L'ostracismo di Temistocle
Versione 9 pagina 114 di Ellenisti 2.
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L’ostracismo di Temistocle
Nonostante Temistocle godesse di grande fama grazie alla sua virtù, lo accusarono di tradimento, dicendo che era grandissimo amico di Pausania, e insieme con questo aveva consegnato a tradimento la Grecia a Serse. Quantunque Temistocle fosse accusato, in quella circostanza fu assolto dal crimine di tradimento. Perciò, all’inizio dopo l’assoluzione era grande presso gli Ateniesi: infatti, lo amavano sommamente per ciò che aveva fatto; ma, dopo di ciò, alcuni temendo la sua autorità, altri, invece, essendo invidiosi della sua fama, si dimenticarono dei benefici, cercavano di diminuire la sua forza e il suo animo elevato. Dunque, per prima cosa lo bandirono dalla città, apportando a lui questo (metodo) chiamato ostracismo che fu legge ad Atene dopo la cacciata dei tiranni, quelli del seguito di Pisistrato. La legge era siffatta. Ciascuno dei cittadini scriveva su un coccio il nome di colui che sembrava soprattutto poter abbattere la democrazia: colui che aveva il maggior numero di cocci, era legge di andare in esilio dalla patria per cinque anni. Sembra che gli Ateniesi deliberarono ciò, non per punire la malvagità, ma affinché i propositi dei magistrati fossero piuttosto nobili a causa dell’esilio. Dunque, Temistocle così andò in esilio ad Argo.
Nonostante Temistocle godesse di grande fama grazie alla sua virtù, lo accusarono di tradimento, dicendo che era grandissimo amico di Pausania, e insieme con questo aveva consegnato a tradimento la Grecia a Serse. Quantunque Temistocle fosse accusato, in quella circostanza fu assolto dal crimine di tradimento. Perciò, all’inizio dopo l’assoluzione era grande presso gli Ateniesi: infatti, lo amavano sommamente per ciò che aveva fatto; ma, dopo di ciò, alcuni temendo la sua autorità, altri, invece, essendo invidiosi della sua fama, si dimenticarono dei benefici, cercavano di diminuire la sua forza e il suo animo elevato. Dunque, per prima cosa lo bandirono dalla città, apportando a lui questo (metodo) chiamato ostracismo che fu legge ad Atene dopo la cacciata dei tiranni, quelli del seguito di Pisistrato. La legge era siffatta. Ciascuno dei cittadini scriveva su un coccio il nome di colui che sembrava soprattutto poter abbattere la democrazia: colui che aveva il maggior numero di cocci, era legge di andare in esilio dalla patria per cinque anni. Sembra che gli Ateniesi deliberarono ciò, non per punire la malvagità, ma affinché i propositi dei magistrati fossero piuttosto nobili a causa dell’esilio. Dunque, Temistocle così andò in esilio ad Argo.
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