L'usignolo e lo sparviero
Ciao! Avrei urgente bisogno della versione di greco n. 7 a pagina 297 "l'usignolo e lo sparviero" dal libro ellenistì 2.
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L'usignolo e lo sparviero
Un usignolo che giaceva su un'alta quercia cantava come consuetudine. Uno sparviero, avendolo visto, poiché mancava di cibo, dopo essere piombato su lo afferrò. Allora, quello che stava per essere divorato lo pregò di liberarlo dicendo che egli stesso non era adatto a riempire il ventre di uno sparviero; ma occorreva che lui stesso, se mancava di cibo, si volgesse ad uccelli più grandi. E quello, rispondendo disse: "Ma io sarei stupido se, dopo aver lasciato andare l'effettiva preda nelle mani, seguissi le cose che non ancora si presentano".
La favola mostra che anche tra uomini sono così stolti quelli che per la speranza di cose più grandi lasciano andare quelle che hanno tra le mani.
Un usignolo che giaceva su un'alta quercia cantava come consuetudine. Uno sparviero, avendolo visto, poiché mancava di cibo, dopo essere piombato su lo afferrò. Allora, quello che stava per essere divorato lo pregò di liberarlo dicendo che egli stesso non era adatto a riempire il ventre di uno sparviero; ma occorreva che lui stesso, se mancava di cibo, si volgesse ad uccelli più grandi. E quello, rispondendo disse: "Ma io sarei stupido se, dopo aver lasciato andare l'effettiva preda nelle mani, seguissi le cose che non ancora si presentano".
La favola mostra che anche tra uomini sono così stolti quelli che per la speranza di cose più grandi lasciano andare quelle che hanno tra le mani.
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