare e “perdere minuti, ore preziose per un benessere solo momentaneo, legato a quel momento particolare di relax e soddisfazione. Trascorso quel momento, quella mattinata, quella giornata nulla però è rimasto del nostro vero progetto di vita, nulla abbiamo costruito del nostro desiderio di essere quel tipo di persona che sentiamo vera e autentica dentro di noi. Una scelta sbagliata riguardo agli studi scolastici, una scelta fuorviante riguardo ad un fidanzato o a degli amici, o riguardo all’acquisto di qualcosa e il gioco è fatto: siamo mille miglia lontano da noi stessi ed è questo
il commercio con la gente di cui parla il poeta, il viavai frenetico, il gioco balordo di tutti i giorni. Lo chiama gioco e il gioco ci piace, ne veniamo attirati, lo scegliamo per divertirci: è proprio lì la difficoltà di dire no e continuare per una direzione più faticosa, ma più diretta verso la realizzazione del proprio Io.
Il messaggio del poeta è simile a quello del filosofo Seneca quando nella sua opera DE BREVITATE VITAE si rivolge ad un amico e gli consiglia di guardare bene dentro di se per capire qual è la strada giusta verso una vita vissuta appieno; una vita molto breve, a detta di Seneca; una vita che si snoda in ore, giornate, settimane che una volta trascorse non tornano più.
Particolare attenzione, a mio parere, è la frase: per quanto sta in te. Non significa banalmente “per quanto riesci a fare”, bensì “ cercando tutto ciò che sta dentro di te e che può farti da guida nello scegliere in modo appropriato la strada da percorrere.
Spero di esserti stata d’aiuto.
Buonasera Mariiiiilienn,
la tua richiesta è poco chiara. Dovresti spiegarti meglio.
Ciao,
Giorgia.
la tua richiesta è poco chiara. Dovresti spiegarti meglio.
Ciao,
Giorgia.
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