Diffrenza tra epica e lirica greca!

ho24anni
salve mi aiutereste gentilmente a fare una breve ricerca riguardo le differenze che intercorrono tra la lirica e l'epica???? grz mille

Risposte
cichinella
-La poesia epica
Durante l'età arcaica in Grecia fiorì una vasta produzione di narrazioni epiche, oggi totalmente perdute perché tramandate oralmente. Esse raccontavano vicende riguardanti le imprese straordinarie, leggendarie o storiche, di un eroe o di un popolo, costituirono la materia a cui attinse Omero per la composizione dei suoi poemi. Fra l'VIII-VII secolo a.C. si sviluppò anche un'epica didascalica, di cui un esempio è il poema Opere e giorni di Esiodo, dedicato al lavoro umano e ai temi dell'onestà e della giustizia. Dopo il periodo classico, il genere epico conobbe nuova fortuna in epoche ellenistiche con le Argonautiche di Apollonio Rodio (ca 295-215 a.C). e in età imperiale con le Dionisiache di Nonno di Panopoli (V sec. a.C.).
Significato e funzione dell'epica
La poesia epica (dal greco épos, racconto) nasce e trova motivo di sviluppo nell'esigenza, che è di tutti i popoli, di conservare nel tempo la memoria delle proprie vicende e trasformarle in un patrimonio comune. Essa è innanzitutto la narrazione degli eventi nei quali un popolo riconosce le sue radici, ma diviene anche lo strumento con cui celebrare il sentimento di appartenenza al proprio gruppo. Non è un genere letterario esclusivo della civiltà greca, ma è presente nel patrimonio storico e culturale di molti popoli. Dall'antico poema mesopotamico che ha come protagonista l'eroe Gilgamesh, alla sterminata narrazione indiana del Mahabharata, alle grandi saghe appartenenti alle popolazioni germaniche, fino alla Gerusalemme liberata di Tasso o al Kalevala ottocentesco dello svedese Lönnrot, appare evidente come un unico filo leghi ciascun popolo ai miti delle proprie origini e come il bisogno di riconoscersi in una comune identità generi poesia.
Le origini dell'epica greca
Si può supporre che un épos eroico esistesse già nell'età micenea, come testimoniano alcuni elementi che si trasmisero ai poemi omerici per il fenomeno della cosiddetta stratificazione epica (ossia la tendenza di questo tipo di letteratura ad amalgamare materiale antico e recente). Infatti il mondo in cui Omero ambienta la sua narrazione e la società che descrive (ma anche il sostrato leggendario a cui attinge e i termini usati) riflettono il clima e l'aria respirati presso le corti micenee. Grazie ad alcune scoperte archeologiche avvenute nel corso del Novecento i legami tra Omero e l'epoca micenea risultano sempre più chiari: i poemi omerici prendono forma nell'epoca successiva, ma si rifanno, soprattutto l'Iliade, al contesto storico miceneo.
Contenuti, stile e metro
Il valore dell'épos presso i Greci non fu esclusivamente letterario: per quanto fosse anche una poesia d'intrattenimento, l'epica rivestiva all'interno della civiltà arcaica il ruolo fondamentale di conservare e trasmettere i modelli da imitare (funzione etica) e il patrimonio di conoscenze da possedere (funzione paideutica). Il mantenimento della memoria storica si realizzava attraverso l'uso del mito, contenuto privilegiato di questa poesia. La narrazione di leggende e racconti mitici da parte degli aedi avveniva in forma oggettiva e impersonale conferendo così a questo genere letterario il carattere anonimo e collettivo che sarà un tratto distintivo di tutte le narrazioni epiche, a partire da Omero.
Tale racconto veniva eseguito oralmente e pertanto richiedeva l'impiego dei procedimenti tipici della poesia orale: lo stile paratattico, l'iterazione e il linguaggio formulare, i modelli narrativi fissi e le scene tipiche sono senza dubbio le tecniche più usate per mantenere viva l'attenzione dell'ascoltatore e renderlo partecipe. L'interpretazione dell'aedo consisteva nella recitazione in versi improvvisata e accompagnata da gesti e da movimenti compiuti con tutto il corpo. Il metro usato è l'esametro (dal greco exámetron, verso di sei misure), fondato sull'alternanza di sillabe lunghe e brevi. È formato da una serie di cinque dattili (piede metrico costituito da una sillaba lunga seguita da due brevi) e uno spondeo (quando alle due sillabe brevi si sostituisce la lunga equivalente).
La stratificazione epica
Perché la società delineata da Omero rispecchia in parte il mondo arcaico e in parte quello miceneo? Domanda più che mai legittima in quanto accade spesso di trovare nei poemi omerici elementi contraddittori perché provenienti da due momenti cronologicamente lontani (per esempio, i guerrieri a volte combattono con armi di bronzo e su carri da guerra come si usava in età micenea, a volte schierati in falangi, tattica bellica sviluppatasi nell'VIII secolo). Questo fenomeno, noto col nome di stratificazione, è strettamente connesso alla natura del genere epico, cioè al valore che la poesia epica ricopriva nel mondo greco e alla sua particolare tipologia di trasmissione. Infatti, poiché l'épos ha il compito di consegnare i valori fondamentali della civiltà alle generazioni future, raccoglie e conserva materiale del passato (trasmesso senza mutazioni perché incapsulato in formule e scene fisse); tuttavia, poiché gli aedi si ispirano anche alla società contemporanea, assorbe in sé anche elementi più recenti.

- http://www.webalice.it/f.didedda/POETIGRECI.htm

ho24anni
qualche altra cosa???

cichinella
ciao...leggi qui...e se poi hai bisogno di altro aggiorna il thread...

http://www.mondadoriuniversita.it/manuali/guidorizzi_lett_greca/link_1.pdf

...prego

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