Versione di Arriano "Alessandro dà sepoltura ai morti e si prende cura dei feriti" prima parte
Metterò anche la seconda parte! Grazie per l'aiuto
Aggiunto 55 secondi più tardi:
Ecco la saconda parte!
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Ecco la saconda parte!
Risposte
Alessandro dà sepoltura ai morti e si prende cura dei feriti
Fra i Macedoni circa venticinque dei compagni perirono nel primo assalto; circa sessanta cavalieri, circa trenta fanti. L’indomani Alessandro li seppellì con le armi e tutto l’abbigliamento. E si prese molta cura dei feriti, recandosi personalmente da ciascuno, esaminando le ferite, chiedendo come ciascuno fosse stato colpito e consentendo che gli parlassero con orgoglio delle loro azioni. Egli seppellì anche i capi dei Persiani; inoltre, seppellì anche i mercenari greci che morirono combattendo con i nemici; quanti di loro prese prigionieri, dopo averli legati in catene, li mandò a lavorare in Macedonia, perché contro le deliberazioni prese in comune dai Greci, pur essendo Greci, avevano combattuto per i barbari contro la Grecia. Mandò poi ad Atene trecento armature persiane complete da dedicare ad Atena in città; e ordinò che vi fosse incisa questa scritta “Alessandro, figlio di Filippo, e i Greci, tranne i Lacedemoni, dai barbari che abitano l’’Asia”.
Fra i Macedoni circa venticinque dei compagni perirono nel primo assalto; circa sessanta cavalieri, circa trenta fanti. L’indomani Alessandro li seppellì con le armi e tutto l’abbigliamento. E si prese molta cura dei feriti, recandosi personalmente da ciascuno, esaminando le ferite, chiedendo come ciascuno fosse stato colpito e consentendo che gli parlassero con orgoglio delle loro azioni. Egli seppellì anche i capi dei Persiani; inoltre, seppellì anche i mercenari greci che morirono combattendo con i nemici; quanti di loro prese prigionieri, dopo averli legati in catene, li mandò a lavorare in Macedonia, perché contro le deliberazioni prese in comune dai Greci, pur essendo Greci, avevano combattuto per i barbari contro la Grecia. Mandò poi ad Atene trecento armature persiane complete da dedicare ad Atena in città; e ordinò che vi fosse incisa questa scritta “Alessandro, figlio di Filippo, e i Greci, tranne i Lacedemoni, dai barbari che abitano l’’Asia”.