Versione di latino (69253)

ale92_ale
Ciao! Ecco un’altra versione di latino da correggere XD
Qualcuno potrebbe darmi una mano per favore?! Grazieeee

Utinam in Ti. Graccho Gaioque Carbone talis mens ad rem publicam bene gerendam fuisset quale ingenium ad bene dicendum fuit: profecto nemo his viris gloria praestitisset. sed eorum alter propter turbulentissumum tribunatum, ad quem ex invidia foederis Numantini bonis iratus accesserat, ab ipsa re publica est interfectus; alter propter perpetuam in populari ratione levitatem morte voluntaria se a severitate iudicum vindicavit. sed fuit uterque summus orator. Atque hoc memoria patrum teste dicimus. nam et Carbonis et Gracchi habemus orationes nondum satis splendidas verbis, sed acutas prudentiaeque plenissumas. fuit Gracchus diligentia Corneliae matris a puero doctus et Graecis litteris eruditus. nam semper habuit exquisitos e Graecia magistros, in eis iam adulescens Diophanem Mytilenaeum Graeciae temporibus illis disertissumum. sed ei breve tempus ingeni augendi et declarandi fuit.

Voglia il cielo che in Tiberio Gracco e Gaio Catone ci fosse stata una tale mente per amministrare bene lo stato, quale fu l’ingegno per dire bene: senza dubbio nessuno avrebbe superato quegli uomini in gloria.Ma uno di loro a causa di un assai agitato tribunato ,al quale era arrivato irato verso gli ottimati per l’odio del patto di Numanzia , fu ucciso dallo stato stesso; l’altro per l’eterna mancanza di serietà nella mente cittadina si difese dalla rigidezza dei giudici con una morte volontaria. Ma entrambi furono sommi oratori, e diciamo questi ricordi dei padri con un testimone. Infatti abbiamo orazioni di Carbone e Gracco,non abbastanza splendide per le parole,ma acute e pienissime di saggezza. Gracco fu abile per la cura della madre Cornelia al figlio e conoscitore della letteratura greca. Infatti ebbe sempre eccellenti maestri dalla Grecia, tra cui ormai il giovane Diofane di Mitilene , il più esperto in quei tempi in Grecia. Ma a lui fu un breve tempo di accrescere e manifestare l’ingegno.

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Sed ecce in manibus vir et praestantissimo ingenio et flagranti studio et doctus a puero C. Gracchus. Noli enim putare quemquam Brute pleniorem aut uberiorem ad dicendum fuisse. Damnum enim illius immaturo interitu res Romanae Latinaeque litterae fecerunt.
Utinam non tam fratri pietatem quam patriae praestare evoluisse! quam ille facile tali ingenio diutius si vixisset vel paternam esset vel avitam gloriam consecutus! eloquentia quidem nescio an habuisset parem neminem. grandis est verbis sapiens sententiis genere toto gravis: manus extrema non accessit operibus eius: praeclare inchoata multa perfecta non plane. Legendus inquam est hic orator Brute, si quisquam alius, iuventuti; non enim solum acuere sed etiam alere ingenium potest.

Ma ecco nelle mani un uomo di ingegno eccellente e di ardente zelo e dotto fin da fanciullo,Caio Gracco. Non vuoi infatti ritenere che questo,o Bruto, è stato più perfetto o più dotato per dire (per l’eloquenza). Infatti le lettere romane e latine subirono una grande perdita con la sua morte precoce.Voglia il cielo che avesse voluto garantire il rispetto al fratello quanto alla patria. Che (ma cos’è questo quam?) quello con un tale ingegno avrebbe facilmente conseguito , se avesse vissuto più a lungo, la gloria o paterna o ereditata! Certamente non so se nessuno ha mai avuto un’eloquenza di tal genere.E’ straordinario nelle parole, sapiente nei discorsi, solenne in ogni genere. L’ultima mano (??) non accede alle sue opere. Chiaramente incominciate molte cose perfette non apertamente. Questo oratore, io dico, o Bruto, deve essere letto dai giovani , se qualcun altro . Infatti non solo può aguzzare ma anche alimentare l’ingegno.

Grazie mille ancora :)

Aggiunto 1 giorni più tardi:

Grazie mille ad entrambi :)) Siete stati gentilissimi :D
Purtroppo faccio ancora moltissimi errori (soprattutto di grammatica :S ) .. per questo visto che è estate e ho tempo, vorrei ripassare un pò di grammatica..che argomenti mi consigliate ?!? :D
Comunque grazie Selena..sono contenta che sto migliorando ;) ho già tradotto delle versioni di greco ( prive di senso ahah) e le posterò subito!
Grazie ancora ad entrambi!! :satisfied

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selene82
Prima versione:

Atque hoc memoria patrum teste dicimus
e diciamo questo con la memoria dei padri come testimone;

fuit Gracchus diligentia Corneliae matris a puero doctus et Graecis litteris eruditus
Gracco fu istruito sin da bambino grazie alla cura della madre Cornelia ed erudito nella letteratura greca

iam adulescens: già (da) ragazzo, si riferisce a Gracco!

sed ei breve tempus ingeni augendi et declarandi fuit: ma ebbe poco tempo... ei con il verbo essere è dativo di possesso, si traduce con il verbo avere.


Seconda versione:

Noli enim putare: non pensare... noli + infinito è un modo per fare l'imperativo negativo

Noli enim putare quemquam Brute pleniorem aut uberiorem ad dicendum fuisse
Non credere infatti, o Bruto, che ci sia stato qualcuno più...

Utinam non tam fratri pietatem quam patriae praestare evoluisset!
Magari avesse voluto mostrare rispetto non tanto al fratello quanto alla patria!

quam ... facile: quanto facilmente... (quam è rafforzativo di aggettivi/avverbi)

paternam ... vel avitam gloriam: la gloria del padre o del nonno

manus extrema non accessit operibus eius
alle sue opere mancò l'ultima mano

praeclare inchoata multa perfecta non plane
chiaramente molte cose incominciate non sono state evidentemente portate a termine

P.S. Molto bene! Stai migliorando... :-) Ma non dovevi tradurre anche qualche versione di greco? ;-)

Ciao ciao,
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Risposte
salvatorelag92
Utinam in Ti. Graccho Gaioque Carbone talis mens ad rem publicam bene gerendam fuisset quale ingenium ad bene dicendum fuit: profecto nemo his viris gloria praestitisset. sed eorum alter propter turbulentissumum tribunatum, ad quem ex invidia foederis Numantini bonis iratus accesserat, ab ipsa re publica est interfectus; alter propter perpetuam in populari ratione levitatem morte voluntaria se a severitate iudicum vindicavit. sed fuit uterque summus orator. Atque hoc memoria patrum teste dicimus. nam et Carbonis et Gracchi habemus orationes nondum satis splendidas verbis, sed acutas prudentiaeque plenissumas. fuit Gracchus diligentia Corneliae matris a puero doctus et Graecis litteris eruditus. nam semper habuit exquisitos e Graecia magistros, in eis iam adulescens Diophanem Mytilenaeum Graeciae temporibus illis disertissumum. sed ei breve tempus ingeni augendi et declarandi fuit.

Volesse il cielo che in Tiberio Gracco e Gaio Catone la disposizione d’animo a ben governare lo Stato fosse tale e quale al talento per il ben parlare,certamente nessuno avrebbe superato quegli uomini in gloria. Ma uno di loro a causa di un turbo lentissimo tribunato ,al quale era arrivato carico d’ira contro i ben pensanti politicamente (c’è nel vocabolario IL) per il risentimento verso il trattato di Numanzia , venne ucciso dallo Stato stesso; l’altro per la continua mancanza di irresponsabilità nella mente cittadina con una morte volontaria si sottrasse alla severità dei giudici. Ma entrambi furono sommi oratori, e diciamo ciò basandoci soprattutto sulla testimonianza della memoria dei nostri padri. Infatti abbiamo orazioni di Carbone e Gracco,non abbastanza splendide per le parole,ma acute e pienissime di saggezza. Gracco ,grazie all’attenzione della madre Cornelia, ebbe fin da fanciullo una buona istruzione e una formazione alla cultura greca. Infatti ebbe sempre i più scelti insegnanti greci, fra questi già dall’adolescenza Diofane di Mitilene a quel tempo l’uomo più facondo in Grecia. Ma a lui fu (concesso) un breve tempo per accrescere e manifestare l’ingegno.

Aggiunto 15 minuti più tardi:

Sed ecce in manibus vir et praestantissimo ingenio et flagranti studio et doctus a puero C. Gracchus. Noli enim putare quemquam Brute pleniorem aut uberiorem ad dicendum fuisse. Damnum enim illius immaturo interitu res Romanae Latinaeque litterae fecerunt.
Utinam non tam fratri pietatem quam patriae praestare evoluisse! quam ille facile tali ingenio diutius si vixisset vel paternam esset vel avitam gloriam consecutus! eloquentia quidem nescio an habuisset parem neminem. grandis est verbis sapiens sententiis genere toto gravis: manus extrema non accessit operibus eius: praeclare inchoata multa perfecta non plane. Legendus inquam est hic orator Brute, si quisquam alius, iuventuti; non enim solum acuere sed etiam alere ingenium potest.


Ma ecco che arriviamo a Caio Gracco, un uomo di eccellente ingegno,ardente di attività e ben istruito fin dall’infanzia.
Non credere infatti,Bruto,che vi sia stato qualcuno più pienamente e riccamente dodato per eloquenza. Lo Stato romano e le lettere latine hanno infatti subito un danno a causa della sua morte prematura.Magari avesse voluto mostrare la sua devozione non tanto al fratello quanto alla patria! Con quanta facilità, se fosse vissuto più a lungo,avrebbe raggiunto,la gloria del padre o dell’avo con il talento posseduto! E non so se qualcuno abbia mai avuto un’eloquenza di tal genere. E’ grandioso nell’elocuzione,sapiente nei pensieri, imponente in ogni genere: alle sue opere mancò l’ultima mano: molto cose sono eccellentemente abbozzate.,ma non del tutto portate a compimento (plane). Io dico,Bruto,che questo oratore,se mai altri,deve essere letto dai giovani; può infatti non solo affinare,ma anche nutrile il (loro) talento.



Te le ho fatte letterali come puoi vedere! ;)

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