Urgente. Per Domani. Aiuto

kiria
Narrant Antiochum regem Hannibalem, qui tum in exilio vitam agebat, invitavisse ad Phormionem philosophum audiendum. Nam omnibus notum erat istum de re militari peritiam maximam collegisse. Cum Hannibal pervenisset, Phormio multas horas et de ducis officiis et de armis ad bellum maxime idoneis disseruit. Omnes qui eum audiverant, sermonem eius multum eum laudabant, Hannibal tantum ( avv.) tacebat. Tum Antiochus ex eo quaesivit sententiam. Hannibal respondit se iam multos senes amentes vidisse, sed neminem tam amentem quam Phormionem. Et iure ita dixit! Nam Hannibal, qui tot annos contra Romanos pugnaverat in plurimis et durissimis proeliis, nequibat probare quendam Graecun hominem qui, cum numquam castra aut hostes vidisset, praecepta de re militari e de bello dabat.

Risposte
ShattereDreams
Raccontano che il re Antioco avesse invitato Annibale, che allora viveva in esilio, ad ascoltare il filosofo Formione. Infatti a tutti era noto che costui avesse raggiunto la massima esperienza riguardo l'arte militare. Essendo giunto Annibale, Formione parlò per molte ore sia dei doveri del comandante e sia delle armi adatte per la guerra. Tutti coloro che l'avevano ascoltato, lodavano molto il suo discorso, solo Annibale taceva. Allora Antioco gli chiese il suo parere. Annibale rispose che aveva già visto molti vecchi deliranti, ma nessuno tanto folle quanto Formione. E giustamente disse ciò! Infatti Annibale, che aveva combattuto per tanti anni contro i Romani in moltissime e durissime battaglie, non riusciva ad apprezzare un uomo Greco che, pur non avendo mai visto un accampamento o dei nemici, dava precetti riguardanti l'arte militare e la guerra.

Ciao! :)

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.