I veri beni (II) [VITRUVIO]

IlGuista
ciao raga avrei bisogno di questa versione

i veri beni (II) [VITRUVIO]

inizio: epicurus vero non dissimiliter......fine:....ad summum exitum vitae.

Risposte
paraskeuazo
Bene allora chiudo.

IlGuista
risolto il problema grazie!!

giasoneit
scrivi correttamente che versione è o se è risolto problema . Ciao

cinci
Ai quali con Apollo mostrò di darsi dopo tre giorni, quel giorno stesso furono trovati
morti.

Però servirebbe il contesto

IlGuista
mi serviva in particolare questa frase:

QUIBUS APOLLO SE ID DATURUM OSENDIT POST EIUS DIEI DIEM TERTIUM; EO DIE MORTUI SUNT REPERTI.

cinci
Nulla...

IlGuista
no ragazzi scusate ma ho sbagliato versione era quella sotto...quindi CLEOBI E BITONE di CICERONE

inizio: deorum immortalium iudicia rhetores....fine:....eo die mortui sunt reperti

rapper
Ecco la traduzione:

Epicurus vero non dissimiliter ait: pauca sapientibus fortunam tribuere, quae autem maxima et necessaria sunt, animi mentisque cogitationibus gubernari. Haec ita etiam plures philosophi dixerunt. Non minus poetae, qui antiquas comoedias graece scripserunt, easdem sententias versibus in scaena pronuntiaverunt, ut Crates, Chionides, Aristophanes, maxime etiam cum his Alexis, qui Athenienses ait oportere ideo laudari, quod omnium Graecorum leges cogunt parentes a liberis, Atheniensium non omnes nisi eos, qui liberos artibus erudissent. Omnia enim munera fortunae cum dantur, ab ea faciliter adimuntur; disciplinae vero coniunctae cum animis nullo tempore deficiunt, sed permanent stabiliter ad summum exitum vitae.
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Certo Epicuro non diversamente afferma che pochi beni la fortuna assegna ai sapienti,ma quelli che sono i più grandi e necessari sono governati dai pensieri dell'animo e della mente.Diversi filosofi altresì così espressero queste considerazioni.Nondimeno dei poeti che scrissero in greco antiche commedie pronunciarono sulla scena in versi gli stessi pensieri ,come Eucrate,Chionide,Aristofane,sopratutto anche con costoro Alessi,che afferma essere opportuno che gli Ateniesi siano lodati per il motivo che le leggi di tutti i Greci sanciscono che i genitori siano mantenuti dai figli,quelle degli Ateniesi non tutti i genitori ma solo quelli che istruirono i figli nelle arti.Poichè tutti i doni della fortuna come sono dati da essa sono facilmente tolti,invece le scienze congiunte alle facoltà spirituali non vengono mai meno, ma permangono facilmente fino all'estrema fine della vita.

Ciao :hi

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