Versione il dado è tratto
Post solis occasum Caesar, iumentis e proximo pistrino ad vehiculum iunctis, occultissimum iter ingressus est et cum cohortes ad flumen Rubiconem, qui provinciae eius finis erat consecutus esset, paulum constitit; dein conversus ad proximos:" Etiam nunc", inquit, "regredi possumus; quod si ponticulum transierimus, omnia nobis armis agenda erunt". Ei cunctanti id ostentum factum est. Apparuit repente quidam eximia magnitudine et forma, harundine canens; ad quem audiendum cum plurimi milites concurrissent interque eos et aeneatores, rapta ab uno tuba prosilivit ad flumen et classicum exorsus ingenti spiritu ad alteram ripam pertendit. Tunc Caesar:" Eatur", inquit, " quo (dove) deorum ostenta et inimicorum iniquitas vocat. " Alea iacta est". Statimque exercitum traiecit.
è di svetonio ed è presa da cotidie legere
è di svetonio ed è presa da cotidie legere
Risposte
Ciao Gessicuzza...
sono sil magister...nuovo tutor di latino e greco
TRADUZ.:
Dopo il tramonto del sole, aggiogati i buoi ( iumentis...iunctis ablativo assoluto ) al carro dal più vicino mulino, iniziò( 'ingressus est' ) un percorso segretissimo e, avendo raggiunto le coorti presso il fiume Rubicone, che era il confine di quella provincia, si fermò per un po' , e poi, rivolto ( 'conversus' ) ai più vicini, disse : « Ora potremmo anche ritirarci; ma se attraverseremo ( letterale : "avremo attraversato" ) questo ( "quod" : nesso relativo ) ponticello, tutto dovrà essere fatto ( "omnia agenda erunt " : perifrastica passiva ) da noi con le armi ». A lui che esitava ( "cunctanti" : participio congiunto a 'ei' ) accadde questo prodigio. All'improvviso apparve un tale ( "quidam" ) di straordinaria grandezza e bellezza, che suonava con un flauto ; ed essendo accorsi per ascoltarlo ( "ad quem audiendum": finale implicita col gerundivo )moltissimi soldati e fra di loro anche trombettieri, rubata da uno la tromba, balzò nel fiume e, intonato il segnale con la tromba con un grande soffio, si diresse all'altra riva. Allora Cesare disse : Si vada ( "eatur" congiuntivo esortativo impersonale), dove i prodigi degli dei e la malvagità dei nemici ci chiama(no). « Il dado è tratto ». E subito fece passare l'esercito.
sono sil magister...nuovo tutor di latino e greco
TRADUZ.:
Dopo il tramonto del sole, aggiogati i buoi ( iumentis...iunctis ablativo assoluto ) al carro dal più vicino mulino, iniziò( 'ingressus est' ) un percorso segretissimo e, avendo raggiunto le coorti presso il fiume Rubicone, che era il confine di quella provincia, si fermò per un po' , e poi, rivolto ( 'conversus' ) ai più vicini, disse : « Ora potremmo anche ritirarci; ma se attraverseremo ( letterale : "avremo attraversato" ) questo ( "quod" : nesso relativo ) ponticello, tutto dovrà essere fatto ( "omnia agenda erunt " : perifrastica passiva ) da noi con le armi ». A lui che esitava ( "cunctanti" : participio congiunto a 'ei' ) accadde questo prodigio. All'improvviso apparve un tale ( "quidam" ) di straordinaria grandezza e bellezza, che suonava con un flauto ; ed essendo accorsi per ascoltarlo ( "ad quem audiendum": finale implicita col gerundivo )moltissimi soldati e fra di loro anche trombettieri, rubata da uno la tromba, balzò nel fiume e, intonato il segnale con la tromba con un grande soffio, si diresse all'altra riva. Allora Cesare disse : Si vada ( "eatur" congiuntivo esortativo impersonale), dove i prodigi degli dei e la malvagità dei nemici ci chiama(no). « Il dado è tratto ». E subito fece passare l'esercito.