Cesare al Rubicone ( per domani! )
Salvez mi serverebbe la traduzione di questa versione, di cui ho fatto l'analisi.
Immagine : http://www.imgur.com/wb9TKGG
Immagine : http://www.imgur.com/wb9TKGG
Miglior risposta
Cesare al Rubicone
Cesare, giunto di corsa al fiume Rubicone, che segna il confine dell'Italia, interruppe la corsa e, osservando il fiume, si lasciava andare a considerazioni, valutando ciascuno dei mali futuri, se avesse attraversato in armi questo fiume. Ed ai presenti, tornato presente a se stesso, disse: "L'arresto, o compagni, di questo attraversamento sarà per me causa di mali, ma l'attraversamento (lo sarà) per tutti gli uomini". E avendo parlato, come uno divinamente ispirato, iniziò con zelo, aggiungendo questo in pubblico: "il dado è stato gettato". Avanzando da lì di corsa, prese Rimini quasi all'aurora e andò in avanti, dopo aver collocato presidi nei luoghi opportuni, o sottomettendo con forza o con umanità. Ci furono fughe ed emigrazioni da tutti i luoghi, come nel terrore anche la corsa era disordinata insieme al lamento, poiché non sapevano l'esattezza (del numero dei suoi soldati) e poiché pensavano che Cesare giungesse con forza con un innumerevole esercito.
Cesare, giunto di corsa al fiume Rubicone, che segna il confine dell'Italia, interruppe la corsa e, osservando il fiume, si lasciava andare a considerazioni, valutando ciascuno dei mali futuri, se avesse attraversato in armi questo fiume. Ed ai presenti, tornato presente a se stesso, disse: "L'arresto, o compagni, di questo attraversamento sarà per me causa di mali, ma l'attraversamento (lo sarà) per tutti gli uomini". E avendo parlato, come uno divinamente ispirato, iniziò con zelo, aggiungendo questo in pubblico: "il dado è stato gettato". Avanzando da lì di corsa, prese Rimini quasi all'aurora e andò in avanti, dopo aver collocato presidi nei luoghi opportuni, o sottomettendo con forza o con umanità. Ci furono fughe ed emigrazioni da tutti i luoghi, come nel terrore anche la corsa era disordinata insieme al lamento, poiché non sapevano l'esattezza (del numero dei suoi soldati) e poiché pensavano che Cesare giungesse con forza con un innumerevole esercito.
Miglior risposta