La Grecia della polis, entrate per favore
La Grecia della polis...
scrivi un testo logicamente coerente di circa 10 righe dedicato alla civiltà greca, in cui utilizzerai le parole "polis" "oikos" "demos" "aristoi" " metropoli" "tyrannos" nel loro significato antico. Infine scrivi un testo semplice ma coerente di circa 15 righe dedicato alla vita politica dei nostri giorni, in cui utilizzerai sei parole di uso oggi comune, ciascuna derivata da quelle antiche sopra indicate
scrivi un testo logicamente coerente di circa 10 righe dedicato alla civiltà greca, in cui utilizzerai le parole "polis" "oikos" "demos" "aristoi" " metropoli" "tyrannos" nel loro significato antico. Infine scrivi un testo semplice ma coerente di circa 15 righe dedicato alla vita politica dei nostri giorni, in cui utilizzerai sei parole di uso oggi comune, ciascuna derivata da quelle antiche sopra indicate
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Organo civile di riferimento dell'Antica Grecia era la polis, una vera e propria città stato, per certi versi indipendente e autonoma, caratterizzata da una struttura sociale organizzata in oikoi diversi di stampo aristocratico, i ghenòi o aristoi, ciascuno con un proprio capostipite mitico, e il demos, o popolino, di origini meno illustri. La contrapposizione tra queste due realtà ha più volte generato momenti di frizione, spesso sfruttati da capipopolo in grado di ergersi a rappresentanti di una o dell'altra rappresentanza cittadina e tramutarsi in tyrranòi, leader capaci di governare con poteri straordinari.
Un'anticipatazione, questa, per certi versi, della regalità di epoca alessandrina che col grande condottiero macedone prima e con i suoi successori poi, tramutò la concezione del potere assoluto dei tyrranoi in un potere dinastico. E' in questa fase che le città si svuotano di poteri amministrativi, ora concentrati nelle mani del sovrano, ma che, nello stesso tempo, assumono grande rilievo ideologico tramite nuove fondazioni (Alessandria d'Egitto ad esempio) e grandi opere architettoniche in grando di tramutarle in vere e proprie metropoli di diverse migliaia di abitanti. O, meglio, sudditi.
(intanto scrivi questo).
Un'anticipatazione, questa, per certi versi, della regalità di epoca alessandrina che col grande condottiero macedone prima e con i suoi successori poi, tramutò la concezione del potere assoluto dei tyrranoi in un potere dinastico. E' in questa fase che le città si svuotano di poteri amministrativi, ora concentrati nelle mani del sovrano, ma che, nello stesso tempo, assumono grande rilievo ideologico tramite nuove fondazioni (Alessandria d'Egitto ad esempio) e grandi opere architettoniche in grando di tramutarle in vere e proprie metropoli di diverse migliaia di abitanti. O, meglio, sudditi.
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