Pensieri sulla felicità e sul pudore (Aristotele)

melania.castucci.1
ciao a tutti, non riesco a tradurre questa versione,mi aiutereste? mi servirebbe entro stasera graziee in anticipo!!

Risposte
melania.castucci.1
grazie mille!!

Tony83
Per la felicità c'è bisogno sia di una completa virtù sia di una vita compiuta. Infatti, innumerevoli trasformazioni ed eventi di ogni genere si verificano durante la vita ed è possibile che il molto fortunato incappi in terribili disgrazie nella vecchiaia come si racconta tra i Troiani riguardo a Priamo: infatti, solo dopo la morte siamo fuori (liberi) dai mali e dalle sventure. Perciò, Solone diceva che è necessario attendere la fine della vita prima di ritenere uno felice. Parliamo del pudore non come di una virtù né come un disonore ma piuttosto come una passione. Infatti, il pudore è definito come paura di infamia ed è molto vicino alla paura riguardo alle cose terribili. Inoltre, la passione non si adatta ad ogni età ma solo alla giovinezza: infatti, riteniamo che i giovani sono sensibili e che sono distolti dagli errori dal pudore; invece, riteniamo che i più anziani sono distolti dalla ragione.

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