Versioni di latino (69685)

ale92_ale
Ciao!
potete correggermi queste versioni per favore? Grazie mille!

Est enim et scientia comprehendenda rerum plurimarum, sine qua verborum volubilitas inanis atque inridenda est, et ipsa oratio conformanda non solum electione, sed etiam constructione verborum, et omnes animorum motus, quos hominum generi rerum natura tribuit, penitus pernoscendi, quod omnis vis ratioque dicendi in eorum, qui audiunt, mentibus aut sedandis aut excitandis expromenda est; accedat eodem oportet lepos quidam facetiaeque et eruditio libero digna celeritasque et brevitas et respondendi et lacessendi subtili venustate atque urbanitate coniuncta; Tenenda praeterea est omnis antiquitas exemplorumque vis neque legum ac iuris civilis scientia negleganda est.

Si deve possedere infatti una conoscenza di moltissime cose senza la quale la facilità delle parole è inutile e bisogna prendersi gioco e bisogna dare bella forma al discorso stesso non solo con la scelta ma anche con la collocazione delle parole e bisogna conoscere a fondo tutte le passioni degli animi che la natura ha assegnato alla nascita degli uomini di coloro che ascoltano e di placare e incoraggiare . Occorre allo stesso fine che si aggiunga una certa grazia di facezia e l’erudizione è degna a un uomo libero e la velocità e la brevità di rispondere e di provocare è unita alla sottile eleganza e finezza. Poi bisogna padroneggiare tutto il tempo antico degli esempi e non bisogna trascurare la forza né la legge né la conoscenza del diritto civile.
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Catonem vero quis nostrorum oratorum, qui quidem nunc sunt, legit? aut quis novit omnino? At quem virum, di boni! mitto civem aut senatorem aut imperatorem; oratorem enim hoc loco quaerimus. Quis illo gravior in laudando? acerbior in vituperando? in sententiis argutior? in docendo edisserendoque subtilior? Refertae sunt orationes amplius centum quinquaginta, quas quidem adhuc invenerim et legerim, et verbis et rebus inlustribus. Licet ex his eligant ea quae notatione et laude digna sint: omnes oratoriae virtutes in eis reperientur. Iam vero Origines eius quem florem aut quod lumen eloquentiae non habent? Amatores huic desunt, sicuti multis iam ante saeculis et Philisto Syracusio et ipsi Thucydidi.

Aggiunto 5 secondi più tardi:

In verità chi tra i nostri oratori che ci sono ora, legge Catone?o chi lo ha conosciuto del tutto?Ma che uomo, o dei buoni! Non parliamo del cittadino,o senatore o comandante: infatti noi in questa situazione cerchiamo l’oratore.Chi più solenne di lui nel lodare?chi più severo nel rimproverare? Chi più penetrante nei discorsi? Chi può abile nell’insegnare e esporre? Sono state conservate più di centocinquanta orazioni che ora certamente reperirei e leggerei,con illustri parole e argomenti.Da queste cose basta che si scelgano quelle che siano degne di nota e di lode; in lui si trovano tutte le virtù dell’oratoria. Già in verità le sue Origini quale fiore e quale lume di eloquenza non hanno?A questo mancano amanti,come già molti anni prima a Filisto di Siracusa e a Tucidide stesso.
GRAZIE MILLE ANCORA
Ciao :hi

Risposte
selene82
prego! :)

ale92_ale
Grazie mille :) ciaooo

selene82
mentibus è accordato con sedandis e excitandis, è la costruzione del gerundivo che si accorda con il sostantivo da esso retto, in questo caso sarebbe possibile anche la costruzione del gerundio che regge l'accusativo, quindi mentes sedando aut excitando, e poiché il gerundio è la declinazione dell'infinito, si traduce 'o con il colmare o con l'eccitare le menti'. è in ablativo perché è complemento di mezzo.

ciao!
sele

ale92_ale
Grazie tantee :D

Aggiunto 19 secondi più tardi:

vorrei chiederti alcune cose:

quod omnis vis ratioque dicendi in eorum, qui audiunt, mentibus aut sedandis aut excitandis expromenda est;

in questa frase come mai mentibus è all'ablativo? è retto da sedandis o extandis?

selene82
prima versione:

atque inridenda est: e da deridere/bisogna deriderla (si riferisce a volubilitas)

hominum generi: meglio 'alla stirpe degli uomini'

quod omnis vis ratioque dicendi in eorum, qui audiunt, mentibus aut sedandis aut excitandis expromenda est: poiché ogni forza e arte di parlare deve essere dispiegata o con il colmare o con l'eccitare le menti di coloro che ascoltano.

facetiaeque: e facezie, nom. plu.

eruditio libero digna erudizione degna di (dignus regge l'ablativo)

exemplorumque vis: e la forza degli esempi (il -que posposto equivale a un et preposto)


seconda versione:

novit: conosce, novi è perfetto con valore di presente

invenerim et legerim: potrei rinvenire e leggere, sono perfetti potenziali

in eis: in quelle, è ablativo plurale!

molto bene! :)

ciao! :hi
sele

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