3 DOMANDE SULLA POESIA X AGOSTO DI G. PASCOLI

roma 96
Ragazzi non ho capito qst 3 domandine riguardanti la famosa poesia di G.Pascoli, ''X Agosto'',scritta in memoria di suo padre.
1.Con quale termine l'autore definisce l'umanizzazione della rondine?
(nn capisco cosa intenda con ''umanizzazione'')
2.''e restò negli occhi aperti un grido'' che figura retorica è?
3.la parola ''opaco=privo di luce'' quale valore simbolico assume nel contesto?

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Ali Q
Provo a rispondere io. X agosto è una poesia che ricordo piuttosto bene.

1) "Umanizzare" significa rendere umano. Attribuire ad un animale gesti, comportamenti, azioni o pensieri umani vuol dire dunque "umanizzare".
Nella poesia l'autore paragona ciò che accade alla rondine (e cioè il fatto di venir uccisa prima di poter tornare al nido dove l'aspettano i suoi piccoli) a ciò che è accaduto a suo padre (che è stato ucciso prima di poter tornare a casa dai suoi bambini). Essa viene dunque umanizzata nel verso "la cena per i suoi rondinini", perchè paragonata e simile non tanto ad un animale andato in cerca di vermi, ma ad un genitore che torna a casa portando la cena ai suoi bambini che hanno fame.
Tuttavia credo che l'umanizzazione della rondine sia attuata anche al verso in cui la poesia dice "come se fosse in croce". La rondine muore "come se fosse in croce", ma questo è ovviamente solo quello che pare al poeta, che vede nella morte della rondine un significato simbolico. Nella realtà, dunque, nessun animale muore in questo modo, cioè "crocifisso": così sono invece morti degli uomini, il più importante dei quali Gesù Cristo. La rondine viene dunque "umanizzata", cioè gli si attribuisce una "qualità", un'azione, propria dell'essere umano, una morte non da animale ma da uomo. E' come se non si parlasse più di una rondine, ma di una persona. Anzi, addirittura di Gesù Cristo.
Il motivo per cui la rondine appare "crocifissa" come Gesù Cristo al poeta sta a sottilineare il fatto che essa (che nella poesia rappresenta il padre di Pascoli) è -come Cristo - un innocente ucciso dai malvagi.

2) Credo che si tratti di una SINESTESIA. la sinestesia -ti riporto la definizione di Wikipedia- è "una figura retorica che prevede l'accostamento di due termini appartenenti a due piani sensoriali diversi". Gli occhi infatti non gridano, ma vedono. E' la bocca che grida. Quindi "gridare con gli occhi" è una sinestesia.
Una delle sinestesie più celebri del mondo mi pare -ma non vorrei sbagliarmi- compaia nella Divina Commedia, quando Dante scrive di Beatrice che aveva "gli occhi che ridono".

3) Se il poeta avesse usato la parola "oscuro", avrebbe significato tenberoso, malvagio. Opaco, invece, non significa oscuro. Opaco è tutto ciò che non riflette bene la luce (il contrario di trasparente). Quindi fa pensare a qualcosa privo di luce, grigiastro, torbido.
Opaco indica dunque qualcosa di torbido, di poco chiaro. Si riferisce certamente al fatto che gli uccisori del padre di Pascoli erano ignoti e che potevano celarsi anche fra gli amici più stretti della famiglia.
Opaco indica il modo subdolo in cui hanno agito gli uccisori dell'uomo.
La parola "opaco" riferita all'atomo di male (che è la terra), contrappone poi quest'ultima alla volta celeste, che è invece brillante e piena di stelle. Aperta, ariosa, serena...infinita. Gretta, meschina e malvagia (appunto "opaca") è invece la vita al di sotto del cielo, sulla terra- atomo di male.

Questo è quanto. Spero di averti aiutato. Ciao!
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