è urgente grazie...versioni...latino!!!

miticaaa
qualcuno ha la traduzione della versione "norme di comportamento per una vita sana"
"una gara di...scortesie...grazie

m fareste un piacere se aveste la traduzione di Igino "SUICIDIO DI AIACE TELAMONIO"(hectore sepulto,...in acie contendit.)

Risposte
SuperGaara
Leggi nell'altro thread

Intanto chiudo questo

miticaaa
e le altre...dai....

SuperGaara
2) Ariovistus Caesari dicit:-venisti in Galliam cum magno exercitu

Ariovistus Caesari dixit eum in Galliam cum magno exercitu venisse

miticaaa
se le riuscivo a farle da sola nn kiedevo l'aiuto a qst sito...nn c riesco prorpio...daiiiiiii....falllo x me....

SuperGaara
Finchè hai questo spirito è ovvio che non ci riuscirai!

miticaaa
credimi nn la so fare...è mezzanotte...falle tu x me...t prego....grazieeeeeee

SuperGaara
Provaci almeno, fai la seconda che te la controllo

miticaaa
dai me le puoi afre tu..sn un po imbranata col latino....please.....

SuperGaara
1) Ariovistus Caesari dixit:-veni in Galliam cum magno exercitu.

Ariovistus Caesari dixit se in Galliam cum magno exercitu venisse

Devi semplicemente togliere la parte di discorso diretto e trasformarla in una infinitiva (acc+infinito) o completiva (ut+congiuntivo).

miticaaa
grazie supergara...t volevo kiedere se saoevi fare questo esercizio o kiedi un po in giro...grazie


trasforma le seguenti frasi eliminando il discorso diretto.
1)Ariovistus Caesari dixit:-veni in Galliam cum magno exercitu.
2)Ariovistus Caesari dicit:-venisti in Galliam cum magno exercitu.
3)Puer matri dicit:-potionem non sumam.
4)Duci milites respunderunt:-parati sumus ad pugnam.Cras aut vivi,aut mortui nobis gratias ages.
5)Catilina sociis suis promisit:-rem publicam evertam,ad victoriam vos ducam.


grazie 1000

SuperGaara
Avevo tradotto questo prima di uscire:

Cum Athenienses terrestri bello superati essent et portum Syracusarum tenerent, Gylippus classem Lacedaemone cum auxiliis arcessit.Quo cognito et ipsi Athenienses in locum ducis qui amissus erat Demosthenem te Eurymedonta cum supplemento copiarum mittunt:ita ex utraque parte summis viribus dimicabatur. Prima igitur congressione navalis certaminis Athenienses vincuntur; castra quoque cum omni publica ac privata peunia amittunt.

Dopo che gli Ateniesi furono superati nella guerra terrestre ed ebbero raggiunto il porto dei Siracusani, Gilippo fece venire la flotta con l’aiuto Spartano. Saputo ciò gli stessi Ateniesi mandarono Demostene ed Eurimedonte con un supplemento di truppe nel luogo del comandante che era stato abbandonato: così si combatteva con grande impeto da entrambe le parti. Allora la prima volta vinsero gli Ateniesi in uno scontro navale della battaglia; persero anche l’accampamento con tutte le ricchezze pubbliche e private.

miticaaa
m faresti un favore supergara...grazie a domani...notte

SuperGaara
Di quella ne ho tradotto un pezzo oggi pomeriggio, ma ce l'ho sull'altro computer...magari domani lo metto

Mario
Questa vers nn la trovo...cmq prego

miticaaa
we mario senti qst nn sei riuscito a trovare....??

Cum Athenienses terrestri bello superati essent et portum Syracusarum tenerent,Gylippus classem Lacedaemone cum auxiliis arcessit.Quo cognito te ipsi Athenienses in locum ducis qui amissus erat Demosthenem te Eurymedonta cum supplemento copiarum mittunt:ita ex utraque parte summis viribus dimicabatur.Prima igitur congressione navalis certaminis Athenienses vincuntur;castra quoque cum omni publica ac privata peunia amittunt.Iter haec mala cum etiam terrestri proelio victi essent,Demosthenes censere coepit,ut abirent Sicila,dum res quamvis afflictae,nondum tamen perditae essent.Nicias autem seu pudore rei qae male acta erat,seu impellente fato manere contendit.Reparatur igitur navale bellum;sed inscitia ducum Atheniensium copiae iterum vincuntur.Eurymedon dux,qui in prima acie fortisime dimicaverat,primua cadit;triginta naves,quibus praefuerat,incendntur;Demosthenes et Nicias autem cum reliquiis exercitus terrestri itinere fugiunt.

grazie lo stesso..t amoo

Mario
Una volta, Scipione Nasica [personaggio ignoto] si recò a casa del poeta Ennio ["venire ad aliquem" è costrutto idiomatico per dire "andare a casa di qualcuno"] e, (rimanendo) sull'uscio [ab ostio] chiese di lui: (ma) la serva (gli) rispose che il padrone non era in casa [domi, locativo]. Nasica (però) capì che la serva aveva profferito quelle parole eseguendo un ordine [iussu, per ordine] del padrone e che quello (in effetti) era in casa [lett. dentro]. Pochi giorni dopo, Ennio si recò da Nasica e (sempre) sulla soglia [ad ianuam] lo chiamò: al che [tum] Nasica gridò che non era in casa. Allora, Ennio (ribatté): "Come? Vuoi che non riconosca la tua voce [lett. (forse) che io non conosco…]. E a lui Nasica: "Uomo, sei uno sfacciato. Io, quando ho chiesto di te, ho creduto [perf. raddoppiato di credo] alla tua ancella (che sosteneva) che non eri in casa, e tu (ora) non credi a me in persona [ipsi]?!"

miticaaa
sisi...mario è qst...grazie x prima...e vedi se riesci a trovare qll'altra...grazie mille...

Mario
Sanus homo, qui et bene valet et suae spontis est, nullis obligare se legibus debet, ac neque medico neque iatralipta egere. Hunc oportet varium habere vitae genus: modo ruri esse, modo in urbe, saepiusque in agro; navigare, venari, quiescere interdum, sed frequentius se exercere; siquidem ignavia corpus hebetat, labor firmat, illa maturam senectutem, hic longam adulescentiam reddit. Prodest etiam interdum balineo, interdum aquis frigidis uti; modo ungui, modo id ipsum neglegere; nullum genus cibi fugere, quo populus utatur; interdum in convictu esse, interdum ab eo se retrahere; modo plus iusto, modo non amplius adsumere; bis die potius quam semel cibum capere, et semper quam plurimum, dummodo hunc concoquat. Sed ut huius generis exercitationes cibique necessariae sunt, sic athletici supervacui: nam et intermissus propter civiles aliquas necessitates ordo exercitationis corpus adfligit, et ea corpora, quae more eorum repleta sunt, celerrime et senescunt et aegrotant.

Un uomo sano, che sia è in buona saluta, sia non dipenda da nessuno, non deve vincolarsi con alcuna regola, e non deve aver bisogno né di un medico, né di un massaggiatore. Egli deve avere uno stile di vita vario: stare ora in campagna, ora in città, e più spesso nei campi; viaggiare per mare, andare a caccia, qualche volta riposarsi ma molto più frequentemente fare esercizio, poiché la pigrizia indebolisce il corpo, mentre il lavoro lo rinforza, la prima fa invecchiare prima, il secondo rende più lunga la giovinezza. Giova anche fare qualche volta un bagno talvolta con acqua fresca; (giova) ora farsi massaggiare, ora non farlo; conviene non rifiutare alcun tipo di cibo di cui dispone il popolo; talvolta giova partecipare a un banchetto, talvolta tirarsene indietro; attribuirsi orapiù di quanto sia giusto, ora non di più; (giova) mangiare due volte al giorno meglio che una sola, sempre il più possibile, purché lo si digerisca.
Ma come esercizio e cibo di questo genere sono necessari, così l'esercizio e il cibo da atleti sono inutili. Infatti l'interruzione, per qualche motivo pubblico, dell'esercitazione abbatte il corpo, e i corpi che sono riempiti dalle loro abitudini, invecchiano e si ammalano molto velocemente.

miticaaa
1°:sanus homo,qui et bene valet....semel cibum capere.
2°:olim ad poetam Ennium Scipio Nasica...non esse?
e l'altra gia te l'ho scritta...grazie

Mario
Sepolto Ettore, Achille vagando intorno le mura dei troiani e dicendo che lui da solo aveva espugnato troia, irato Apollo, sotto sembianze di Alessandro Parino, un tale che si diceva fosse immortale, lo colpì e uccise con una freccia. Morto Achille e seppellito secondo la tradizione, Aiace Telamonio, suo cugino, chiese ai Danai di ricevere le armi di Achille; che le cose con l'ira di Minerva a quello sono (cerca il verbo abiurgata) da Agamennone e Menelao, e date a Ulisse. Aiace, accolta l'offesa, in preda alla follia uccise la sua pecora e se stesso ferito con la spada che aveva ricevuto in dono da Ettore quando in battaglia si scontrò con lui.

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