Senofonte (210636)

giuliogiuliano16
Salve vorrei confrontare le mie versione con queste,potreste tradurmele? Grazie.

1)Ουκετι τρια η τετταρα σταδια διειχετην τω ψαλαγγε απ' αλληλων, ηνικα επαιανιζον τε οι Ελληνες και ηρχοντο αντιοι ιεναι τοις πολεμιοις. Ως δε πορευομενων εξεκυμαινε τι της φαλαγγας, το υπολειπομενον ηρξατο δρομω θειν· και αμα εφθεγξαντο παντες οιονπερ τω Ενυαλιω ελελιζουσι, και παντες δε εθεον. Λεγουσι δε ως τινες και ταις ασπισι προς τα δορατα εδουπησαν φοβον ποιουντες τοις ιπποις. Πριν δε τοξευμα εξικνεισθαι, εγκλινουσιν οι βαρβαροι και φευγουσι. Και ενταυθα δη εδιωκον μεν κατα κρατος οι Ελληνες, εβοων δε αλληλοις μη θειν δρομω, αλλ' εν ταξει επεσθαι. Τα δ' αρματα εφεροντο τα μεν δι αυτων των πολεμιων, τα δε και δια των Ελληνων κενα ηνιοχων. Οι δ' επει προιδοιεν, διισταντο εστι δ' οστις και κατεληφθη ωσπερ εν ιπποδρομω εκπλαγεις· και ουδεν μεντοι ουδε τουτον παθειν εφασαν, ουδ' αλλος δε των Ελληνων εν ταυτη τη μαχη επαθεν ουδεις ουδεν, πλην επι τω ευωνυμω τοξευθηναι τις ελεγετο.

2)Κυρος δ' ορων τους Ελληνας νικωντας το καθ' αυτους και διωκοντας, ηδομενος και προσκυνουμενος ηδη ως βασιλευς υπο των αμφ' αυτον, ουδ' ως εξηχθη διωκειν, αλλα συνεσπειραμενην εχων την των συν εαυτω εξακοσιων ιππεων ταξιν, επεμελειτο ο τι ποιησει βασιλευς. Και γαρ ηδει αυτον οτι μεσον εχοι του Περσικου στρατευματος. Και παντες δ' οι των βαρβαρων αρχοντες μεσον εχοντες το αυτων ηγουνται, νομιζοντες ουτω και εν ασφαλεστατω ειναι, ην η η ισχυς αυτων εκατερωθεν, και ει τι παραγγειλαι χρηζοιεν, ημισει αν χρονω αισθανεσθαι το στρατευμα. Και βασιλευς δη τοτε μεσον εχων της αυτου στρατιας, ομως εξω εγενετο του Κυρου ευωνυμου κερατος. Επει δε ουδεις αυτω εμαχετο εκ του αντιου ουδε τοις αυτου τεταγμενοις εμπροσθεν, επεκαμπτεν ως εις κυκλωσιν. Ενθα δη Κυρος δεισας μη οπισθεν γενομενος κατακοψη το Ελληνικον ελαυνει αντιος· και εμβαλων συν τοις εξακοσιοις νικα τους προ βασιλεως τεταγμενους και εις φυγην ετρεψε τους εξακισχιλιους, και αποκτειναι λεγεται αυτος τη εαυτου χειρι Αρταγερσην τον αρχοντα αυτων.

3σὺν τούτοις δὲ ὢν καθορᾷ βασιλέα καὶ τὸ ἀμφ' ἐκεῖνον στῖφος· καὶ εὐθὺς οὐκ ἠνέσχετο, ἀλλ' εἰπὼν Τὸν ἄνδρα ὁρῶ ἵετο ἐπ' αὐτὸν καὶ παίει κατὰ τὸ στέρνον καὶ τιτρώσκει διὰ τοῦ θώρακος, ὥς φησι Κτησίας ὁ ἰατρός, καὶ ἰᾶσθαι αὐτὸς τὸ τραῦμά φησι. παίοντα δ' αὐτὸν ἀκοντίζει τις παλτῷ ὑπὸ τὸν ὀφθαλμὸν βιαίως· καὶ ἐνταῦθα μαχόμενοι καὶ βασιλεὺς καὶ Κῦρος καὶ οἱ ἀμφ' αὐτοὺς ὑπὲρ ἑκατέρου, ὁπόσοι μὲν τῶν ἀμφὶ βασιλέα ἀπέθνῃσκον Κτησίας λέγει· παρ' ἐκείνῳ γὰρ ἦν· Κῦρος δὲ αὐτός τε ἀπέθανε καὶ ὀκτὼ οἱ ἄριστοι τῶν περὶ αὐτὸν ἔκειντο ἐπ' αὐτῷ. Ἀρταπάτης δ' ὁ πιστότατος αὐτῷ τῶν σκηπτούχων θεράπων λέγεται, ἐπειδὴ πεπτωκότα εἶδε Κῦρον, καταπηδήσας ἀπὸ τοῦ ἵππου περιπεσεῖν αὐτῷ. καὶ οἱ μέν φασι βασιλέα κελεῦσαί τινα ἐπισφάξαι αὐτὸν Κύρῳ, οἱ δ' ἑαυτὸν ἐπισφάξασθαι σπασάμενον τὸν ἀκινάκην· εἶχε γὰρ χρυσοῦν· καὶ στρεπτὸν δ' ἐφόρει καὶ ψέλια καὶ τἆλλα ὥσπερ οἱ ἄριστοι Περσῶν· ἐτετίμητο γὰρ ὑπὸ Κύρου δι' εὔνοιάν τε καὶ πιστότητα.

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Tony83
1 - Non più di tre o quattro stadi separavano i due schieramenti l'uno dall'altro, quando i Greci intonarono il peana e cominciarono a muovere contro i nemici. Procedendo, parte dello schieramento sporgeva in avanti, sicché quello rimasto indietro cominciò ad andare di corsa; e insieme cacciarono tutti quel grido di guerra che fanno risuonare in onore di Enialio, e tutti correvano. Alcuni dicono che fecero anche risuonare gli scudi contro le lance per spaventare i cavalli. Prima di essere a tiro di freccia i barbari ripiegarono e fuggirono. Qui li inseguirono i Greci a tutta forza, gridarono tra loro di non andar di corsa, ma di tener dietro conservando lo schieramento. Quanto ai carri, alcuni correvano attraverso le stesse truppe nemiche, altri anche attraverso le truppe greche, ma vuoti senza conducenti. Quando li vedevano a distanza, allargavano le file: fu colto uno di essi, stordito come in una corsa di cavalli; ma si dice che nemmeno a costui accadde nulla, né alcun altro dei Greci ebbe alcun danno in questa battaglia, tranne che, si disse, alla sinistra uno fu raggiunto da una freccia.

Aggiunto 10 minuti più tardi:

2 - Ciro, vedendo che i Greci vincevano e inseguivano le truppe di fronte, ne era lieto, e già gli uomini del suo seguito gli si prosternavano come a Re, ma non si lasciò indurre ad inseguire, ma tenendo in formazione chiusa i seicento cavalieri che erano con lui, spiava le mosse del Re. E, infatti, sapeva che occupava il mezzo dell'esercito persiano. E tutti i generali dei barbari esercitano il comando occupando il centro delle proprie truppe, ritenendo di trovarsi così nel punto più sicuro, se le loro forze si trovano da entrambe le parti, e che, se hanno qualche ordine da dare, l'esercito lo riceve in metà tempo. Allora, appunto, il Re, occupando il centro del proprio esercito, era tuttavia oltre l'ala sinistra di Ciro. E dato che nessuno di fronte si batteva con lui né con le truppe schierate a lui dinanzi, iniziava una conversione per accerchiare il nemico. Ciro, allora, temendo che, prendendolo alle spalle, facesse a pezzi il contingente greco, lo attacca di contro; e piombando con i seicento vinse le truppe schierate dinanzi al Re e mise in fuga i seimila cavalieri. Si dice anzi che lui stesso di propria mano ne abbia ucciso il comandante Artagherse.

Aggiunto 11 minuti più tardi:

3 - Mentre era con loro, scorse il re e gli uomini al suo seguito. Allora non si trattenne più, ma dopo aver detto «Ecco il mio uomo!». si lanciò contro di lui e lo ferì al petto e gli trapassò la corazza, come racconta il medico Ctesia, che sostiene di aver curato di persona la ferita.
Ma proprio mentre lo colpiva, qualcuno gli vibrò con forza un colpo di giavellotto sotto l’occhio. Allora combattendo sia il re sia Ciro sia i rispettivi uomini, quanti morirono tra i sudditi del re lo riferisce Ctesia, infatti, era con lui. Ciro stesso morì, e assieme a lui gli otto più valorosi del suo seguito.
Si racconta che Artapate, il più fidato tra gli sceptuchi, appena vide Ciro a terra, balzato dal cavallo si gettò sul suo corpo.
E alcuni dicono che il re abbia dato l’ordine di trucidarlo sul corpo di Ciro; altri, invece, affermano che, dopo aver sguainato la scimitarra, si sia tagliato di suo pugno la gola: infatti, aveva una scimitarra d’oro; e portava anche una collana, bracciali e altri monili, come usano i nobili persiani; infatti, era stimato da Ciro per il suo affetto e la sua lealtà.

;)
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