Il peggiore tra gli achei: tersite
ragazzi, avete per caso la traduzione della versione di greco "il peggiore tra gli achei: tersite" ? se si, fatemi sapere!! grazie in anticipo
Risposte
avevo già fatto cmq grazie mille ho potuto controllare gli errori ;) auguri!
Potevi mettere l'inizio e la fine...comunque spero sia questa:
Nell'Acaia con l'erezione di templi.
Nato dalla stessa stirpe, solo Acrisio, il figlio di Abante,
era rimasto a bandire il dio dalle mura di Argo,
la sua città, e a fargli guerra, non ritenendolo figlio
di Giove, come schiatta di Giove non riteneva
Perseo, che Dànae aveva concepito da una pioggia d'oro.
Ma presto lo stesso Acrisio, tanta è la forza della verità,
si pentì sia di avere offeso Bacco, sia d'aver misconosciuto
il nipote: assunto in cielo il primo, l'altro stava portando in patria,
solcando l'aria rarefatta con un fruscio d'ali,
a memoria indelebile, le spoglie di un mostro cinto di serpi:
e mentre trionfante si librava sulle sabbie di Libia,
dalla testa della Gòrgone caddero alcune gocce di sangue,
che, assorbite dal suolo, diedero vita alle specie dei serpenti:
per questo quella regione è infestata da un'infinità di rettili.
Da lì, spinto dal variare dei venti per l'immensità del cielo,
come una nube gonfia di pioggia, Perseo vagò ora qua,
ora là, osservando dall'alto dello spazio giù
in lontananza la terra nel suo volo sull'universo intero.
Tre volte vide le Orse gelide, tre volte le chele del Cancro,
trascinato un tempo a ponente, l'altro dove sorge il sole.
E già tramontava il giorno: temendo d'abbandonarsi alla notte,
si fermò nel territorio di Esperia, nel regno di Atlante,
per concedersi un po' di riposo finché Lucifero
non svegliasse i bagliori di Aurora e Aurora il carro del giorno.
Questo Atlante, figlio di Giàpeto, era di statura enorme,
più di qualsiasi uomo: regnava sul lembo estremo
della terra e del mare, dove le onde accolgono
i cavalli ansanti e il cocchio affaticato del Sole.
Migliaia di greggi aveva e altrettanti armenti che vagavano
nei prati, e nessun vicino premeva ai suoi confini.
Sugli alberi fronde smaglianti per lo sfavillio
dell'oro coprivano rami d'oro, frutti d'oro.
«Straniero,» gli disse Perseo, «se hai in lode la gloria
di una grande stirpe, io sono della stirpe di Giove;
se ammiri le grandi gesta, le mie ammirerai.
L'ho trovata tra gli appunti che aveva la mia mamma, spero vada bene perchè io non me ne intendo di greco.
ciao e auguri :hi :hi
Nell'Acaia con l'erezione di templi.
Nato dalla stessa stirpe, solo Acrisio, il figlio di Abante,
era rimasto a bandire il dio dalle mura di Argo,
la sua città, e a fargli guerra, non ritenendolo figlio
di Giove, come schiatta di Giove non riteneva
Perseo, che Dànae aveva concepito da una pioggia d'oro.
Ma presto lo stesso Acrisio, tanta è la forza della verità,
si pentì sia di avere offeso Bacco, sia d'aver misconosciuto
il nipote: assunto in cielo il primo, l'altro stava portando in patria,
solcando l'aria rarefatta con un fruscio d'ali,
a memoria indelebile, le spoglie di un mostro cinto di serpi:
e mentre trionfante si librava sulle sabbie di Libia,
dalla testa della Gòrgone caddero alcune gocce di sangue,
che, assorbite dal suolo, diedero vita alle specie dei serpenti:
per questo quella regione è infestata da un'infinità di rettili.
Da lì, spinto dal variare dei venti per l'immensità del cielo,
come una nube gonfia di pioggia, Perseo vagò ora qua,
ora là, osservando dall'alto dello spazio giù
in lontananza la terra nel suo volo sull'universo intero.
Tre volte vide le Orse gelide, tre volte le chele del Cancro,
trascinato un tempo a ponente, l'altro dove sorge il sole.
E già tramontava il giorno: temendo d'abbandonarsi alla notte,
si fermò nel territorio di Esperia, nel regno di Atlante,
per concedersi un po' di riposo finché Lucifero
non svegliasse i bagliori di Aurora e Aurora il carro del giorno.
Questo Atlante, figlio di Giàpeto, era di statura enorme,
più di qualsiasi uomo: regnava sul lembo estremo
della terra e del mare, dove le onde accolgono
i cavalli ansanti e il cocchio affaticato del Sole.
Migliaia di greggi aveva e altrettanti armenti che vagavano
nei prati, e nessun vicino premeva ai suoi confini.
Sugli alberi fronde smaglianti per lo sfavillio
dell'oro coprivano rami d'oro, frutti d'oro.
«Straniero,» gli disse Perseo, «se hai in lode la gloria
di una grande stirpe, io sono della stirpe di Giove;
se ammiri le grandi gesta, le mie ammirerai.
L'ho trovata tra gli appunti che aveva la mia mamma, spero vada bene perchè io non me ne intendo di greco.
ciao e auguri :hi :hi
grazie mille, sono nuova non so bene come funziona!! :)
sposto io nella sezione di greco!!! :)
Puoi scrivere il testo da tradurre?
ah un'altra cosa: dovresti postare la la domanda nella sezione "greco", cioè qui:
https://forum.skuola.net/greco/
ah un'altra cosa: dovresti postare la la domanda nella sezione "greco", cioè qui:
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