Versione di Greco per domani

Arya1992
Salve a tutti..ho bisogno di aiuto per questa versione di Greco..è per domani...ma non mi viene proprio...

Titolo : L'uomo e il cane
Autore : Esopo
Prima riga : Ανθρωπός τις , βουλόμενός τινας των φίλον καί συγγενων εστιάζειν
Ultima riga :

Risposte
Arya1992
purtroppo non è nessuna delle due...l'introduzione alla versione dice : Si sta preparando un pranzo sontuoso e il cane della casa crede che sia in suo onore. Ma la coda, con i suoi rapidi movimenti di compiacimento tradisce la presenza dell'animale: il cuoco lo afferra e gli fa fare una brutta fine!

Se volete vi posso scrivere la versione in greco per intero

Mario
Quando Zeus creò l'uomo, gli diede un'esistenza fugace. L'uomo però, usando la propria intelligenza, quando cominciò l'inverno si costruì una casa e lì viveva. E un giorno che ci fu molto freddo e pioveva, il cavallo, non potendo più resistere, arrivò di corsa alla casa dell'uomo e lo pregò di metterlo al riparo. Gli rispose che lo avrebbe fatto soltanto a condizione che esso gli donasse una parte dei suoi anni. Il cavallo accettò volentieri e, dopo non molto, arrivò anche il bue, che non poteva neanche lui resistere al gelo. E poiché l'uomo gli disse, come già al cavallo, che non lo avrebbe ospitato, se prima non gli avesse ceduto un certo numero di anni della sua vita, esso pure, donatagliene una parte, fu accettato. Da ultimo arrivò il cane, intirizzito dal freddo, e, ceduta una parte della sua esistenza, ottenne un riparo. Da ciò dipese che gli uomini, quando vivono il tempo assegnato loro da Zeus sono schietti e buoni, quando arrivano agli anni del cavallo sono vanagloriosi e alteri, giunti poi agli anni del bue sono autorevoli, quando infine raggiungono quelli del cane sono rabbiosi e pronti a latrare.

freddytvb
Io ne ho trovata una di Fedro che si intitola così...

Un Uomo a can rabbioso, onde fu morso,
Pane gittò ne la ferita intinto,
Che remedio opportuno essere udìo.
Dove sien molti Can' (soggiunge Esopo)
Guardati di nol far, perchè altrimente,
Ove tale mercè sia de la colpa,
Rimarem tutti de' lor denti in presa.
Malvagio oprar se lieto fine ottenga,
I pravi esempj ad imitar ne invita.

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