Greco : 3° declinazione

-selena-
Salve ! Sto ripassando la 3° declinazione in greco ,ma sul libro è spiegata tipo in 20 pagine -.-
ma è necessario che io sappia tutte le particolarità? Cosa devo sapere? Tanto per ogni tema (in nasale,dentale ecc) le desinenze non cambiano no? Varia solo il nominativo...voi cosa sapete e vi ricordate della 3°declinazione ?
Vi ringrazio. Ciaoooo

Aggiunto 1 giorni più tardi:

Grazieee
praticamente l'importante è che io sappia le desinenze..poi se il genitivo è sigmatico o no mi interessa poco perchè lo vedo sul dizionario no??

Aggiunto 1 giorni più tardi:

Grazie :move

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ale92t
Ciao Selena

Cerco di sintetizzartela nella maniera più semplice possibile.

La terza declinazione è la declinazione più articolata e ricca di temi; comprende sostantivi maschili, femminili e neutri. Essa è atematica perchè, rispetto alla prima e alla seconda, caratterizzate rispettivamente dalle vocali tematiche -a ed -o non presenta alcun suffisso vocalico che si interponga tra il tema del sostantivo e la desinenza; perciò le desinenze si uniscono direttamente al tema.
Il tema dei sostantivi, che può uscire in consonante, in vocale dolce (ι,υ) o in dittongo (αυ,ευ,ου) si ricava togliendo la desinenza -ος del genitivo singolare λαμπάς,λαμπάδος (λαμπάδ-); ὀδών,ὀδόντος (tema: ὀδόντ-); δελφίς,δελφῖνος (tema:δελφίν-). Il nominativo invece può presentare forme diverse.
Queste sono le desinenze utilizzate:

SINGOLARE:

MASCHILE E FEMMINILE:

NOM: -ς/zero
GEN: -ος
DAT: -ι
ACC: -α/-ν
VOC: -ς/zero

NEUTRO:

NOM: zero
GEN: -ος
DAT: -ι
ACC: zero
VOC: zero

DUALE:

MASCHILE, FEMMINILE, NEUTRO:

NOM,ACC,VOC: -ε
GEN,DAT: -οιν

PLURALE:

MASCHILE E FEMMINILE:

NOM: -ες
GEN: -ων
DAT: -σι(ν)
ACC: -ας/-ς
VOC: -ες

NEUTRO:

NOM: -α
GEN: -ων
DAT: -σι(ν)
ACC: -α
VOC: -α

A seconda dell'uscita del tema la declinazione può presentare qualche particolarità.

I temi in LABIALE (π,β,φ) e gutturale (κ,γ,χ) sono tutti maschili e femminili, e al nominativo singolare, che è sigmatico, la labiale, unendosi con la -ς dà vita a ψ( λαῖλαψ λαίλαπ-ος), la velare diventa invece ξ (τέττιξ, τέττιγ-ος); lo stesso fenomeno si verifica per il dativo plurale con la desinenza -σι. Il vocativo singolare è uguale al nominativo.

I temi in DENTALE (τ,δ,θ) presentano, rispetto a quelli in labiale e velare, una flessione più complessa.
Nel nominativo singolare dei nomi maschili e i femminili( che sono sigmatici) e ad dativo plurale ( desinenza -σι) la dentale del tema davanti a ς cade (βαρύτης βαρύτητ-ος).
I nomi neutri al nominativo presentano il puro tema, che però perde la dentale finale, che cade anche davanti al -σι del dativo plurale ( στόμα,στόματ-ος). Come in tutti i neutri, i tre casi diretti sono uguali tra di loro.

I temi in NASALE-DENTALE (-ντ) sono sostantivi prevalentemente maschili. Questi temi servono per lo più a formare i participi presenti attivi.
Se il tema del sostantivo termina in -αντ, il nominativo singolare è sigmatico, con caduta del gruppo -ντ (ἐλέφας,ἐλέφανt-ος), che avviene ovviamente anche al dativo plurale, e allungamento della vocale prima della desinenza; se il tema è in -oντ, il nominativo è invece asigmatico, con la caduta del -t (λέων,λέοντ-ος) e allungamento apofonico della vocale prima della desinenza.

I temi in NASALE -v- sono soprattutto maschili. I temi in -εν e -ον presentano il nominativo singolare asigmatico con allungamento apofonico della vocale prima la desinenza che si mantiene breve in tutta la flessione (λιμήν,λιμέν-ος); in alcuni sostantivi la vocale lunga si mantiene per tutta la flessione.
i temi in -αν sono molto rari, caratterizzati da qualche sostantivo asigmatico;
i temi in -iv si presentano invece sigmatici con caduta del v davanti al ς (δελφίς,δελφῖνος);
i temi in -uv, più rari, possono essere sigmatici con caduta del v o asigmatici.

I temi in LIQUIDA (-λ,-ρ): l'unico sostantivo in λ è ἃλς,ἁλός, che ha il nominativo sigmatico; i temi in -ρ sono sostantivi prevalentemente maschili e femminili: si presentano asigmatici al nominativo, con allungamento apofonico della vocale prima la desinenza. Vi sono nomi che hanno un allungamento apofonico solo al nominativo(ρήτωρ ρήτορος) e nomi che conservano la vocale lunga per tutta la declinazione.
Vi sono alcuni nomi in -ρ che presentano l'apofonia per tutta la flessione: sono sostantivi in -τηρ- (come πάτήρ, πατρός) presentano la forma -τηρ con grado apofonico allungato nel nominativo singolare, il grado zero -τρ nel genitivo e dativo singolare e nel dativo plurale, e il grado medio -τερ in tutti gli altri casi.

i temi in -σ- elidente sono sostantivi prevalentemente neutri. Essi perdono il σ finale del tema che cade, determinando normali contrazioni.
Abbiamo temi in -εσ .Un esempio è rappresentato dal sostantivo γένος: nel genitivo γένεσος, il σ si elide, provocando la contrazione tra ε e o = ου : da qui la forma γένους; questo meccanismo procede per tutta la declinazione.
Nei nomi a temi in -ας la flessione è analoga a quelli in -εσ.

Queste sono le nozioni-base di formazione dei sostantivi sulla terza declinazione, con le principali particolarità. Ovviamente, essa è ricchissima di particolarità, per le quali ti aiuta molto spesso il dizionario.

Ti consiglio di dare uno sguardo anche a questa tabella: http://voti.salesianitreviglio.it/LinkClick.aspx?fileticket=wvPyYEoSiPs%3D&tabid=117&mid=592&language=it-IT

Se hai qualche dubbio più specifico non esitare a chiedere :)

:hi

Aggiunto 1 giorni più tardi:

si selena, è importantissimo conoscere le desinenze ma è anche molto importante conoscere le regole che ti ho scritto, soprattutto gli "effetti" dovuti all'incontro del ς con la labiale, gutturale,ecc... Ovviamente queste regole sono fondamentali e necessarie per poter risalire al nominativo e quindi poter trovare la parola sul dizionario. Se abbiamo ad esempio il dativo singolare τέττιγ-ι, per poter risalire al nominativo è necessario sapere che la gutturale(in questo caso γ), dall'incontro con il ς, dà vita alla ξ , quindi il nominativo sarà τέττιξ.
Non preoccuparti, non è così difficile come sembra: con un pò di pratica tutto verrà molto naturale.

:hi
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