Una domanda sulla TRAGEDIA GRECA.

arutrops
Ciao :) volevo farvi una domanda su una questione che non mi è molto chiara a riguardo della tragedia greca.
Qual'è il significato della tragedia? Sono riuscita a capire il valore catartico, ma la mia prof. dice che non è solo questo...
Potreste aiutarmi?? GRAZIE :)

Risposte
arutrops
# Moro-99 :
scialla il cellulare squilla scialla scialla

mah, te lo devo ripetere?

Moro-99
scialla il cellulare squilla scialla scialla

arutrops
# Moro-99 :
allora c'erauna volta ulisse che era gay cit scialle

se hai necessità di fare il buffone c'è lo spazio apposito per il caxxxeggio, oppure, se non hai questa necessità, non rispondere proprio perchè fidati, è meglio.
Grazie :)

Moro-99
allora c'erauna volta ulisse che era gay cit scialle

arutrops
Non mi interessa ciò che dice wikipedia, sono capace di fare la ricerca su google e leggere il primo risultato :)
Ciò che ho chiesto è una spiegazione specifica riguardante il significato della tragedia :)

GattaBella
La tragedia greca è un genere teatrale nato nell'antica Grecia, la cui messa in scena era, per gli abitanti della Atene classica, una cerimonia di tipo religioso con forti valenze sociali. Sorta dai riti sacri della Grecia e dell'Asia minore, raggiunse la sua forma più significativa nell'Atene del V secolo a.C. Precisamente, la tragedia è l'estensione in senso drammatico, cioè secondo criteri prettamente teatrali, di antichi riti in onore di Dioniso, dio della natura. Come tale fu tramandata fino al romanticismo, che apre, molto di più di quanto non avesse fatto il Rinascimento, la discussione sui generi letterari.
Il motivo della tragedia greca è strettamente connesso con l'epica, ossia il mito, ma dal punto di vista della comunicazione la tragedia sviluppa mezzi del tutto nuovi: il mythos (μύθος, parola, racconto) si fonde con l'azione, cioè con la rappresentazione diretta (δρᾶμα, dramma, deriva da δρὰω, agire), in cui il pubblico vede con i propri occhi i personaggi che compaiono come entità distinte che agiscono autonomamente sulla scena (σκηνή, in origine il tendone dei banchetti), provvisti ciascuno di una propria dimensione psicologica.
I più importanti e riconosciuti autori di tragedie furono Eschilo, Sofocle ed Euripide, che affrontarono i temi più sentiti della Grecia del V secolo a.C.

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