Lingua Omerica
Salve! Mi servirebbe, gentilmente, del materiale (appunti/schede etc) riguardante i principali fenomeni linguistici della lingua omerica. Purtroppo ciò che circola sul web non è molto esaustivo. Grazie in anticipo! :)
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LA LINGUA OMERICA
Poiché l’epica fu a lungo composta e recitata oralmente, la lingua omerica presenta un carattere estremamente composito che non corrisponde a un unico gruppo dialettale. Tuttavia, non si tratta della somma di elementi tratti da dialetti parlati ma del risultato della secolare elaborazione poetica degli aedi. La lingua omerica è dunque una lingua d’arte e, in quanto tale, sostanzialmente artificiale. La redazione finale dei poemi omerici è stata concepita in un dialetto ionico.
ARCAISMI
1. Tmesi, vale a dire la separazione (o meglio, la non unione) della preposizione dal relativo verbo.
2. Conservazione dell’approssimante labiovelare in tutte le posizioni: non è rappresentata graficamente dal digamma ma è possibile ricostruirne la presenza.
3. Suffiso strumentale -φι.
4. Patronimici in -ιος.
5. Conservazione del duale sia in forme nominali sia in forme verbali.
6. Assenza dell’aumento.
7. Assenza dell’articolo.
8. Arcaismi del sistema verbale.
FORME EOLICHE
1. Forme tessaliche: presenza di forme non assibilate (es.: accanto a πρός compare προτί o ποτί); deisnenza -μεν sia negli infiniti atematici sia in quelli tematici.
2. Forme eoliche orientali: ζα- per δια-; geminazione in ὅππως etc.; baritonesi; psilosi; desinenza dell’infinito in -μεναι.
3. Esito labiale della labiovelare + [e] (es.:πέλω
Poiché l’epica fu a lungo composta e recitata oralmente, la lingua omerica presenta un carattere estremamente composito che non corrisponde a un unico gruppo dialettale. Tuttavia, non si tratta della somma di elementi tratti da dialetti parlati ma del risultato della secolare elaborazione poetica degli aedi. La lingua omerica è dunque una lingua d’arte e, in quanto tale, sostanzialmente artificiale. La redazione finale dei poemi omerici è stata concepita in un dialetto ionico.
ARCAISMI
1. Tmesi, vale a dire la separazione (o meglio, la non unione) della preposizione dal relativo verbo.
2. Conservazione dell’approssimante labiovelare in tutte le posizioni: non è rappresentata graficamente dal digamma ma è possibile ricostruirne la presenza.
3. Suffiso strumentale -φι.
4. Patronimici in -ιος.
5. Conservazione del duale sia in forme nominali sia in forme verbali.
6. Assenza dell’aumento.
7. Assenza dell’articolo.
8. Arcaismi del sistema verbale.
FORME EOLICHE
1. Forme tessaliche: presenza di forme non assibilate (es.: accanto a πρός compare προτί o ποτί); deisnenza -μεν sia negli infiniti atematici sia in quelli tematici.
2. Forme eoliche orientali: ζα- per δια-; geminazione in ὅππως etc.; baritonesi; psilosi; desinenza dell’infinito in -μεναι.
3. Esito labiale della labiovelare + [e] (es.:πέλω
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