Versione di Tucidide, no titolo no libro

NikkyBabbans99
Salve,
Il professore ci ha dato una fotocopia con diverse versioni e ne ha assegnata una a gruppi.
A me è toccata quella che vedete in foto
Non so di che libro sia o il titolo, so solo che l'autore è Tucidide.
Essendo per un interrogazione voglio farla da me ma l'appoggio ad una tradizione già fatta è sempre utile.
Grazie mille a chi risponderà :D

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Tony83
Da un parte, se non volevano, essendo spaventati, far visita gli uni agli altri, morivano abbandonati, e molte case furono spopolate per mancanza di qualcuno che potesse curarli; d’altra parte, quelli che venivano, perivano, soprattutto coloro che operavano un po’ di virtù. Grazie al loro senso dell’onore non si risparmiavano nell’entrare nelle case degli amici, dato che alla fine addirittura i familiari interrompevano per la stanchezza anche i lamenti per quelli che morivano, vinti dal grande male. Tuttavia, maggiormente coloro che erano scampati avevano compassione per chi moriva o era ammalato, per il fatto che avevano già avuto l’esperienza della malattia e perché loro ormai erano in uno stato d’animo tranquillo. La malattia, infatti, non colpiva due volte la stessa persona in modo da ucciderla. E venivano considerati felici dagli altri, ed essi stessi, nella gran gioia del momento, avevano un po’ di vana speranza che anche in futuro non sarebbero stati danneggiati da nessun’altra malattia.
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