Versioni greco, libro Ellenisti 2!!
Salve ragazzi/e ho bisogno di queste versioni tradotte, vi prego di aiutarmi se potete...grazie in anticipo.
1)Atteone sbranato dai suoi cani ( Pseudo-Apollodoro )
2)Giasone inviato da Pelia alla ricerca del Vello d'oro (Pseudo-Apollodoro)
3)La costruzione della nave Argo ( Diodoro Siculo )
4)Medea si innamora di Giasone e lo aiuta ( Pseudo-Apollodoro )
5)Giasone aggioga i tori e sbaraglia i soldati seminati (Pseudo-Apollodoro)
6)Giasone e Medea fuggono dalla Colchide ( Pseudo-Apollodoro )
7)Giasone e Medea a Corinto ( Pseudo-Apollodoro )
8)La storia di Admeto e di Alcesti ( Pseudo-Apollodoro )
9)Alcesti eroina d'amore ( Platone,Simposio )
Allego foto, scusate per la scarsa qualità. :)
1)Atteone sbranato dai suoi cani ( Pseudo-Apollodoro )
2)Giasone inviato da Pelia alla ricerca del Vello d'oro (Pseudo-Apollodoro)
3)La costruzione della nave Argo ( Diodoro Siculo )
4)Medea si innamora di Giasone e lo aiuta ( Pseudo-Apollodoro )
5)Giasone aggioga i tori e sbaraglia i soldati seminati (Pseudo-Apollodoro)
6)Giasone e Medea fuggono dalla Colchide ( Pseudo-Apollodoro )
7)Giasone e Medea a Corinto ( Pseudo-Apollodoro )
8)La storia di Admeto e di Alcesti ( Pseudo-Apollodoro )
9)Alcesti eroina d'amore ( Platone,Simposio )
Allego foto, scusate per la scarsa qualità. :)
Risposte
Medea si innamora di Giasone e lo aiuta
Non sapendo Giasone (mentre Giasone non sapeva) come avrebbe potuto aggiogare i tori, Medea ha desiderio (brama, amore) di lui (si innamora di lui): questa era figlia di Eeta e di Eiduia, figlia di Oceano, una maga (riferito a Medea). Dunque, temendo che egli venisse ucciso nell'andare contro i tori, di nascosto dal padre promise che lo avrebbe aiutato nell'aggiogamento dei tori e che gli avrebbe consegnato il vello a patto che giurasse di prendere lei come sposa e che la portasse come compagna di viaggio in Grecia. Avendo Giasone giurato, gli dà un unguento con il quale gli ordinò, quando stesse per aggiogare i tori, di spalmare lo scudo, la lancia ed il corpo: infatti, unto con questo, disse che per un solo giorno non sarebbe stato danneggiato né dal fuoco né dal ferro. Poi, gli rivelò che, seminati i denti, dalla terra sarebbero spuntati uomini armati contro di lui che diceva, qualora li avesse visti in massa, di gettare in mezzo da lontano delle pietre, e se per questo avessero combattuto tra loro, allora, (diceva) di ucciderli.
Aggiunto 14 minuti più tardi:
Giasone aggioga i tori e sbaraglia i soldati seminati
Giasone, avendo sentito questo e essendosi spalmato con l'unguento, giunto nel bosco sacro del tempio, andò in cerca dei tori, e li aggiogò sebbene lo avessero assalito con molto fuoco. Poi, dopo aver seminato i denti, dalla terra spuntarono uomini armati: egli, dove ne vedeva di più, gettando invisibilmente (senza essere visto) pietre, una volta avvicinatosi, li uccideva mentre combattevano gli uni contro gli altri.
Aggiunto 21 minuti più tardi:
Giasone e Medea fuggono dalla Colchide
Anche se i tori erano stati aggiogati, Eeta non consegnava il vello ma voleva bruciare Argo (la nave) ed uccidere i marinai. Allora, Medea, avendo preceduto (il piano del padre), di notte condusse Giasone al vello e, dopo aver addormentato insieme con Giasone con unguenti magici il drago che lo proteggeva, avendo il vello, giunse alla nave Argo. Le stava dietro anche il fratello Apsirto. Essi, allora, salparono di notte insieme a questi. Eeta, venuto a sapere le cose che erano state osate da Medea, si affrettò ad inseguire la nave. Dunque, quando Medea vide che egli era vicino, uccide il fratello e, dopo averlo fatto a pezzi, lo getta nel fondo del mare. Allora, Eeta raccogliendo le membra del figlio ritarda l'inseguimento; perciò, tornato indietro e dopo aver seppellito le membra del figlio che si erano salvate, chiamò il luogo Tomi.
Aggiunto 20 minuti più tardi:
Giasone e Medea a Corinto
Essi, allora, andarono a Corinto, e vissero 10 anni (essendo) sereni, poi, quando Creone, re di Corinto, promise in spose a Giasone la figlia Glauce, Giasone, dopo aver ripudiato Medea, la sposò. Ella, allora, avendo invocato quegli dei ai quali Giasone prestò giuramento e, avendo condannato spesso l'ingratitudine di Giasone, inviò alla sposa un peplo intriso di veleni che, una volta che ella lo ebbe indossato, si bruciò con un fuoco violento insieme con il padre che la aiutava (cercava di aiutarla), poi, uccise i figli che ebbe da Giasone, Memero e Ferete, e, dopo averli posti sul carro del Sole (trainato) da draghi alati, fuggendo su questo giunse ad Atene.
Non sapendo Giasone (mentre Giasone non sapeva) come avrebbe potuto aggiogare i tori, Medea ha desiderio (brama, amore) di lui (si innamora di lui): questa era figlia di Eeta e di Eiduia, figlia di Oceano, una maga (riferito a Medea). Dunque, temendo che egli venisse ucciso nell'andare contro i tori, di nascosto dal padre promise che lo avrebbe aiutato nell'aggiogamento dei tori e che gli avrebbe consegnato il vello a patto che giurasse di prendere lei come sposa e che la portasse come compagna di viaggio in Grecia. Avendo Giasone giurato, gli dà un unguento con il quale gli ordinò, quando stesse per aggiogare i tori, di spalmare lo scudo, la lancia ed il corpo: infatti, unto con questo, disse che per un solo giorno non sarebbe stato danneggiato né dal fuoco né dal ferro. Poi, gli rivelò che, seminati i denti, dalla terra sarebbero spuntati uomini armati contro di lui che diceva, qualora li avesse visti in massa, di gettare in mezzo da lontano delle pietre, e se per questo avessero combattuto tra loro, allora, (diceva) di ucciderli.
Aggiunto 14 minuti più tardi:
Giasone aggioga i tori e sbaraglia i soldati seminati
Giasone, avendo sentito questo e essendosi spalmato con l'unguento, giunto nel bosco sacro del tempio, andò in cerca dei tori, e li aggiogò sebbene lo avessero assalito con molto fuoco. Poi, dopo aver seminato i denti, dalla terra spuntarono uomini armati: egli, dove ne vedeva di più, gettando invisibilmente (senza essere visto) pietre, una volta avvicinatosi, li uccideva mentre combattevano gli uni contro gli altri.
Aggiunto 21 minuti più tardi:
Giasone e Medea fuggono dalla Colchide
Anche se i tori erano stati aggiogati, Eeta non consegnava il vello ma voleva bruciare Argo (la nave) ed uccidere i marinai. Allora, Medea, avendo preceduto (il piano del padre), di notte condusse Giasone al vello e, dopo aver addormentato insieme con Giasone con unguenti magici il drago che lo proteggeva, avendo il vello, giunse alla nave Argo. Le stava dietro anche il fratello Apsirto. Essi, allora, salparono di notte insieme a questi. Eeta, venuto a sapere le cose che erano state osate da Medea, si affrettò ad inseguire la nave. Dunque, quando Medea vide che egli era vicino, uccide il fratello e, dopo averlo fatto a pezzi, lo getta nel fondo del mare. Allora, Eeta raccogliendo le membra del figlio ritarda l'inseguimento; perciò, tornato indietro e dopo aver seppellito le membra del figlio che si erano salvate, chiamò il luogo Tomi.
Aggiunto 20 minuti più tardi:
Giasone e Medea a Corinto
Essi, allora, andarono a Corinto, e vissero 10 anni (essendo) sereni, poi, quando Creone, re di Corinto, promise in spose a Giasone la figlia Glauce, Giasone, dopo aver ripudiato Medea, la sposò. Ella, allora, avendo invocato quegli dei ai quali Giasone prestò giuramento e, avendo condannato spesso l'ingratitudine di Giasone, inviò alla sposa un peplo intriso di veleni che, una volta che ella lo ebbe indossato, si bruciò con un fuoco violento insieme con il padre che la aiutava (cercava di aiutarla), poi, uccise i figli che ebbe da Giasone, Memero e Ferete, e, dopo averli posti sul carro del Sole (trainato) da draghi alati, fuggendo su questo giunse ad Atene.
Speravo in una traduzione un pò diversa da quella del libro...
Beh, vedo che sono già tradotte...
Ho sostituito le foto con le altre versioni...ancora grazie mille per il tuo aiuto! ;)
Atteone sbranato dai suoi cani
Figlio di Autonoe e Aristeo fu Atteone il quale, allevato da Chirone fu istruito come cacciatore e, in seguito, successivamente sul Citerone fu sbranato dai suoi cani. E morì in questo modo, come i più dicono, perché vide Artemide mentre si lavava. E dicono che la dea subito mutò il suo aspetto in un cervo e fece diventare rabbiosi (infuse, gettò la rabbia) i 50 cani che lo seguivano dai quali fu divorato per ignoranza (ovvero, per il fatto che non riconobbero che era il loro padrone). Dunque, morto Atteone i cani che cercavano il loro padrone abbaiavano e mentre lo cercavano giunsero presso la grotta di Chirone il quale realizzò un ritratto di Atteone che pose fine anche al loro dolore.
Aggiunto 29 minuti più tardi:
Giasone inviato da Pelia alla ricerca del Vello d'oro
Giasone abitò a Iolco, Pelia fu re di Iolco dopo Creteo; a lui che aveva consultato l'oracolo riguardo al regno il dio profetizzò di guardarsi da un uomo con un sandalo solo. Dunque, egli dapprima non capì l'oracolo, ma poi successivamente lo comprese. Infatti, mentre compiva un sacrificio presso il mare in onore di Poseidone furono chiamati per questo (il sacrificio) molti altri, anche Giasone. Egli, mentre attraversava il fiume Anauro, venne con un sandalo solo poiché aveva perso l'altro sandalo nella corrente. Allora, Pelia, quando lo vide e comprendendo l'oracolo, dopo essersi avvicinato, chiese: "Che cosa faresti, se avessi il potere, se ti fosse rivelato che sarai ucciso da uno dei cittadini?". E quello disse: "gli ordinerei di portare (prendere, procacciarsi) il vello d'oro". Pelia, dopo aver sentito ciò, subito gli ordinò di andare alla ricerca del vello. Questo, dunque, si trovava in Colchide, appeso ad una quercia nel bosco di Ares, ed era protetto da un drago insonne.
Aggiunto 26 minuti più tardi:
La terza versione sarà tradotta entro le 22.00
Per le altre versioni di cui hai indicato i titoli, dovresti, come per le altre, postare il testo originale.
;)
Aggiunto 3 ore 9 minuti più tardi:
La costruzione della nave Argo
Il Ponto, a quei tempi abitato da popoli barbari ed estremamente selvaggi, era chiamato "ostile agli stranieri" (inospitale), poiché gli abitanti uccidevano gli stranieri che vi approdavano. Giasone, che aspirava alla celebrità, fece i preparativi per il suo piano. E per prima cosa, presso Pelio (monte) costruì uno scafo che per grandezza e per restante equipaggiamento superava di molto la consuetudine di allora (nel costruire navi), per il fatto che gli uomini dell'epoca navigavano su zattere e barche estremamente piccole. Perciò, quando in tutta la Grecia si fu diffusa la notizia relativa all'impresa e al progetto di costruzione della nave, non pochi dei giovani della prima nobiltà ebbero il desiderio di partecipare alla spedizione. Allora, Giasone scelse i condottieri più illustri cosicché insieme con lui erano in tutto cinquantaquattro. Tra costoro i più celebri erano Castore e Polluce e, inoltre, Eracle e Telamone. Dunque, la nave fu chiamata Argo.
Figlio di Autonoe e Aristeo fu Atteone il quale, allevato da Chirone fu istruito come cacciatore e, in seguito, successivamente sul Citerone fu sbranato dai suoi cani. E morì in questo modo, come i più dicono, perché vide Artemide mentre si lavava. E dicono che la dea subito mutò il suo aspetto in un cervo e fece diventare rabbiosi (infuse, gettò la rabbia) i 50 cani che lo seguivano dai quali fu divorato per ignoranza (ovvero, per il fatto che non riconobbero che era il loro padrone). Dunque, morto Atteone i cani che cercavano il loro padrone abbaiavano e mentre lo cercavano giunsero presso la grotta di Chirone il quale realizzò un ritratto di Atteone che pose fine anche al loro dolore.
Aggiunto 29 minuti più tardi:
Giasone inviato da Pelia alla ricerca del Vello d'oro
Giasone abitò a Iolco, Pelia fu re di Iolco dopo Creteo; a lui che aveva consultato l'oracolo riguardo al regno il dio profetizzò di guardarsi da un uomo con un sandalo solo. Dunque, egli dapprima non capì l'oracolo, ma poi successivamente lo comprese. Infatti, mentre compiva un sacrificio presso il mare in onore di Poseidone furono chiamati per questo (il sacrificio) molti altri, anche Giasone. Egli, mentre attraversava il fiume Anauro, venne con un sandalo solo poiché aveva perso l'altro sandalo nella corrente. Allora, Pelia, quando lo vide e comprendendo l'oracolo, dopo essersi avvicinato, chiese: "Che cosa faresti, se avessi il potere, se ti fosse rivelato che sarai ucciso da uno dei cittadini?". E quello disse: "gli ordinerei di portare (prendere, procacciarsi) il vello d'oro". Pelia, dopo aver sentito ciò, subito gli ordinò di andare alla ricerca del vello. Questo, dunque, si trovava in Colchide, appeso ad una quercia nel bosco di Ares, ed era protetto da un drago insonne.
Aggiunto 26 minuti più tardi:
La terza versione sarà tradotta entro le 22.00
Per le altre versioni di cui hai indicato i titoli, dovresti, come per le altre, postare il testo originale.
;)
Aggiunto 3 ore 9 minuti più tardi:
La costruzione della nave Argo
Il Ponto, a quei tempi abitato da popoli barbari ed estremamente selvaggi, era chiamato "ostile agli stranieri" (inospitale), poiché gli abitanti uccidevano gli stranieri che vi approdavano. Giasone, che aspirava alla celebrità, fece i preparativi per il suo piano. E per prima cosa, presso Pelio (monte) costruì uno scafo che per grandezza e per restante equipaggiamento superava di molto la consuetudine di allora (nel costruire navi), per il fatto che gli uomini dell'epoca navigavano su zattere e barche estremamente piccole. Perciò, quando in tutta la Grecia si fu diffusa la notizia relativa all'impresa e al progetto di costruzione della nave, non pochi dei giovani della prima nobiltà ebbero il desiderio di partecipare alla spedizione. Allora, Giasone scelse i condottieri più illustri cosicché insieme con lui erano in tutto cinquantaquattro. Tra costoro i più celebri erano Castore e Polluce e, inoltre, Eracle e Telamone. Dunque, la nave fu chiamata Argo.